Italiano: «Arrabbiati e delusi C’è una maledizione sui rigori»

invasore solitario all’inizio della ripresa è riuscito a strappare un “selfie” a Lautaro. Nico Gonzalez, invece, anziché un “selfie” con Sommer ha fatto una telefonata. Chiamata scontata: ma non da Nico, non da lui. Esiste la maledizione dei rigori in casa viola: era andata bene in Coppa Italia col Bologna, poi fra Supercoppa (col Napoli) e ieri sera, beh, bene non è certo andata. Quel rigore maledetto Italiano non ha voluto guardarlo: si è girato verso la tribuna e il boato di disperazione del popolo viola lo ha riportato ad una realtà che poteva essere diversa. «Oltre che arrabbiato – dice il tecnico della

L’Fiorentina – sono un po’ deluso dal fatto che partite come queste non riusciamo mai a trovare giocate per raddrizzarle o non perderle. E’ che non si può sbagliare il rigore, così non va bene, è una maledizione e non si può far così. Gonzalez? Le gerarchie non c’entrano: chi va iva sul dischetto deve essere convinto, lui si è preso la responsabilità, abbiamo ricevuto critiche in passato ma è questione di freddezza. Sì, si può sbagliare ma sbagliando i rigori abbiamo perso tre partite».

Cresceremo

Fatto sta che l’Inter ha vinto e la Fiorentina è quinta (pari con la Lazio) ma ha i mezzi per risalire, si vede. «Il gol subìto? Lautaro ha lavorato di mestiere su Parisi e non lo dobbiamo permettere. C’è stato un blocco? Nel calcio i blocchi non si possono fare. Gli arbitri dicono che ci sono blocchi e blocchi ma se perdi per una situazione del genere rosichi. Chi deve essere l’uomo sul primo palo? E’ Nzola che cerca di andare sulla palla». Poi, la disamina generale. «Mi è piaciuto tutto, quello che abbia

Tecnico viola Vincenzo Italiano, 46 anni LAPRESSE