La Gazzetta dello Sport - Lombardia
«Milan, quanti errori e non solo sui rigori In difesa troppo molli» Motta: «Amo i miei giocatori Il rigore? Non ho capito perché...»
Thiago aggiunge «Degli arbitri parla Sartori: se non dice nulla vuole dire che va tutto bene... Il Barça? Io sono felice qui» «Giroud e Theo sono ottimi rigoristi, ma questa non era la loro serata migliore. Comunque eravamo riusciti a ribaltare il risulta
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un passo troppo breve per pensare di scalare la montagna: la Juve non ha blindato la vetta lasciando aperta una strada al controsorpasso dell’Inter. Il Milan aveva l’occasione di accorciare le distanze e invece è scivolato nel finale della partita contro il Bologna. Dopo essersi rimesso in piedi, colpito la prima volta da Zirkzee, aveva avuto la forza di rimontare lo svantaggio: Orsolini l’ha ritirato giù. La serie di successi rossoneri in campionato non va oltre il poker e l’andamento si fa di nuovo lento. E’ stata la discontinuità, accelerazioni e frenate, il limite del Milan. Ieri ha rallentato di nuovo dopo che nelle ultime settimane aveva ritrovato gas grazie a nuovi marcatori e scoprendo altre risorse dalla panchina.
E’I cambi
Stavolta i cambi hanno fatto pari: Florenzi aveva suggerito il secondo gol di LoftusCheek, Terracciano è stato l’autore del fallo che ha portato al rigore del 2-2. Rigore, opzione che il Milan ha cancellato dalla lista: sbagliano Giroud e Theo. Per Olivier è il terzo in rossonero, il secondo a San Siro: aveva sbagliato contro il Dortmund, e il Borussia aveva calato il tris. Ha fallito ieri e ha complicato la partita. Che il Milan abbia bisogno di un nuovo rigorista? Leao si offre, lo rivela Pioli: «Mi ha detto che il prossimo lo tira lui. In allenamento non ne segna tanti però magari in partita… Sarebbe un modo per tornare al gol in campionato: lo vorrei, ma sottolineo che c’è quasi sempre Rafa nelle azioni che ci portano a segnare. Ha fatto la differenza, tante volte sono proprio io a dirgli di non seguire l’uomo e di rimanere alto, perché può essere un’arma a nostro vantaggio nelle ripartenze. Che possa essere un po’ più attento qualche volta sì, ma ci dà davvero tanto in fase offensiva: non possiamo chiedergli tutto».
Sfortuna
E’ stata una partita discontinua, specchio di tutta la stagione rossonera: il gol di Zirkzee aveva colpito una difesa rattoppata ma che nelle ultime settimane aveva ben tenuto. Pioli aveva ritrovato Leao, definito
BOLOGNA
infuriato
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Gazzetta.it un artista: alcune giocate d’autore sono state decisive per la reazione. Un’altra specialità milanista: a Udine aveva vinto con la forza di volontà, ieri la squadra non è stata capace di respingere l’assalto rossoblù. Così la classifica si accorcia ma non in chiave scudetto: è il Bologna che si tiene in piena corsa Europa. Pioli non ha mai alimentato sogni tricolori ma allungando la striscia di successi consecutivi avrebbe potuto approfittare dello scontro diretto al vertice del prossimo week-end. Invece, ancora una volta, il Milan si illude e poi si sveglia. «Guardiamo a noi stessi e chiaramente non siamo contenti - continua il tecnico del Milan -. Non c’entrano fortuna o sfortuna, ma dopo esserci riportati in vantaggio non dovevamo concedere al Bologna l’occasione del rigore. Non eravamo in superiorità numerica, di più: siamo dieci giocatori dentro l’area e non aiutiamo Theo in raddoppio, non leggiamo bene l’inserimento».
Leao a fine partita mi ha detto che il prossimo rigore lo tira lui. Se lo farà? Non lo so
Zirkzee è un grande giocatore, lo seguivo già al Bayern Monaco. È fantastico, ha fisicità e qualità.
Umore
Oltre l’analisi tecnica c’è dell’altro. Oltre schemi e posizionamenti, c’è l’entusiasmo da riaccendere. Pioli dovrà fare da allenatore e da psicologo: e Joshua Zirkzee cercava di farsi notare da un corteggiatore, ci è riuscito: il Milan, che da un po’ lo segue con occhio interessato, è rimasto letteralmente colpito. Dopo il gol il 9 del Bologna ha esultato con il dito sulla bocca, gesto che sta per “fate silenzio” anche se non è chiaro chi volesse zittire. Se la questione sono le parole dette, il protagonista è Thiago Motta: non contro Zirkzee ma verso l’arbitro Massa e, a oltranza, verso il quarto uomo Marcenaro. Furioso per l’espulsione, cercava spiegazioni. La curva Sud ne ha approfittato per ricordarne il passato interista: Thiago,
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DOMENICA 28 GENNAIO 2024 LA GAZZETTA SPORTIVA
Il gol al Milan mi mancava: il pareggio è risultato giusto La panchina? Quasi chiedevo di farmi entrare... Riccardo Orsolini
al passato
Il centrocampista francese si posiziona nella sua consueta zona di campo, sul centro-destra. E da lì ha licenza di spaziare un po’ ovunque. Sarri gli chiede di occupare maggiormente anche l’area avversaria
OGGI
PIOTR DA TREQUARTISTA
L’estro di Zielinski per ritrovare il gol in trasferta. Mazzarri si affida al talento del polacco, nonostante un contratto in scadenza: da mezzala dovrà sorprendere la Lazio tra le linee, ricevendo palla sulla trequarti e poi cercare l’imbucata per le punte o la battuta a rete.