La Gazzetta dello Sport - Lombardia

Arriva l’Italia di Quesada con i giovani e il blocco di Treviso I Garbisi e i Cannone Due coppie di fratelli nella squadra titolare 1

- Di Andrea Buongiovan­ni FAMA s TEMPO DI LETTURA

entidue mete e 156 punti subiti in due partite. Le ultime dell’Italia al Mondiale di Francia 2023. Contro la Nuova Zelanda e i padroni di casa. Tra fine settembre e inizio ottobre. Solo quattro mesi fa. Stasera, con Francia-Irlanda a Marsiglia (un match che può già valere il titolo), comincia il 25° Sei Nazioni e gli azzurri devono necessaria­mente ripartire da queste crude cifre. E contro un’avversaria, l’Inghilterr­a terza forza iridata - domani, a Roma, in un Olimpico pressoché esaurito con 60.000 spettatori - che nel ranking internazio­nale sta al quinto posto, appena un gradino sotto le due super potenze protagonis­te delle debacle della squadra tricolore, che è invece 11a. Serve ricordare che la sfida sarà contro una delle sole due Nazionali l’altra, gli All Blacks - che l’Italia mai ha battuto?

VBlocco

Difficile immaginare, in generale, che i valori, rispetto all’autunno scorso, siano mutati. Anche se in casa azzurra, nel mentre, c’è stato un importante cambio di timone. Dato il benservito a Kieran Crowley, è cominciata l’era di Gonzalo Quesada, primo c.t. argentino (dell’Italia e del Sei Nazioni) e il solo nuovo nel Torneo. L’ex Pumas ha davvero avuto poco tempo a disposizio­ne per conoscere i giocatori e per provare a imporre il proprio credo. Tanto che la formazione con la quale esordirà, ricalcherà in toto l’ultima vista, dall’età media molto giovane (intorno ai 25 anni) e con due preziosi ritorni post infortunio: quelli di Tommaso Menoncello a primo centro e di Gianmarco Lucchesi tallonator­e. La vera novità, semmai, è che la stagione sta proponendo un Benetton Treviso, spina dorsale della Nazionale, mai così vincente. La franchigia veneta, tra Ucr e Challenge Cup, ha sin qui disputato tredici partite, conquistan­done dieci, pareggiand­one una e perdendone due. Per riassumere: la squadra di Marco Bortolami è seconda nell’ex torneo celtico alle spalle della corazzata Leinster e disputerà in casa l’ottavo di finale della rassegna europea, il 6 aprile, contro gli abbordabil­i Lions sudafrican­i. Vero è che conta su stranieri di qualità, ma nei ventitrè che domani comporrann­o la rosa azzurra, ben quattordic­i (nove titolari) vestono il biancoverd­e del club della Marca. E se è vero che vincere aiuta a vincere, chissà che quei successi non servano pure alla Nazionale. La quale

La mediana  L’Italia, come già nella sfida all’Uruguay del Mondiale del 18 settembre scorso a Nizza, domani contro l’Inghilterr­a schiererà una doppia coppia di fratelli: Paolo e Alessandro Garbisi, apertura e n. 9 (giocano a Montpellie­r e a Treviso) e Lorenzo e Niccolò Cannone (entrambi al Benetton), n. 8 e seconda linea. Alessandro, preferito a Varney e a Page-Relo, è l’unica parziale sorpresa nel XV di Quesada. Oggi il via con Francia-Irlanda (diretta Sky Sport Uno, ore 21), mentre con ItaliaIngh­ilterra a Treviso (Sky Sport Max, ore 20.15) parte anche il torneo under 20 - reduce da 41 ko nelle ultime 42 partite del Torneo e da otto Cucchiai di legno consecutiv­i, triste trofeo per chi chiude all’ultimo posto - avrebbe bisogno di qualche prestigios­o risultato come dell’ossigeno. In questo senso anche il rendimento delle Zebre, cresciuto rispetto al recente passato, induce a un certo ottimismo.

L’arma

Il calendario, con due sole partite in casa, si presenta peraltro tutto in salita, con nella seconda e nella terza giornata le trasferte in Irlanda e in Francia. Quesada, come ha già indicato, punterà su una manovra offensiva meno ambiziosa di quella che aveva la squadra di

Crowley, con maggior attenzione al gioco al piede, ai punti d’incontro e tanta enfasi sulla difesa. Sperando che gli effettivi della prima linea, visti gli attuali infortunat­i, non subiscano altri stop: la coperta, in quel reparto, rischia di essere corta. Dal Mondiale almeno una certezza è comunque emersa: la precisione dalla piazzola di Tommaso Allan, contro l’Inghilterr­a estremo con Ange Capuozzo all’ala. Il suo 16 su 16 lo ha lanciato in vetta alla graduatori­a iridata e anche se le alternativ­e non mancano, difficilme­nte si potrà rinunciare a quel piede fatato.

Il Torneo più antico del mondo è di nuovo sui blocchi di partenza: il rugby, come tutto lo sport, è in costante evoluzione. Ma il fascino del Sei Nazioni resta immutato. Tanto più ora che le Nazionali dell’Emisfero Nord devono riscattare la debacle mondiale. Detto addio a bandiere quali l’irlandese Jonathan Sexton, i gallesi Alun Wyn-Jones e Dan Biggar, lo scozzese Stuart Hogg e in stand-by il francese Antoine Dupont e l’inglese Owen Farrell, si va in cerca di nuovi personaggi. Chissà che dal mazzo non esca qualcuno d’azzurro vestito.  L’Italia ha vinto un solo match degli ultimi 42 del Torneo, il 19 marzo 2022 a Cardiff contro il Galles 2221. Il successo precedente risaliva a Scozia-Italia (19-22, il 28 febbraio 2015). Gli azzurri, in casa, non si impongono dal 3 febbraio 2013: 23-18 alla Francia.

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GETTY Uomini chiave Gonzalo Quesada, 49 anni, a sinistra e Michele Lamaro, 25, neo c.t. e capitano dell’Italia
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I fratelli Alessandro e Paolo Garbisi, 21 e 23 anni

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