La Gazzetta dello Sport - Lombardia
A Marotta dico: vincete la Champions e lasciateci lo scudetto...
Evelina Christillin di
Evelina Christillin ha una sua ritualità: «Guardo tutte le partite a casa di un amico, siamo in tre, ognuno ha la sua postazione fissa. Sabato io non c’ero e non è andata benissimo...».
3Però la Juve è a -1 dalla vetta anche se con una gara in più: se l’immaginava a febbraio in piena lotta per lo scudetto?
«Sinceramente no, un po’ per prudenza e un po’ per le difficoltà dell’anno scorso. Sono piacevolmente sorpresa perché vedo un rullo compressore: dopo il momento tragico di Sassuolo la
Juve non perde da 17 partite e nel gioco, anche se è sempre allegriano, si è visto qualcosa di più del corto muso».
3Il pari con l’Empoli è stato un imprevisto o un campanello d’allarme?
«Un imprevisto, l’espulsione non era prevedibile ma non ho visto una cattiva Juve: ha fatto quello che poteva».
3 Che s’aspetta domenica?
«Una partita combattuta più che all’andata: per la Juve è molto importante, l’ultimo risultato la mette nelle condizioni di dover attaccare. Però è ancora lunga, l’Inter ha la Champions e noi non abbiamo granché da perdere: essere praticamente in Champions già a febbraio è un risultato straordinario. I bianconeri sono tornati a essere squadra,
Allegri li ha ricompattati. Ha un’autorevolezza condivisa da tutti. L’Inter ha un fenomeno davanti, Lautaro, e buoni giocatori italiani».
3 La Juve invece ha ritrovato il vero Vlahovic.
«Io ci ho sempre creduto. Da quando si è sbloccato è cambiata la musica, sono felice che il mio augurio si sia avverato. Alla Juve ci sono pressioni forti, non tutti sono come Sinner che a 22 anni fa cose inaudite. La tenuta psicologica di Dusan forse richiedeva tempi più lunghi, però andava aspettato perché se capisci di calcio non puoi non renderti conto che la classe c’è. E poi in attacco c’è stata la sorpresa Yildiz».
3 Kenan sarebbe piaciuto all’Avvocato?
«Da pazzi. E’ irregolare, giovane e spericolato, ha quel tocco di follia che non lo fa essere banale. L’Avvocato adorava i giovani, lui ha la faccia pulita e non si pone limiti. Del Piero era più maturo quando arrivò a Torino, però me lo ricorda nel modo di giocare. Con Ale ci siamo rivisti a Londra per il Premio Fifa, che effetto vederlo con i suoi due figli che giocano nella cantera spagnola, magari saranno gli Yildiz di domani... Mi piace la Juve baby, è la strategia giusta: con pochi soldi si sono inventati altre strade».
3 Allegri non vuole parlare di scudetto: sincero o scaramantico?
«E’ sana, giusta e apprezzabile scaramanzia, tutti noi juventini lo siamo, solo il mio amico Luca Beatrice racconta smaccatamente di credere al tricolore».
3 C’è un Inter-Juve che porta nel cuore?
«Quello in cui segnò Dybala subito prima del Covid: è l’immagine che mi è rimasta in testa durante quel periodo tragico».
3 Yildiz a parte, chi l’ha sorpresa di più in questa stagione?
«Gattone: dopo l’autogol di Sassuolo si è ripreso alla grande. Mi piace la sua storia, mi ricorda un po’ Torricelli. Ci siamo conosciuti a un premio, mi ha colpito per la sua autenticità»
3Chi inviterebbe a trascorrere una giornata al Museo Egizio?
«Chiesa: è già venuto a trovarci e ho visto con quanto interesse guardava i reperti. Mi pare attento agli aspetti culturali. Speriamo che abbia superato l’infortunio e che a San Siro ci sia».
3Chiudiamo con un messaggio per Marotta, suo grande amico?
«Caro Beppe lasciateci continuare a sperare. Voi vincete la Champions e noi lo scudetto...». 2’46”