La Gazzetta dello Sport - Lombardia
Il Genoa ora vola Lecce ribaltato Ekuban, che magia
Anche Retegui in gol: rossoblù al 7° risultato utile di fila. Per D’Aversa 1 punto in sei partite
Oltre la vittoria in rimonta sul Lecce ed i numeri sontuosi che la accompagnano (settimo risultato utile di fila, tredici punti raccolti), il vero punto di svolta di questo Genoa è il modo in cui i rossoblù hanno ribaltato nella ripresa un Lecce padrone del campo sino all’intervallo, ma che alla fine torna a casa a mani vuote. Per D’Aversa, ora, è allarme: un punto in sei partite inizia a preoccupare, anche se gli ospiti possono prendersela solo con se stessi, perché ancora una volta hanno giocato con autorevolezza per un’ora, salvo poi evaporare alla distanza. E qui sta il successo più grande dei rossoblù, ai quali il tecnico ha cambiato la testa. Hanno alzato l’asticella, per davcosì vero. Perché dopo essere andato sotto all’intervallo, travolto da un Lecce padrone del campo sino a metà gara, con i cambi e la testa giusta il Genoa ha riaperto i giochi e non s’è accontentato di difendere il pari. E questo è il merito più grande di Gilardino, il cui spot sta tutto nell’azione da applausi del gol-vittoria di Ekuban.
Doppia faccia All’intervallo, pochi probabilmente avrebbero immaginato una ripresa così divertente e un Genoa che ha cambiato abito, non solo tattico. Pareva difficile lottare alla pari contro un avversario travolgente, creando occasioni e gioco con intelligenza ma non altrettanto cinismo. Il Genoa ha dovuto cedere di fatto la mediana, perché rinunciare a Badelj e Frendrup è stato un handicap pesante per il Genoa. Gilardino ha messo di fatto i suoi a cinque dietro, ma
si sono persi inizialmente i collegamenti fra i reparti, con l’attacco a lungo in affanno. D’Aversa, no: con una squadra quasi-fotocopia (a parte Sansone per Gonzalez) rispetto a quella battuta in casa dalla Juve otto giorni fa - ha preso il co,ando delle operazioni, Conquistandosi un rigore (fallo di Vasquez su Almqvist)
respinto da Martinez su Krstovic, anche se poi lo stesso montenegrino dopo 114 giorni di astinenza è andato a bersaglio per lo 0-1, approfittando di una deviazione di Vasquez. Lecce padrone del campo, eppure la seconda parte di gara ha detto altro. Gilardino ha piazzato un Sabelli a mezzo servizio sulla fascia destra, restituendo equilibrio a una squadra che ha cambiato pelle più volte nel secondo tempo.
Ci penso io Ma la chiave è stata un formidabile Ekuban guastatore al centro dell’attacco. Un film già visto a Reggio Emilia, pure lì aveva firmato un gol da tre punti nel successo rossoblù contro il Sassuolo. Caleb gregario per caso, che poi s’è inventato la mezza rovesciata da favola che ha chiuso la partita e, un’ora dopo, era già diventata un meme speciale sui cellulari dei tifosi genoani. Prima, però, in questa ripresa divertentissima, c’è stato molto altro. Perché il Genoa diventato improvvisamente aggressivo ha avvisato gli ospiti che la musica era cambiata con il palo di Malinovskyi e la paratona di Falcone su Vasquez. Ma intorno alla mezz’ora il fortino leccese ha vacillato sino a cedere. Ekuban, sempre lui, si è conquistato una punizione dal limite calciata da Gudmundsson: traversa, palla sulla riga e zuccata vincente di Retegui. Passano sette minuti e da un colpo di tacco di Gudmundsson è nata un’azione da manuale: traversa di Vasquez, assist di Retegui per Ekuban che in acrobazia ha firmato il 2-1. Finale elettrico, il Lecce ci ha messo l’anima e qualche forza fresca, ma senza la lucidità del primo tempo. Serve rialzarsi in fretta, mentre nel Genoa resta irrisolto solo un dubbio: quali sono oggi i veri limiti di questo gruppo?
19 RETI Lautaro (Inter, 2)
12 RETI Vlahovic (Juventus, 1)
10 RETI Giroud (Milan, 4)
9 RETI Soulé (Frosinone, 3), Gudmundsson (Genoa, 2), Calhanoglu (Inter, 7), Lukaku (Roma), Berardi (Sassuolo, 5)
8 RETI Zirkzee (Bologna, 1), Thuram (Inter)
7 RETI Lookman (Atalanta), Colpani (Monza), Osimhen (Napoli, 2), Pinamonti (Sassuolo)
6 RETI Scamacca (Atalanta), Orsolini (Bologna, 2), Bonaventura, González (Fiorentina, 1), Ngonge (Hellas Verona), Chiesa (Juventus, 1), Pulisic (Milan), Politano (Napoli, 2), Zapata (Torino; 1 all’Atalanta), Lucca (Udinese)
5 RETI Éderson, Koopmeiners (Atalanta, 1), Djuric (Hellas Verona, 1), Krstovic (Lecce, 1) Loftus-Cheek (Milan), Kvaratskhelia (Napoli), Dybala (Roma, 3), Candreva (Salernitana)
4 RETI Ferguson (Bologna), Pavoletti (Cagliari), Zurkowski (Empoli), Beltrán (Fiorentina, 1), Immobile (Lazio, 3), Jovic, Okafor (Milan), Dia (Salernitana, 1), Thauvin (Udinese, 1)
3 RETI De Ketelaere (Atalanta), Viola, Zito Luvumbo (Cagliari), Caputo (Empoli, 1), Martínez (Fiorentina), Harroui (1), Kaio Jorge (1), Mazzitelli (Frosinone), Henry (Hellas Verona), Dimarco (Inter), Gatti, Rabiot (Juventus), Luis Alberto, Vecino, Zaccagni (Lazio), Piccoli (Lecce, 1), Hernández (1), Rafael Leão, Tomori (Milan), Colombo (Monza), Raspadori (Napoli), Belotti, Pellegrini (Roma), Thorstvedt (Sassuolo), Buongiorno, Radonjic, Sanabria (Torino, 1), Pereyra (1), Samardzic (Udinese)
2 RETI Miranchuk, Muriel, Pasalic (Atalanta), De Silvestri, Fabbian (Bologna), Dossena, Oristanio (Cagliari), Baldanzi (Empoli), M’Bala Nzola (Fiorentina, 1), Brescianini, Monterisi (Frosinone), Dragusin, Ekuban, Malinovskyi (Genoa; ora al Marsiglia), Folorunsho (Hellas Verona), Barella, Dumfries, Frattesi, Mkhitaryan (Inter), Bremer, Milik (Juventus), Castellanos, Felipe Anderson (Lazio), Almqvist, Banda, Oudin (Lecce), Reijnders (Milan), Dany Mota, Pessina (2), Valentín Carboni (Monza), Elmas, Zielinski (Napoli, 1), Aouar, Cristante, El Shaarawy, Mancini (Roma), Matheus Henrique (Sassuolo), Ilic, Vlasic (Torino), Walace (Udinese)