La Gazzetta dello Sport - Lombardia
Il Cittadella spaventa Pirlo La rimonta scaccia l’incubo
Pandolfi illude i veneti, Giordano e Ghilardi li ribaltano Il Maestro: «Testa giusta». Adesso ci vogliono i rinforzi
Servono le uscite ma Verre non vuole partire. I liguri necessitano di un difensore
L’effetto Sinner è dilagante e arriva anche a Cittadella per una partita di Serie B. Andrea Pirlo, prima del match, ha detto: «Vorrei che la mia Samp avesse la testa di Sinner». Accontentato. La sua Samp è andata sotto, sembrava avviata alla sconfitta, ma ha ribaltato la situazione e ha vinto. «Beh la sua vittoria è stata un po’ più importante — aggiungerà dopo — però sì, abbiamo avuto la testa giusta». Anche Edo Gorini s’era presentato citando Jannik: «La mia squadra è come lui, non molla mai». E invece è rimasto deluso, perché una volta in vantaggio il Cittadella ha mollato e ha perso la seconda partita di fila (era successo solo a ottobre).
Cittadella ribaltato Pandolfi ha segnato in avvio di ripresa, dopo un primo tempo insignificante (per tutti), con una di quelle azioni che ha messo spesso in difficoltà la Samp: lungo lancio dalla trequarti (in questo caso di Branca), Ghilardi bruciato, Stankovic (uscita fuori tempo) saltato e tocco in rete per il sesto gol. In uno stadio stracolmo (6.700 circa) e in festa per i 50 anni del club con una bella coreografia, la squadra di Gorini — in maglia celebrativa azzurra dedicata alla Nazionale — ha subito sfiorato il raddoppio ancora con Pandolfi e sembrava in controllo, ma una fiammata d’orgoglio (e tecnica) della Samp ha portato al pari e le ha fatto perdere certezze. Così è arrivato il ribaltone, al quale il Citta ha cercato di rimediare con un orgoglioso finale, andando vicino al 2-2 solo al 93’ con una clamorosa occasione fallita da due passi da Maistrello.
Orgoglio Samp Al record di spettatori hanno contribuito anche i 1.200 arrivati da Genova, nonostante tutto. Per loro la Samp ha rialzato la testa dopo due sconfitte, ha allontanato il playout e ha fatto il massimo nell’emergenza in cui è costretta, tra infortuni e mercato che latita. Prima ha toccato il fondo, perché il gol di Pandolfi sembrava il baratro, poi s’è rimessa in piedi. Molto bello il pari: azione in verticale, gran giocata di De Luca che ha messo davanti alla porta Giordano, il cui sinistro s’è infilato in rete. E poco dopo Ghilardi ha riscattato l’indecisione sul gol locale segnando la prima rete in B di testa (difesa di casa mal piazzata) su punizione di Depaoli, con dedica al padre in ospedale per un intervento. Reagire così, dopo aver retto al ritmo serrato del Cittadella e a quei lunghi lanci, per la Samp è stata la risposta più bella. Con due tiri e due gol. Aspettando magari questa settimana qualche buona notizia dal mercato: prima bisogna vendere, ma Verre non è intenzionato ad andare in Turchia e il solo Delle Monache sembra destinato al Vicenza. Poi magari qualcosa — dopo il timido Alvarez, al debutto da titolare — arriverà, soprattutto in difesa. Come implora Pirlo.