La Gazzetta dello Sport - Lombardia

UN LAMPO DI COLPANI REGALA LA VITTORIA SASSUOLO A METÀ SENZA BERARDI

Prima un gol annullato a Mota Carvalho, poi il trequartis­ta a segno per l’1-0 finale Un tifoso cade dal settore ospiti: non è grave

- di Matteo Brega INVIATO A MONZA

Un unico tiro in porta, ma ben assestato e regolare. Un possesso palla sopra il 60%. La capacità di non prendere gol nei primi 15’. Il Monza sta tornando, lo certifica la vittoria contro il Sassuolo. Un 1-0 che non è scintillan­te e nemmeno da sventolare in una manifestaz­ione d’orgoglio. Ma sufficient­e per sostenere la tesi che i brianzoli hanno imboccato la strada della risalita dopo due ko di fila. Gli sarebbe bastato un punto forse ad Alessio Dionisi per essere soddisfatt­o. Un punto che avrebbe dato morale dentro a un periodo che ha partorito 3 punti nelle ultime 5 giornate (solo il Lecce è più lento). Ma giocare solo con la palla senza la fase passiva porta a perdere partite così.

Uno buono e uno no Palladino non lancia subito i nuovi Djuric e Zerbin. Preferisce dare fiducia a chi ha portato avanti le faccende domestiche finora. Un modo anche per verificare se la sveglia di Empoli è servita a qualcosa. Quindi Mota Carvalho punta centrale (Colombo ancora in panchina, ci resterà per tutto il pomeriggio), Valentin Carboni e Colpani alle sue spalle, Ciurria e Birindelli ai lati. Dionisi per 45’ insiste con il 4-2-3-1 pur senza Berardi. Un modo per capire quanto margine c’è per proseguire su questa strada. Birindelli e Thorstvedt nei primi 10’ testano le pressioni altrui e trovano risposte molli. Non arrivano gol, ma segnali da leggere. Palladino capisce che può comandare: lo fa e lo farà per tutta la partita, mantenendo il possesso palla e scegliendo il ritmo. Il Sassuolo non riesce a impedirgli­elo. Così arriva il vantaggio: Colpani di tacco serve Birindelli sulla destra, cross e testa di Mota Carvalho che anticipa secco Ferrari. Sarebbe un gol molto bello, se non fosse che i tacchetti di Mota Carvalho vivevano in fuorigioco per pochi centimetri a inizio azione. Lo 0-0 resiste qualche minuto. Giusto il tempo di vedere Laurienté scaldare Di Gregorio e Thorstvedt colpire il palo, entrambi da fuori area. Spruzzi emiliani, non una pioggia. La partita cambia intorno alla mezzora: un tiro di Boloca viene deviato da Pessina in corner, l’arbitro Manganiell­o non lo vede (è in ottima posizione) e concede il rinvio. L’azione riparte, il Monza la sviluppa a sinistra, Mota Carvalho crossa per Colpani che controlla e gira di sinistro sul lato opposto. Tutto buono. Sarebbe intellettu­almente errato dire che il Sassuolo prende gol per colpa del corner non visto da Manganiell­o. Ci passa un’azione intera e in effetti Dionisi non lo pensa. Colpani torna al gol, mancava dall’11 novembre. Lo fa in casa, per la 7a volta su 7. E lo fa contro una squadra che segue il Monza in classifica per la 6a (solo il Torino sta davanti). Se sarà capace di segnare anche lontano da Monza e contro squadre più attrezzate, vorrà dire che avrà fatto il salto di qualità definitivo.

La caduta del tifoso La ripresa si apre con il Sassuolo schierato con il 3-5-2: Mulattieri vicino a Pinamonti, Viti terzo centrale. Forse una soluzione per il periodo senza Berardi. Ma succede pochissimo. Il fatto più rilevante è un grande spavento che finisce bene. Intorno al 15’ un tifoso del Sassuolo scivola e cade dalla balaustra del settore ospiti. Partita sospesa per 5’ per l’intervento dei medici che soccorrono Giovanni (25 anni, tifosissim­o emiliano). Non ha mai perso conoscenza ed è stato portato in ospedale in codice giallo: pare si sia rotto una spalla e un braccio. Come se l’evento avesse esaurito le batterie, da lì in poi il Monza gestisce ancor di più senza rischiare. Prova di maturità e prova solida per i brianzoli. Le prove per il Sassuolo invece non sono finite qui.

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