La Gazzetta dello Sport - Lombardia
1.“Miliardi 2. IL QUARTO POSTO COME UNO SCUDETTO PIOGGIA DI MILIONI DALLA NUOVA COPPA 3. 6. 7.
La formula a 36 club porta il montepremi a 3,7 miliardi (+35%). Dal Napoli alla Roma caccia all’ultimo slot. O forse a due, se...
Torino
Il quarto posto non darà forse la felicità ma cambia sicuramente la vita (delle squadre). Chiedetelo a chi resta fuori dalla Champions. L’Europa League è bella, la Conference può dare le gioie di uno scudetto, vedi la Roma due anni fa, ma la Champions è un’altra storia. Inter, Juve e Milan non dovrebbero fallire l’obiettivo. Ci sono poi sette pretendenti per il quarto posto: Fiorentina, Atalanta, Lazio, Bologna, Roma, Napoli, Torino. E diversi miliardi di motivi per lottare fino all’ultimo.
di motivi”: nel senso che con la Champions a 36 club i premi cambiano?
Esatto. La musichetta della coppa spalanca già il portale di un mondo riservato a pochi eletti: 32 club fino a oggi, 36 dalla prossima stagione. Non è giusto dire che se non sei in Champions non esisti, ma è questo il palcoscenico che fa tendenza, anticipa le novità tecnico-tattiche, assegna i premi e, non ultimo, cambia i bilanci. La semplice partecipazione al torneo può valere una cinquantina di milioni anche se perdi tutte le partite del gruppo. Con la riforma delle coppe tutto aumenterà.
Non si fermerà mai questa continua corsa al rialzo?
Viviamo in un sistema economico nel quale è quasi obbligatorio aumentare i ricavi rispetto all’ultimo bilancio, altrimenti è “crisi”. Perché il calcio dovrebbe sfuggire a questa regola? La vecchia Coppa Campioni regalava... una bella coppa e basta. Con la Champions non sono cambiati soltanto nome e formula, ma è nato un nuovo premio: il denaro. Una crescita esponenziale. Nel 2006, senza andare troppo lontano, il montepremi globale delle coppe era 478 milioni. Nel 2012 abbiamo superato il miliardo. Il triennio in corso, 2021-24, vale in totale 3,5 miliardi.
Sono soldi che vanno tutti ai club? Oppure arricchiscono le casse dell’Uefa?
Questa è la favoletta raccontata da chi vuole destabilizzare il sistema, facendo credere agli ingenui che i soldi vanno a Nyon. I club sarebbero scappati già da vent’anni. La realtà è molto diversa. Nel ‘21-24, tra tv, sponsor eccetera le tre coppe fatturano 3,5 miliardi all’anno. Tolte spese e solidarietà, ai club vanno 2,7 miliardi così distribuiti: 2 alla Champions, 465 milioni all’Euroleague e 235 alla Conference. All’Uefa restano 190 milioni. ma fa figo pensarla diversamente. Ora c’è la nuova Champions. La finale di Champions 2023 è valsa all’Inter circa 100 milioni di premi Uefa, senza contare botteghino e indotto. Bene anche le altre italiane: presto le cifre ufficiali, ma il Milan ha guadagnato circa 85 milioni, il Napoli 77 e la Juve 55 (più l’Europa League).
Si può immaginare quanto vale qualificarsi per la Champions e magari vincerla?
No, il calcolo oggi sarebbe poco credibile perché l’Uefa non ha ancora deciso quanto vale un successo, un passaggio di turno, la finale. In teoria potrebbe esserci una crescita media del 30 per cento. Nel 2022 il Real campione ha incassato 133 milioni. Per il City il bottino 2023 dovrebbe superare i 140 milioni. Chi solleverà la coppa 2025 con i nuovi contratti potrebbe intascare 180 milioni... Non solo. Nel 2022-23 la Juve è stata eliminata subito, perdendo cinque partite su sei, ma è tornata a casa con 55 milioni. D’accordo, ci sarà meno ranking storico, ma il semplice ingresso in Champions potrebbe valere 60 milioni.
Qualificarsi o non qualificarsi alla Champions è il nuovo essere o non essere...
Sicuro. E c’è di più. La prospettiva di conquistare un quinto slot nella prossima Champions è concreta: le prime due nazioni del ranking stagionale avranno un posto supplementare, per ora l’Italia è al primo posto. Avere cinque in Champions rilancerebbe il movimento. Difficile, ma almeno proviamoci. 3’45”