La Gazzetta dello Sport - Lombardia

LA PUNTA DEL GENOA E IL GOL ALLA RIVA «È LA MIA RIVINCITA MA IGNORO LE OFFESE»

«Dopo la rovesciata contro il Lecce, non ho pensato a Rombo di Tuono: è stata la gente a farmelo ricordare»

- Di Filippo Grimaldi GENOVA

Un gol come Rombo di Tuono.

3 Ekuban, ci ha pensato? Nella domenica in cui l’Italia ha celebrato uno dei più grandi simboli del nostro calcio, lei s’è inventato quel gol da favola con il Lecce.

«Sembra quasi tutto connesso, è vero. Da piccolo non avevo vissuto tanto il mito di Riva, ma un qualche ricordo dei suoi gol incredibil­i lo avevo. Dopo il gol, non è stato quello il mio primo pensiero, ma me lo ha fatto realizzare la gente intorno a me. Avevo fatto un gol simile in Turchia contro lo Sparta Praga, nei preliminar­i di Europa League, agosto 2019. Ma quella volta si giocò senza pubblico sugli spalti. Ripetermi con il boato dei 34 mila del Ferraris, è stata un’altra cosa».

3Il vento è cambiato. Quali significat­o hanno avuto per lei questa rete e la precedente rete decisiva contro il Sassuolo?

«Rivalsa. La voglia di dimostrare che soprattutt­o nel calcio quando si raggiunge una tranquilli­tà mentale e fisica si riesce a dare di più. Proprio quello che sta succedendo a me».

3 La stagione passata il Genoa ha conquistat­o la promozione, ma per lei è stato un anno complicato sul piano fisico. Alla fine ne è venuto fuori.

«Grazie a chi mi sta intorno, lo staff medico e quello tecnico. Hanno cercato di tranquilli­zzarmi, spiegandom­i che non era il caso di forzare troppo in allenament­o, perché ogni cosa ha il suo tempo. E così ho fatto. Ora sto raccoglien­do i risultati».

«È utilissimo avere come allenatore un ex centravant­i: mi dà un sacco di ottimi consigli»

3 Siete solidi mentalment­e.

«Siamo consapevol­i di essere un gruppo importante e questo ci spinge a fare sempre qualcosa in più. Quando tutti remano dalla stessa parte, cercando di dare quell’uno per cento in più chiesto dal mister, fai prestazion­i veramente belle. Per chi ci guarda, per i tifosi, sembra una sinfonia. C’è più autostima».

3La sua rovesciata è diventata anche un meme sui cellulari dei tifosi. Quale è stato il compliment­o più bello ricevuto?

«Ne parlavo con Strootman. “Chissà quanta gente ti avrà scritto”, mi ha detto. La verità? Ho ricevuto messaggi da tante persone che non sentivo da anni, ma che mi hanno accompagna­to in carriera. Vuol dire che ovunque io sia stato, ho lasciato il segno per il mio modo di essere. Questo mi fa sentire felice»

3Quando lei parla di rivalsa, si riferisce ai commenti negativi per le critiche ricevute di fronte a qualche gol sbagliato?

«Nient’affatto. Se mi criticano o mi danno soprannomi, non faccio nulla perché è gente che non conosco. Cerco sempre di essere la mia versione migliore, per me sinora al Genoa non mi sono ancora presentato in modo ottimale. Ora voglio finire la stagione senza rimpianti, dando il mio contributo alla salvezza».

3 La vicenda-Maignan: a lei è mai accaduto qualcosa del genere in carriera?

«Una volta, nel Südtirol. Fui insultato da un avversario, ma l’arbitro intervenne. In assoluto, nel mondo del calcio e soprattutt­o nel mondo di oggi si passa dalla presa in giro massima all’atto razzista in pochissimo tempo, entrambe da condannare alla stessa maniera. Poi c’è la sfera personale che influisce sulle reazioni: nel mio caso sono sempre riuscito a gestire o sorvolare su atteggiame­nti simili. Ma è giusto condannare questi comportame­nti tanto quanto supportare la reazione di Maignan».

3 Ora per voi si alza l’asticella?

«Sì, ma come ha detto Gilardino, ora c’è un’altra partita. Non puoi fermarti a guardare indietro. Certo è che ora siamo circondati da persone che ci capiscono e cercano di metterci al posto giusto nel momento giusto. E’ tutto apparecchi­ato, tocca solo a noi».

3 L’importanza di Gilardino?

«La sua figura potrebbe essere ingombrant­e, invece la sua vera qualità è quella di essere umile, portandoci ad essere come lui. Così in campo vinci più duelli perché sei più predispost­i a vincerli. E poi essere allenati da un ex attaccante come lui è utilissimo per la sua cura dei dettagli».

In versione rullo compressor­e: la Primavera del Torino aggiunge un altro pomeriggio da grandissim­a e sbanca con il punteggio di tre a uno Formello, la casa della Lazio. La gara di andata delle semifinali della Coppa Italia Primavera è senza storia: granata sul doppio vantaggio già all’intervallo, poi il tre a zero fino all’89’ quando la Lazio pesca il gol che non chiude definitiva­mente il discorso qualificaz­ione verso la finale. Molto netta anche l’altra semifinale, quella giocata ieri nel tardo pomeriggio tra la Fiorentina e la Roma al Viola Park: finisce 3-1 per i padroni di casa, sul triplo vantaggio già al 45’.

Scurto perfetto

Al pomeriggio è prima toccato al Torino fare festa sul campo della Lazio. Di fronte due tra le migliori formazioni Primavera italiane, con un divario che per gioco e solidità è stato netto. I granata allenati da Giuseppe Scurto confermano, ormai con regolarità, di essere diventati una squadra consapevol­e della propria forza e ricca di qualità e di talenti: per il rendimento avuto tra campionato e Coppa Italia, in questo momento, il Toro è la più in forma in Italia. Cammino perfetto. I gol: il primo è di Dalla Vecchia, in chiusura di primo tempo il raddoppio del capitano Dellavalle direttamen­te su calcio di rigore. Nella ripresa, il tre a zero di Perciun, Milani poi sotto il novantesim­o fissa il punteggio sul tre a uno. La finale di Coppa Italia è ovviamente molto più vicina per il Toro dopo questa squillante vittoria: la semifinale di ritorno si giocherà il 21 febbraio, alle ore 14, al Valentino Mazzola di Orbassano (Torino). Ci sarà quindi tempo per prepararla con la dovuta attenzione. Nel frattempo Scurto si ritufferà subito nel clima campionato, dove è un grande protagonis­ta: è al secondo posto insieme alla Roma, a quattro distanze dall’Inter capolista fermata sullo 0-0 appena sabato scorso. Domenica il Toro sarà ospite del Sassuolo per la 20ª giornata.

Fiorentina di forza

Nell’altra semifinale, si è imposta di forza la Fiorentina sulla Roma. Viola avanti alla fine del primo tempo per 3-0 grazie alle reti di Fortini, Harder e Rubino. Nella ripresa, poi, i gialloross­i hanno accorciato con Plaia, sfiorando nel finale il secondo gol con Misitano fermato sul palo. Anche per questa semifinale, il ritorno si giocherà il 21 febbraio.

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La prodezza di Caleb Ekuban che ha regalato la vittoria al Genoa contro il Lecce, domenica scorsa al Ferraris
GENOACFC.IT Colpo da applausi La prodezza di Caleb Ekuban che ha regalato la vittoria al Genoa contro il Lecce, domenica scorsa al Ferraris
 ?? TORINOFC.IT ?? La festa La gioia esplosa tra i calciatori della Primavera del Torino dopo il 3-1 in casa Lazio
TORINOFC.IT La festa La gioia esplosa tra i calciatori della Primavera del Torino dopo il 3-1 in casa Lazio

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