La Gazzetta dello Sport - Lombardia

MAIGNAN NON SARÀ CITTADINO ONORARIO IL SINDACO AMARO «OCCASIONE PERSA»

Dopo gli insulti razzisti al portiere del Milan la proposta non passa in Consiglio comunale La minoranza di centrodest­ra si è opposta

- Di Marco Fallisi Nicola Angeli CONSIGLIER­E COMUNALE DI UDINE FRATELLI D’ITALIA

Domenica 21

Martedì 23

Quando tornerà a Udine, Mike Maignan lo farà da portiere del Milan ma non da cittadino onorario, come sembrava possibile all’indomani dei fatti di UdineseMil­an: la proposta avanzata dal sindaco della città, Alberto Felice De Toni, è stata bocciata ieri sera dal Consiglio comunale del capoluogo friulano.

Caso politico

A votare sono stati 38 consiglier­i: 25 i favorevoli, 13 i contrari e 3 gli assenti. Non è bastato: perché la proposta venisse approvata era necessario raggiunger­e una quota “rafforzata”, ovvero la maggioranz­a dei tre quarti del consiglio comunale. In sostanza, servivano 31 voti favorevoli dell’Aula, ma ci si è fermati a 25: le trattative degli ultimi giorni, con la maggioranz­a a caccia di voti per raggiunger­e la soglia, non hanno portato i frutti desiderati. Di fatto, la vicenda vergognosa degli insulti razzisti subiti dal portiere rossonero — Maignan aveva lasciato il campo e l’arbitro Maresca aveva sospeso la partita per cinque minuti —, nel comune friulano ha deviato clamorosam­ente percorso: da caso di razzismo nello sport a caso politico.

Occasione persa

La proposta del riconoscim­ento era stata avanzata direttamen­te dal sindaco Alberto Felice De Toni, alla guida di una coalizione di centro sinistra. Ieri la doccia fredda, anche se la situazione che si era delineata lungo gli snodi del dibattito locale di questi giorni era piuttosto chiara: a meno di sorprese dell’ultima ora, i numeri non sarebbero stati sufficient­i ad approvare il provvedime­nto. «Prendo atto con dispiacere che il centrodest­ra non è stato al nostro fianco in questo delicato momento – ha commentato ieri il primo cittadino udinese –. Si è persa l’occasione per dimostrare che la nostra città è unita e che si distanzia nettamente da quello che è accaduto, che non rappresent­a minimament­e la città. Né tanto meno i nostri tifosi». De Toni ha insistito sulla logica di una proposta unitaria, non divisiva. «Il nostro intento era duplice: una forte presa di posizione, altamente simbolica, contro ogni tipo di discrimina­zione e allo stesso tempo la di

di

6

7 CANDREVA IL MIGLIORE Passano gli anni, ma non invecchia. Disegna calcio, inventa, mette paura alla Roma. E ha energia fino alla fine

6 OCHOA Partita strana la sua. A lungo inattivo, sui due gol non può nulla. Poi torna in vacanza.

6 PIEROZZI Diligente in marcatura, dove aiuta nei raddoppi su Lukaku.

6 ZANOLI Ha più qualità di Sambia e prova a metterla nel finale.

6 GYOMBER Qualche sbavatura sparsa, ma anche il salvataggi­o su Lukaku.

5,5 LOVATO E’ ai saluti, ma nel finale rischia di combinare il patatrac.

6 DANILIUC Da oggi a Salisburgo, lascia con una prestazion­e senza errori.

5,5 SAMBIA Esplosivo, dovrebbe sfruttare la gamba. Ma è sempre timido.

5 MARTEGANI Entra per mettere idee a centrocamp­o, non incide mai.

6 BASIC Gioca tanti palloni e ne recupera altrettant­i. Gara di sostanza.

6,5 KASTANOS Segna e regala a Candreva un pallone chic. Poi sbaglia anche, è vero, ma ha un altro passo.

5 MAGGIORE L’ingenuità sul rigore è imperdonab­ile. E il resto non eccelle.

6,5 BRADARIC Bravo per intensità e intelligen­za delle giocate.

5 TCHAOUNA Spunti sparsi, ma anche errori. Si perde Pellegrini sul gol, l’assist per Kastanos non basta.

4,5 SIMY Inguardabi­le: lento come un bradipo, sbaglia tutto, anche sui palloni alti. E si divora un gol.

5 IKWUEMESI Entra e fa solo confusione, correndo a vuoto ovunque.

5,5 ALL. INZAGHI Buon primo tempo, ma con Zanoli e Kastanos dall’inizio poteva portarla a casa.

6,5

MARCATORI Dybala (R) su rigore al 6’, Pellegrini (R) al 21’, Kastanos (S) al 25’ s.t.

SALERNITAN­A (3-4-2-1) Ochoa; Pierozzi (dal 32’ s.t. Zanoli), Gyomber (dal 28’ s.t. Lovato), Daniliuc; Sambia (dal 15’ s.t. Martegani), Basic (dal 15’ s.t. Kastanos), Maggiore, Bradaric; Tchaouna, Candreva; Simy (dal 28’ s.t. Ikwuemesi). PANCHINA Costil, Fiorillo, Bothein, Stewart, Bronn, Sfait, Legowski.

ALLENATORE F. Inzaghi ESPULSI nessuno AMMONITI Pierozzi, Candreva per proteste CAMBI DI SISTEMA nessuno BARICENTRO MEDIO

(53,2 m)

POSSESSO %

TIRI IN PORTA

FALLI FATTI

ROMA (4-3-3)

Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Llorente, Kristensen; Bove, Cristante, Pellegrini (dal 43’ s.t. Huijsen); Dybala (dal 26’ s.t. Aouar), Lukaku, El Shaarawy (dal 32’ s.t. Zalewski) PANCHINA Svilar, Boer, Hujisen, Belotti, Celik, Pagano, Pistilli, Costa, Oliveras. ALLENATORE De Rossi ESPULSI nessuno AMMONITI Pellegrini per gioco scorretto; Llorente per proteste; Rui Patricio per comportame­nto non regolament­are CAMBI DI SISTEMA dal 43’ s.t. 5-4-1 BARICENTRO MOLTO BASSO (46,2 m)

Angeliño

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