La Gazzetta dello Sport - Lombardia
Si gode giocando bene, Inzaghi più fratello che padre
E chi sono i suoi eroi nerazzurri di ieri e di oggi?
«Boninsegna con Beccalossi e Zanetti. Oggi amo Barella più di tutti. È irrequieto e geometrico, forte e agile, tecnico e atletico, essenziale e visionario, elegante e rude. Una somma straordinaria di contraddizioni che convergono in un solo punto. Poi Lautaro perché mi ricorda molto Boninsegna».
3Ecco, Lautaro: che lettura dà alla sua esplosione?
«Lautaro non è Maradona, ma ha un tratto maradoniano, l’inclinazione pulsionale a segnare, a raggiungere il gol anche dove non sembra possibile. Tiene insieme tecnica e forza in modo raro. In ogni argentino c’è una prodigiosa capacità di sognare, ma la sua esplosione è legata alla fedeltà alla maglia. È la differenza psichica profonda tra Lautaro e Lukaku: la fedeltà. In questo, l’escalation di Lautaro mi ricorda quella di Zanetti. L’identificazione alla maglia potenzia la prestazione e fa guadagnare leadership nel collettivo».
3 Che tipo di “padre” è Simone Inzaghi?
«Io spero sempre che l’Inter giochi bene, il godimento del bel gioco è impagabile. Nella mentalità del tifoso prevale, però, tendenzialmente, il godimento della vittoria anche giocando male. Allegri è il paradigma di questa mentalità. Nell’immaginario collettivo, non solo interista, la Juve è la squadra del potere, del sistema, dell’abuso e del privilegio. Quella di oggi, tolti un paio di talenti veri come Chiesa e Vlahovic, non mi piace per niente...».
3 La diverte sentire parlare di lepri, cacciatori, guardie, ladri...?
«La Juve soffre di un chiaro complesso di superiorità. È il suo problema da sempre. Nel bene e nel male. L’Inter soffre invece di una inclinazione masochistica: lavora talvolta, con piacere, contro se stessa. Come se vi fosse un senso di colpa indecifrabile. Un vero mistero. È il cuore di ogni personaggio tragico. Pensi solo a come abbiamo perso due anni fa lo scudetto col Milan...».
3 Per chiudere: chi è favorito domenica?
«La Juve. Vince la Juve. Si fa cosi, no? Meglio tenere un profilo basso, bassissimo perché quest’anno siamo davvero molto forti...». 2’42”