La Gazzetta dello Sport - Lombardia
Gli otto angeli custodi di Sinner Per la testa, il fisico e le finanze 25 Le finali in 5 set 7negliultimi16anni
L’universo del campione è composto dagli allenatori, dal fisioterapista e preparatore, ma Jannik si fida anche dei consigli dell’ex tennista Vittur
ai come nel caso di Jannik Sinner si può scomodare il motto dei moschettieri: tutti per uno. Tutti per questo giovane campione di fare la storia dello sport in una mattina di fine gennaio. Il percorso che l'ha portato fin lì è stato lungo, a tratti difficile. Lontano da casa a poco più di 12 anni per diventare grande come tennista. Costretto a maturare velocemente, a imparare a prendere decisioni importanti, l’altoatesino è stato bravo a scegliere le persone migliori per la sua crescita. Oltre a Simone Vagnozzi e Darren Cahill, i tecnici che lo seguono dal 2022, c’è il resto del team che si occupa di ogni aspetto della vita del giocatore.
MI manager
«Abbiamo puntato su Jannik perché ha l’X factor». Così diceva Lawrence Frankopan è a capo della StarWing Sport Management, la società che gestisce Jannik Sinner sia dal punto di vista dei media che da quello delle sponsorizzazioni. Il manager britannico è colui che ha fatto firmare a Sinner, tra gli altri, un contratto da 150 milioni in 10 anni con Nike. La persona perfetta per uno come l'altoatesino: «Chi come noi lavora col marketing vive come una benedizione avere un atleta serio ma capace anche di raccontare storie. Non si tratta solo di colpire palle e sollevare trofei. Sono l'umiltà e la capacità di piacere alle persone che fanno la differenza e questo ragazzo è davvero unico». L'angelo custode di Sinner, alle dipendenze di Frankopan, è Joseph Cohen. Cohen viaggia con Jannik tutto l'anno e si occupa di tutto quello che riguarda la comunicazione e l'organizzazione mentre il giocatore è fuori per i tornei. Nel box di Sinner siede anche Alex Vittur La finale degli Australian Open durata più a lungo è quella del 2012 vinta da Nole Djokovic su Rafa Nadal dopo 5h53’. Nelle 112 edizioni del torneo, 25 volte la finale del singolare maschile è durata 5 set, sette negli ultimi 16 anni una figura importantissima per il n.1 italiano che di lui si fida ciecamente. Consigliere, amico, persona di fiducia anche della famiglia, è un ex tennista e giocava con Simone Vagnozzi. Grazie a lui l’altoatesino è andato a Bordighera quando aveva solo 13 anni, una volta segnalato a Massimo Sartori. Nell’universo Sinner è una figura fondamentale, che lavora nell’ombra: è il porto sicuro. È la persona che ha l'ultima parola anche sulla firma dei contratti del numero 1 italiano.
Fisico e mente
La svolta nel rendimento fisico di Jannik Sinner arriva con l'inserimento di Umberto Ferrara nel team. Entrato nello staff al seguito di Jannik dopo l’avvento di Simone Vagnozzi, con cui aveva già lavorato ai tempi di Marco Cecchinato, Ferrara si occupa del lavoro fisico e dell’alimentazione. Di Jannik conosce ogni fibra muscolare, è quello che deve "combattere" l'atavica pigrizia di Sinner che, se da un lato adora passare il suo tempo sul campo con una racchetta in mano, dall'altro non ama troppo la parte dedicata alla palestra. Ferrara 1 3 5 8 4
I manager, i media e gli sponsor: «Abbiamo puntato su Jannik perché ha l’X factor»
gestisce anche l’alimentazione (ogni tanto gli concede il gelato, di cui Jan è ghiotto) e l'integrazione. Il fisioterapista è Giacomo Naldi ed è stato l'ultimo ingresso nel team del numero 4 al mondo. Il 33enne bolognese ha lavorato sei anni alla Virtus Bologna e ha iniziato a seguire Jannik in realtà da prima, dall’ottobre 2022, quando l’altoatesino aveva scelto di andare a Casalecchio per essere assistito nel percorso di recupero dall’infortunio alla caviglia destra rimediato a Sofia contro Holger Rune. Il rapporto è stato subito ottimo, i due sono diventati amici e Jannik ha voluto che lo seguisse definitivamente. La parte mentale è affidata a Formula Medicine del dottor Ceccarelli. Il lavoro svolto è di fatto quello di una consulenza-collaborazione psicologica, scientifica e mentale: gestione della tensione e dei momenti di difficoltà, conoscenza del proprio cervello, mantenimento della concentrazione.
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