La Gazzetta dello Sport - Lombardia

Solida e cinica, la capolista ne fa 3 Samp, ora è crisi

Dal trionfo a Marassi (aperto da un rigore di Man) un messaggio per Venezia e Como

- Filippo Grimaldi GENOVA ALLENATORE SQUALIFICA­TI DIFF. INDISPONIB­ILI PISA PANCHINA ALLENATORE SQUALIFICA­TI DIFFIDATI INDISPONIB­ILI INDISPONIB­ILI

di

Prova di forza. Il Parma corazzato allunga in testa, un’altra volta. Affonda la Sampdoria, al secondo ko di fila, e si riporta a più sette sulle dirette inseguitri­ci, aspettando le prove odierne di Venezia e Como e apre la crisi dei blucerchia­ti (un punto nelle ultime quattro partite e dodici gol subìti), che hanno l’attenuante di un’emergenza senza fine. Man è stato il protagonis­ta assoluto, ma tutto l’attacco ha confermato una solidità e un cinismo di fronte ai quali un avversario con buone idee come la squadra di Pirlo si è dovuto arrendere.

L’illusione

Il Parma (alla quarta trasferta consecutiv­a senza gol subìti) ha chiuso la partita nei minuti finali del primo tempo, con il contestato rigore di Man (al nono centro in campionato) e lo splendido raddoppio di Mihajla. E dire che sino alla mezz’ora la Samp aveva creato qualche affanno agli uomini di Pecchia, sfruttando la posizione di Depaoli guastatore alle spalle di De Luca, unica punta, che non dava punti di riferiment­o alla difesa emiliana, sfondando spesso sulla fascia destra dell’attacco doriano. Ma lo spartiacqu­e di una gara sino a quel momento in sostanzial­e equilibrio è stato il rigore concesso dall’arbitro per un tocco in area di Gonzalez sul tiro di Di Chiara. Il difensore della Samp colpisce il pallone con la spalla e poi (secondo il direttore di gara, richiamato al monitor dal varista Abbattista) con il braccio largo. Proprio la luce fra braccio e corpo convince Feliciani (fra le proteste dei padroni di casa) a concedere il rigore. Stankovic intuisce, ma Man fa centro e lì inizia un’altra partita. La Samp accusa il colpo, il Parma coglie l’attimo e dopo tre minuti Bonny apre per Man che innesca un contropied­e concluso in rete da Mihajla, bravo ad anticipare Gonzalez.

Stankovic 5,5; Stojanovic 5,5 (dal 17’ s.t. Alvarez 5), Ghilardi 5,5, Gonzalez 5, Murru 5,5 (dal 17’ s.t. Barreca 6); Ricci 6 (dal 17’ s.t. Askildsen 5), Yepes 6, Giordano 5,5; Depaoli 6,5, Verre 6; De Luca 5,5 (dal 32’ s.t. Ntanda 6) PANCHINA Ravaglia, Panada, La Gumina, Girelli, Costantino, F. Conti, Leonardi, Delle Monache ALLENATORE Pirlo 5,5

PARMA (4-2-3-1)

Chichizola 6,5; Del Prato 6, Osorio 6, Balogh 6, Di Chiara 6; Bernabé 6,5 (dal 40’ s.t. Cyprien s.v.), Estevez 7; Man 7,5 (dal 40’ s.t. Partipilo s.v.), Sohm 6,5 (dal 29’ s.t. Hernani 6,5), Mihaila 7 (dal 22’ s.t. Benedyczak 6); Bonny 6,5 (dal 22’ s.t. Charpentie­r 6,5)

PANCHINA Turk, Corvi, Colak, Hainaut, Camara, Coulibaly, Circati

ALLENATORE Pecchia 7

ARBITRO Feliciani 6

ASSISTENTI Costanzo 6-Di Monte 6

ESPULSI nessuno

AMMONITI Verre (S) per gioco scorretto, Chichizola (P) per comportame­nto non regolament­are

NOTE paganti 3.475, incasso di 56.643 euro; abbonati 18.229, quota di 200.234,98 euro. Tiri in porta 3-4. Tiri fuori 2-4. In fuorigioco 2-1. Angoli 2-6. Recuperi: p.t. 4’, s.t. 3’ 7,5 Man Freddo nel rigore, serve l’assist per Mihajla. Prova di grande sostanza e qualità

In gestione

L’idea dei blucerchia­ti era quella di sorprender­e il Parma, e le occasioni iniziali dello stesso Depaoli in versione guastatore e di Verre avevano fatto presagire una gara più complicata per Pecchia. Ma la mancanza dell’attacco titolare s’è rivelata ancora una volta fatale. A Pecchia, nel momento di maggiore affanno, è bastato abbassare Bernabé per rimettere le cose a posto. Giocare la ripresa con un handicap così grande e un motore che non girava più come prima, non ha permesso alla squadra di Pirlo di rientrare in partita. Stojanovic e Murru, che nel primo tempo salivano a turno per rinforzare la mediana, sono stati schiacciat­i dal ritmo di una trequarti gialloblù che ha dato prova di solidità anche sul piano mentale. Samp spuntata e Parma ingordo, con la mentalità da grande squadra e una panchina che nella ripresa ha dato la misura del divario fra le forze in campo. Pirlo si è giocato anche la carta Alvarez, ultimo arrivato in blucerchia­to, ma i gialloblù hanno messo poco dopo in

Gialloblù perfetti, i blucerchia­ti partono bene ma pagano le assenze

22 Loria, 6 Hermannsso­n, 42 Barbieri, 16 Nagy, 30 De Vitis, 36 Piccinini 15 Touré, 17 Mlakar, 28 Arena, 39 Vignato, 77 L. Tramoni, 26 Masucci Aquilani nessuno Leverbe, L. Tramoni Leverbe, Beruatto, Barberis, Jureskin, M. Tramoni

ALLENATORE SQUAL.

DIFFIDATI

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