La Gazzetta dello Sport - Lombardia

La Cenerentol­a elimina Trento e sfida i favoriti per la Coppa Italia 246 È tutto Vero Così si allarga la geografia del movimento

La capolista e Milano fuori al tiebreak. Oggi alle 15.45 (Rai2) finale tra la sorpresa e i campioni del mondo

- Di Davide Romani INVIATO A BOLOGNA ZANI I minuti di gioco per avere le finaliste di Paolo Bartezzagh­i s TEMPO DI LETTURA

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2022 2023 enerentola non ha alcuna intenzione di abbandonar­e il ballo. Dopo aver conquistat­o l’invito eliminando Civitanova nei quarti, ieri Monza ha superato i campioni d’Italia in carica di Trento (al comando anche della Superlega) e oggi proverà a ripetere l’impresa contro i campioni del mondo per club di Perugia. In palio la Coppa Italia che, nelle precedenti 45 edizioni, non è mai approdata nella bacheca di un club lombardo. Un traguardo storico per il Vero Volley che a metà febbraio (il 17 e 18 a Trieste) avrà anche la possibilit­à di giocarsi la Final Four di Coppa Italia al femminile. È una finale inedita, quella in programma oggi alle 15.45 (diretta su Rai 2) all’Unipol Arena di Bologna, una finale – possibile sold out, mancano circa 300 tagliandi per l’esaurito da 8200 posti - maturata dopo due semifinali (entrambe precedute dal minuto di silenzio per ricordare Gigi Riva) con poco più di quattro ore di gioco e dieci set

Cdavanti ai due c.t. delle Nazionali italiane Fefè De Giorgi e Julio Velasco, al presidente federale Giuseppe Manfredi e a quello della federazion­e europea, il serbo Aleksandar Boricic.

Che samba

«Ci siamo meritati quello che abbiamo ottenuto e sarebbe stupido non provarci e non godersi questo momento che per il nostro club è storico. È come quando ti nasce il primo figlio, una cosa unica». Massimo Eccheli spiega così l’emozione e l’esaltazion­e per la conquista della finale da parte di Monza. La partita ha vissuto un’altalena di emozioni (vittoria dei set alternata con Trento avanti 1-0 e 2-1) con il Vero Volley senza una carta importante da giocarsi: il giapponese Takahashi. Senza Ran, il peso dell’attacco è passato tutto sulle spalle della coppia canadese formata da Stephen Maar ed Eric Loeppky, anche perché l’opposto Arthur Szwarc ha faticato parecchio a superare il muro trentino. A dare imprevedib­ilità al Vero Volley ci ha pensato il brasiliano Cachopa. La velocità impressa al gioco di  Ieri all’Unipol Arena si sono giocate due semifinali maratona: le due gare concluse al tie break sono durate 119’ e 127’ rispettiva­mente: 4 ore e 6 minuti totali.

Modena è a quota 12

onza che arriva in finale di Coppa Italia allarga la geografia pallavolis­tica italiana. Per la prima volta il Vero si gioca oggi un titolo maschile nazionale entrando con merito nell’élite del movimento. La Coppa Italia è un territorio di elezione per le novità, le sorprese, come lo scorso anno con la straordina­ria vittoria di Piacenza eliminando in semifinale Perugia, imbattuta da 33 partite fino a quel momento. Il fascino e l’imprevedib­ilità della partita secca si confermano una volta di più. Non conta chi è in testa al campionato e chi è settima. Essere più forti e favoriti spesso è più un peso. E non conta neanche arrivare al match ball nel quarto set se poi non si chiude. Il contraccol­po immediato è un tiebreak che Monza domina contro Trento che dovrà lavorare soprattutt­o a livello mentale per superare l’eventuale contraccol­po che lo scorso anno Perugia pagò caro. Quest’anno Milano l’ha fatta soffrire fino in fondo. Ma la legge del più forte, a volte e a fatica, è rispettata anche in Coppa Italia.

MMonza è stata la pozione magica che ha sorpreso i campioni d’Italia. «Abbiamo dimostrato che non dipendiamo da un solo giocatore – ha continuato coach Eccheli -. Sappiamo quali sono i nostri punti di forza e le nostre debolezze e lo abbiamo dimostrato. Il clima ideale per questa impresa. Anche nello staff, che mi ha guidato nella chiamata del check a fine quarto set che ha girato l’inerzia della partita. A loro dovrò pagare una cena».

Paura umbra

Se la Cenerentol­a Monza sogna una prima volta, la corazzata Perugia punta al terzo trofeo stagionale dopo la conquista della Supercoppa a Biella e del Mondiale per club a Bangalore, in India. Ma ieri la squadra di coach Lorenzetti si è presa un bello spavento quando ormai sembravano già partiti i titoli di coda: avanti 2-1 nei set e 16-8 nel quarto set. Ma poi al tie break è arrivata la reazione con la ciliegina sulla torta dell’ace finale di Wilfredo Leon, ai box da mesi per un problema al ginocchio sinistro. «Dopo aver perso il primo set potevamo rischiare di andare in banana nel parziale successivo – analizza coach Angelo

Lorenzetti - invece ci siamo ripresi. Poi nel quarto set è ricapitato lo stesso problema già visto in campionato a Trento e in casa contro Milano. Nel tie break i ragazzi sono stati bravi a tirare fuori le unghie. Vincere fa sempre bene ma a volte è un deodorante che può durare poco. L’inizio di primo set e il finale di quarto ci dice che non siamo guariti».

Pronostico chiuso

Per Perugia, che va a caccia della quarta Coppa Italia, è la settima finale e il pronostico sembra scritto dopo il doppio 3-0 in campionato ottenuto contro Monza. «Il peso del pronostico è tutto su di noi – conclude Lorenzetti -. Per la classifica e per la crescita nel gioco che abbiamo fatto nell’ultimo periodo. Ma in una partita secca può succedere di tutto». Lo sa bene il Vero Volley che non vuole assolutame­nte fermarsi sul più bello, consapevol­e che al ballo il principe ha perso la testa per Cenerentol­a. Perugia è avvisata.

DONNE: IL 18° TURNO DI A-1

3’20”

Alle 15.45 su Rai 2

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Che schiacciat­a Il polacco Kamil Semeniuk, 27 anni: Perugia ferma Milano

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