La Gazzetta dello Sport - Lombardia

Thuram moderno, intelligen­te e generoso: l’autogol è merito suo

«I nerazzurri si sono dimostrati superiori E se il migliore della Juve è Szczesny...»

- Di Andrea Schianchi

Inter ha vinto con merito, ma per lo scudetto la corsa non è finita qui. I nerazzurri hanno quattro punti di vantaggio sulla Juve, questo è vero, però devono recuperare una partita contro l’Atalanta e i bergamasch­i sono brutti clienti: non hanno paura di nulla e sembrano essere tornati ad alti livelli. Quindi, a mio avviso, campionato ancora aperto». Arrigo Sacchi applaude la squadra di Simone Inzaghi per la prestazion­e contro la Juve e per le occasioni create.

«L’3Risultato giusto?

«Direi proprio di sì. L’Inter ha avuto almeno cinque o sei palle per il raddoppio, mentre nella Juve il migliore è stato il portiere. Questo la dice lunga su come si è svolta la partita».

3 Si aspettava una sfida così?

«La Juve era tutta in difesa, undici uomini dietro la linea del pallone. Sto parlando del primo tempo, ovviamente. L’Inter ha avuto più coraggio, ha cercato di creare qualcosa e, alla fine, questo coraggio è stato premiato. D’altronde il rischio è alla base di ogni avventura e, se non rischi, cadi nel passato, sei vecchio».

3 Che cosa le è piaciuto di più dell’Inter?

«Molto bravi là dietro, dove non hanno concesso praticamen­te nulla. Sempre attenti e concentrat­i, sempre pronti a ribattere colpo su colpo. E in attacco sono stati bravi perché hanno messo in difficoltà la retroguard­ia bianconera in più di una circostanz­a».

3Giudizio su Thuram?

«Attaccante intelligen­te, moderno, generoso, che gioca con la squadra e per la squadra. Il gol, anche se è un autogol di Gatti, è tutto merito suo: se non avesse messo pressione al difensore, l’azione sarebbe finita lì. Piuttosto ho una curiosità».

3Dica pure.

«Perché Inzaghi lo ha sostituito? Thuram, per le ripartenze, mi sembrava perfetto. Con Arnautovic si fa più fatica a giocare in contropied­e, no?».

3 Pensava che la Juve potesse fare qualcosa di più?

«La Juve è questa. Dietro sono forti, hanno muscoli e potenza. Hanno aspettato e cercato di chiudere gli spazi. Poi, nel secondo tempo, hanno provato a pareggiare, si sono impegnati, ma la superiorit­à dell’Inter mi è parsa evidente. I nerazzurri hanno qualcosa in

più, inutile negarlo».

3Dunque sono i favoriti per il titolo.

«Favoriti sì, ma ciò non significa che lo abbiano già vinto. Se pensano di essere arrivati al traguardo, è la volta che vanno in crisi. Devono essere sempre determinat­i, grintosi e concentrat­i come contro la Juve. Questa vittoria è stata anche la dimostrazi­one di una notevole condizione psicologic­a. Mi sembra che tutto il gruppo nerazzurro sia sintonizza­to sulla stessa lunghezza d’onda».

3Troppo leggero l’attacco bianconero?

«A conti fatti, la Juve ha avuto una sola vera occasione, nel primo tempo, quando McKennie ha servito Vlahovic e il serbo ha sbagliato il controllo. Troppo poco se vuoi uscire indenne da San Siro. Lo sapete, a me piacciono le squadre che vogliono essere protagonis­te in campo, e la Juve non rientra in questo gruppo».

3Dove deve migliorare l’Inter?

«Nel pressing. Se non fai pressing, gli avversari hanno sempre la possibilit­à di iniziare comodament­e l’azione. L’Inter ha i giocatori per poter fare pressing, deve provarci.

sTEMPO DI LETTURA 2’ 26’’

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy