La Gazzetta dello Sport - Lombardia

Tuchel accusa i suoi giocatori «Senza voglia»

Il Werder batte i bavaresi dopo 28 gare, il tecnico s’infuria. La vetta rimane così a sette punti

- Di Pierfrance­sco Archetti s TEMPO DI LETTURA AFP

on ho più voglia di dire che ci alleniamo bene, perché non ci crede più nessuno. Dobbiamo interrogar­e i giocatori. Sembravano disinteres­sati, per 70’ non c’era la voglia di vincere, la sconfitta è meritata. Non avevamo mordente, come se avessimo 10 punti di vantaggio e martedì un impegno di Champions». Thomas Tuchel rovescia sui giocatori tutte le colpe della sconfitta del Bayern contro il Werder, una rivale che non batteva i bavaresi dal 2008(32 partite!). Ma anche se l’allenatore inscena il solito teatrino contro lo spogliatoi­o (si chieda poi perché non è amato), i grandi capi dall’alto guardano a lui, che da domenica scorsa aveva preteso cinque giorni di ritiro in Portogallo, a Bundesliga già iniziata, «per avere più tranquilli­tà e segretezza nel provare schemi e calci piazzati». Al ritorno, dopo allenament­i e partite a golf, invece presenta questa versione incolore del Bayern. «E’stato un cazzotto in faccia, eravamo senza vita, senza gioia per il gioco», ha chiuso Müller.

«NGli ex

A Leverkusen così mantengono i 7 punti di vantaggio: anche se i rossi batteranno l’Union mercoledì nel recupero, alla capolista resterebbe un +4 che se portato fino allo scontro diretto del 10 febbraio, toglierà la possibilit­à di aggancio. Nella giornata nera dell’Allianz Arena, il Werder fra l’altro colpisce con due ex: meteore, ma sempre ex. Segna Weiser, che si beve Davies, ed era stato servito da Friedl. Un colpo di testa di Tel, respinto miracolosa­mente da Zetterer, è stata la miglior chance per il pari del Bayern, rivale della Lazio in Champions.

Senza birra

L’ultimo successo del Werder con i rossi fu un 5-2 nel settembre 2008, in piena Oktoberfes­t. In panchina Klinsmann, in campo Luca Toni che poi chiese scusa ai tifosi (come ieri Kane e soci). Franz Beckenbaue­r, da presidente, sdrammatiz­zò: «Quando la giornata è nera per tutti, c’è poco da arrabbiars­i. Consiglio a Jürgen di andare all’ Oktoberfes­t e di bersi due litri di birra. Ai giocatori invece un boccale in più, così potranno dimenticar­e più in fretta questo disastro». Il Kaiser non c’è più e non è periodo di Oktoberfes­t. Tuchel dovrà trovare altri rimedi.

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