La Gazzetta dello Sport - Lombardia
TORO-GOL, SOMMER È DECISIVO VIOLA BATTUTA, + 1 SULLA JUVE DOMENICA IL DUELLO SCUDETTO
Il capitano nerazzurro segna di testa, il portiere para il rigore di Nico Inzaghi è nuovamente in vetta e ha una partita in meno della Signora
LA PARTITA
Non bella, ma respingente e resistente. L’Inter si riprende la testa della classifica, risale a +1 sulla Juve e con una partita in meno, l’asterisco del recupero contro l’Atalanta il 28 febbraio. Un teorico vantaggio di +4. La vittoria a casa Fiorentina, la quarta di fila al Franchi, è uno di quei successi che cementano uno scudetto, perché l’Inter è sopravvissuta a un rigore che nella migliore delle ipotesi l’avrebbe condannata all’1-1 e nella peggiore l’avrebbe esposta a un finale pericoloso. Sommer ha stregato Nico Gonzalez, in una giornata catacombale per i rigoristi. Quinto penalty sbagliato, dopo quelli di Giroud e Hernandez del Milan, Krstovic del Lecce e Duda del Verona. Con il senno di poi Simone Inzaghi ha fatto un turnover saggio. Lautaro Martinez sempre più decisivo e capocannoniere: ha vidimato il 19° gol in 21 gare di campionato, l’ultimo interista a riuscirvi era stato Christian Vieri nel 2002-03. La Fiorentina ha attaccato, l’Inter si è difesa per fuggire di continuo in contropiede. La lettura del match è semplice e se l’Inter ha avuto un torto, è stato quello di non aver messo in buca il 2-0 della sicurezza. Vale però il contrario, la Fiorentina non ha ricavato nulla dalle propositività, dall’aggressività e dal baricentro medio molto più alto, 55 metri contro i 41 del Non sufficiente la prova di Aureliano. Dopo 10 minuti gol di Nzola annullato per il netto fuorigioco dell’attaccante viola. Sul gol nerazzurro, Lautaro e Parisi si tengono a vicenda: una leggera spinta dell’argentino c’è, ma è lieve e anche il controllo Var dà il via libera. Giusto convalidare. Episodio molto dubbio in area di rigore dell’Inter al 35’ del primo tempo. Su azione da calcio d’angolo ci sono un paio di trattenute, in particolare quella di Bastoni su Ranieri: ci stava il rigore visto che il difensore nerazzurro impedisce all’avversario di saltare e colpire la palla. Aureliano lascia correre e il controllo Var conferma la decisione del campo. Al 73’ Sommer in uscita colpisce Nzola: rigore netto (segnalato dal Var anche se era ben visibile dal campo) e giallo per il portiere che si riscatta parando il debole tiro di Nico Gonzalez. l’Inter. Più o meno la stessa cosa era successa contro la Juve. Perdere nonostante le ottime intenzioni.
Habitat ideale
Italiano ha creato l’ecosistema preferito da Inzaghi, una Fiorentina d’attacco, con il doppio centravanti Beltran-Nzola. L’argentino si muoveva dietro il compagno, ma finiva per sovrapporsi e non combinava nulla. Più che altro però lasciava perplessi il decentramento di Bonaventura sula fascia sinistra, per un 4-2-3-1 atipico nei ruoli. A nostro parere, Bonaventura sarebbe servito di più e meglio al centro, interno di sinistra in un 4-3-3 o “dieci” nel 4-2-3-1, per approfittare delle assenze di Barella e Calhanoglu, specie di