La Gazzetta dello Sport - Lombardia
COPPA ITALIA TERZA MERAVIGLIA «E PUNTIAMO LA FINALE SCUDETTO»
Battuta Monza, già vinti Supercoppa e Mondiale. Coach Lorenzetti guarda avanti
HA DETTO
Vogliamo giocare in una Coppa europea e quindi dobbiamo arrivare a giocarci il campionato
La dedico al mio ex vice Checco Petrella, in un difficile momento di carriera: sul podio c’era anche lui
A. Lorenzetti
Allenatore Perugia
La stagione perfetta non conosce pause. Uscita con le ossa rotte dalla parte finale della scorsa stagione, Perugia è rinata. Senza competizioni europee, la Sir sta fin qui conquistando tutte le manifestazioni cui ha preso parte: prima la Supercoppa a Biella (3-2 a Civitanova), poi il Mondiale per Club (3-0 ai brasiliani del Minas) a Bangalore, in India. E infine ieri la Coppa Italia (3-1 a Monza) nella cornice dell’Unipol Arena di Bologna. Per il club del presidente Gino Sirci è il dodicesimo trofeo, la quarta Coppa Italia. Un ruolino di marcia inarrestabile: 25 partite giocate fin qui in stagione e solo 3 sconfitte (tutte in campionato).
Rinascita L’esaltante stagione dei “Block Devils” nasce dalle ceneri della passata stagione che, al di là della Supercoppa vinta, hanno inanellato un filotto di insuccessi: dalla semifinale di Coppa Italia a quella di Champions League arrivando poi all’eliminazione nei quarti dei playoff scudetto con Milano. Un momento difficile dal quale il presidente Gino Sirci e tutto il club hanno saputo ripartire. «La passata stagione ci ha insegnato a non dare niente per scontato – analizza il numero 1 del club -. Da quelle sconfitte siamo migliorati: la società, i giocatori. Grazie anche a Lorenzetti, un allenatore splendido. Ha portato la sua profondità, la meticolosità e la perspicacia che ci hanno permesso di fare questo salto di qualità. Godiamoci questo successo e poi ributtiamoci nel lavoro».
Dedica speciale Il mago Merlino che ha trovato la pozione giusta per guarire i mali del recente passato di Perugia è Angelo Lorenzetti. L’esperto tecnico marchigiano è arrivato in estate in Umbria con il pesante palmares di scudetti e Coppe vinti in altre tre piazze: Modena, Piacenza e Trento. «Siamo riusciti a vincere una manifestazione particolare. Bravi i ragazzi a cogliere l’occasione di giocare la semifinale senza incontrare la terza (Piacenza, eliminata dai Milano ai quarti, ndr) e la prima (Trento, fatta fuori da Monza in semifinale, ndr). Ma domani si ricomincia con il focus che abbiamo da inizio stagione: vogliamo tornare a giocare una manifestazione europea. E per essere sicuri di giocare la più importante dobbiamo arrivare almeno in finale scudetto». Un successo che Lorenzetti ha voglia di condividere con una persona speciale: Francesco Petrella, suo storico assistente negli ultimi anni prima a Modena e poi a Trento, ieri sollevato dall’incarico di capo allenatore degli emiliani. «Il mio pensiero va a Checco. È un momento che capita nella carriera di un allenatore e lui ne uscirà ancora più forte. Spesso nelle finali che abbiamo guidato insieme abbiamo visto altre squadre alzare le braccia al cielo. Oggi con me sul podio c’era anche lui».
Uomo franchigia Dal primo trofeo vinto nel 2017 all’ultimo conquistato ieri c’era Massimo Colaci. Il 38enne libero pugliese argento a Rio 2016 è il giocatore franchigia degli umbri e nel dopo partita il presidente Sirci ha annunciato che resterà ancora in maglia Sir. «Sono felice perché in questo club mi sento a casa. Quando l’ho scelto nel 2017 dopo l’esperienza a Trento sapevo che si poteva aprire un ciclo di vittorie e così è stato. E almeno un altro anno lo voglio giocare, magari arrivando a 40 anni in Superlega».