La Gazzetta dello Sport - Lombardia

«JANNIK IL PIÙ FORTE DI TUTTI È LA PRIMA DI TANTE FINALI»

L’ultima a vincere uno Slam per l’Italia: «Sono impression­ata dalla sua solidità tecnica e mentale. Ed è un ragazzo umile»

- Di Riccardo Crivelli GETTY/INSTAGRAM s TEMPO DI LETTURA

La giornata dell’orgoglio italiano. Quando il tricolore avrebbe sventolato su uno Slam a prescinder­e dal risultato. Il 12 settembre 2015, Pennetta e Vinci si affrontava­no nella finale degli Us Open e New York diventava un’esplosione di bianco, rosso e verde, mentre un’ondata di passione travolgeva tutto il paese. Vinse Flavia, e quello rimane a tutt’oggi l’ultimo Major conquistat­o dal nostro tennis. Stamattina, però, a diecimila chilometri di distanza da qui, un ragazzo nato tra le montagne può scrivere di nuovo la storia e aggiungere al romanzo dello sport italiano una pagina da leggenda. Stamattina, siamo tutti Jannik Sinner.

3 Flavia, il giorno è arrivato: Sinner può diventare il suo erede in uno Slam.

«Me lo auguro davvero. Prima del torneo, nei miei pronostici, avevo messo Djokovic e la Sabalenka. Sulle donne ci ho preso, sono molto contenta di essermi sbagliata con gli uomini... Ma d’altronde Jannik con il passare dei giorni si è dimostrato l’uomo più forte degli Australian Open».

3Quindi è il favorito?

«In queste due settimane mi ha impression­ato: solidissim­o nel gioco, perfetto nella gestione dei punti chiave della partita, mentalment­e fortissimo, molto maturato anche fisicament­e, in quello che si pensava fosse ancora il suo punto debole. Non batti il numero 5 e il numero 1 del mondo in succession­e con la sua autorevole­zza se non sei nelle condizioni psicofisic­he perfette».

3 Cosa l’ha impression­ata di più fin qui di Jannik?

«Potrei dire l’atteggiame­nto, la perfetta lettura delle situazioni, la sicurezza mostrata in campo. Ma dal punto di vista tecnico sono rimasta abbagliata dal suo servizio: è migliorato tantissimo, diventando un’arma letale contro gli avversari».

3 La finale di Melbourne è il coronament­o di un percorso affrontato con la consapevol­ezza che la crescita doveva avvenire per gradi.

«Questa è la grandezza di Sinner: l’umiltà. Unita al coraggio di lasciare il certo per l’incerto con la decisione di cambiare allenatore a vent’anni. Non si è mai messo fretta, sapendo che correre troppo avrebbe minato il progetto dalle basi. Ha proseguito a testa bassa, senza preoccupar­si dei primi intoppi. E adesso gioca una finale Slam a 22 anni e con ancora enormi margini di migliorame­nto davanti a sé, perché può ancora sistemare dettagli del suo gioco. Credetemi, quella di oggi sarà solo la prima di tante».

3Può pesare la pressione della DALL’ALBUM

1.

BOLELLI-VAVASSORI KO

 Si ferma in finale il sogno Slam di Simone Bolelli (già vincitore con Fognini in Australia nel 2015) e Andrea Vavassori, sconfitti in doppio dall’australian­o Matthew Ebden (a sinistra nella foto) e dall’indiano Rohan Bopanna, che alla soglia dei 44 anni (li compirà l’8 marzo) conquista il primo Slam in carriera nella specialità di cui è un maestro: domani sarà anche il più vecchio n.1 della storia del doppio nell’era del computer (1973). Resta il grande torneo della coppia azzurra, che adesso punta decisament­e alla Davis e alle Atp Finals.

prima finale Slam contro un rivale che invece giocherà la sesta, nonché la terza in Australia?

«Intanto bisogna ricordare che Medvedev è un campione, ha già vinto uno Slam ed è abituato a frequentar­e questi palcosceni­ci.

Ma una delle grandi qualità di Sinner è la serenità con cui sta affrontand­o questa fase della carriera: non si lascia sovrastare dalle tensioni, perché è consapevol­e che il lavoro fatto, unito al suo talento, gli può consentire di ottenere il massimo. Quindi, se non sarà per questa volta, ci riproverà la prossima: è il modo ideale per approcciar­e la partita fin qui più importante della carriera».

3 Anche per lei, nel 2015, si trattava della prima finale Slam: dal punto di vista mentale, come si gestisce l’avviciname­nto a un appuntamen­to così grandioso e mai affrontato prima?

«Continuand­o con la routine che ti ha portato fin lì: allenament­i, tempo libero con il team, serate tranquille a cena, riposo. Bisogna il più possibile tenere fuori dalla porta l’ansia da prestazion­e. Ma lo ripeto: Sinner non corre questo rischio».

3 Quanto è importante avere accanto un coach come Cahill che ha gestito questi momenti con alcuni dei più forti giocatori della storia recente del tennis?

«Aiuta moltissimo. Credo che Darren sia stato preso anche per dare supporto in situazioni come queste con la sua enorme esperienza. E poi c’è il grande lavoro di Simone Vagnozzi che ha consolidat­o le basi tecniche, amplifican­do la fiducia».

3 Intanto Simone Bolelli, che uno Slam lo aveva vinto insieme a suo marito Fabio Fognini, ne ha sfiorato un altro...

«Peccato per la finale, ma lui e Vavassori hanno disputato un torneo straordina­rio. Sono contenta dei loro risultati, mi aspetto una grande stagione».

3 Magari con il rinforzo proprio di Fabio, soprattutt­o adesso che lavorerà con la Schiavone...

«Ha ancora voglia, deve solo rimanere in salute. Se è sano, su una partita secca può ancora dare fastidio a tanti. Era da tempo che suggerivo a lui e Francesca di provare a fare qualcosa insieme. Ci sarà da divertirsi». 3’50”

9

De Stefani

Pietrangel­i

Panatta

Schiavone

Errani

Vinci

Pennetta

Berrettini

Sinner

Sposata con Fognini hanno tre figli

Ha avuto il coraggio di cambiare a vent’anni senza mettersi fretta: ecco perché è un grande

Pennetta

Il russo è un campione, ha già vinto uno Slam edè abituato a frequentar­e questi palcosceni­ci

Pennetta

 ?? ?? New York 2015 Flavia Pennetta col trofeo degli Us Open conquistat­o nel 2015 battendo in finale Roberta Vinci nel derby italiano: 7-6 (4) 6-2 gli italiani finalisti Slam
New York 2015 Flavia Pennetta col trofeo degli Us Open conquistat­o nel 2015 battendo in finale Roberta Vinci nel derby italiano: 7-6 (4) 6-2 gli italiani finalisti Slam
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 ?? ?? Flavia Pennetta e Fabio Fognini si sono sposati l’11 giugno 2016
2. La coppia ha tre figli, tutti con la lettera iniziale “F”: Federico, Farah e Flaminia 1
Flavia Pennetta e Fabio Fognini si sono sposati l’11 giugno 2016 2. La coppia ha tre figli, tutti con la lettera iniziale “F”: Federico, Farah e Flaminia 1
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 ?? ?? È nata a Brindisi il 25 febbraio 1982. Alta 1.72 per 58 kg.
La carriera Ha conquistat­o 11 titoli Wta in singolare e ha vinto lo Us Open 2015 battendo in finale Roberta Vinci. È salita sino al numero 6 al mondo. In doppio ha vinto 17 titoli e ha raggiunto il n. 1 di coppia con l’argentina Gisela Dulko. È stata protagonis­ta dell’epopea di Fed Cup, vinta quattro volte nel 2006, 2009, 2010 e 2013. Si è ritirata alla fine del 2015
È nata a Brindisi il 25 febbraio 1982. Alta 1.72 per 58 kg. La carriera Ha conquistat­o 11 titoli Wta in singolare e ha vinto lo Us Open 2015 battendo in finale Roberta Vinci. È salita sino al numero 6 al mondo. In doppio ha vinto 17 titoli e ha raggiunto il n. 1 di coppia con l’argentina Gisela Dulko. È stata protagonis­ta dell’epopea di Fed Cup, vinta quattro volte nel 2006, 2009, 2010 e 2013. Si è ritirata alla fine del 2015
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su Medvedev
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