La Gazzetta dello Sport - Lombardia
PANCHINARO D’ORO SE ENTRA, SEGNA MILAN CONVINTO RINNOVO PIÙ VICINO Camarda show I rossoneri passano a Cagliari
Luka primo in A per gol da subentrato Il club può allungare il contratto al 2025 I dialoghi sull’ingaggio presto nel vivo
Luka Jovic ha il fascino dei cattivi. Non ha il talento puro che fa innamorare (e infatti i bambini, se devono scegliere, vanno con Leao, con Dybala, al limite con Lautaro). Non ha l’eleganza di chi gioca sulle punte come Reijnders, Calhanoglu, Luis Alberto. Non ha la storia di riscatto che piace agli sceneggiatori delle serie tv: è diventato presto ricco e forte, poi semmai si è perso e di lui si è raccontato che fosse tutto ma non un esempio di applicazione. Eppure Luka Jovic sta dimostrando al mondo di meritare il Milan. Non è appariscente, appare un po’ ombroso, ma decide. Siamo al quinto gol in A in due mesi e un giorno, quasi tutti pesantissimi. In totale, sono 7 in 19 partite, alla media di un’esultanza ogni 103 minuti.
Giro d’Italia
La Serie A, che ogni tanto prende spunto dagli sport americani, prima o poi darà un premio al dodicesimo uomo della stagione, il più efficace tra le riserve. In Nba, dove quel premio esiste, c’è un serbo in corsa: Bogdan Bogdanovic. Pronostico: perderà (ha chance, ma i grandi candidati sono altri). In A, se premiassero, il serbo sarebbe il favorito perché Jovic è il prototipo della riserva che ti cambia la vita. Non gioca titolare dal 2 dicembre ma, da quel giorno, è un altro. Pioli regolarmente si volta, lo guarda scaldarsi e dice: “Lui”. Luka ripaga: ha segnato all’Atalanta il 9 dicembre, alla Salernitana prima di Natale, all’Udinese a fine gennaio e al Frosinone due giorni fa. Ci sono due aspetti che ritornano. Quei quattro gol sono stati segnati in trasferta, per un giro delle province italiane. E tre di quei quattro gol sono stati decisivi. A Salerno Jovic ha portato il pareggio. A Udine, idem (e poi Okafor ha fatto il 3-2). A Frosinone, Luka Jovic come il genio della lampada nel fotomontaggio della Gazzetta su Instagram: Pioli la strofina ed esprime un desiderio, il serbo lo esaudisce segnando gol decisivi nei minuti finali. È successo a Frosinone, ma anche in altre partite, dalla trasferta di Salerno a quella di Udine. E il Milan ringrazia ancora una volta il suo centravanti di scorta
Luka ha timbrato direttamente il sorpasso.
Il rinnovo
Il Milan prende nota e sorride. La Fiorentina in estate lo ha regalato: per non pagare il suo contratto da (circa) 2 milioni netti a stagione, ha permesso a Jovic di firmare gratis altrove. Regalo con sorpresa, perché Luka funziona e merita la conferma. Il Milan ha due attaccanti in bilico
Gol dalla panchina per il futuro ma i meccanismi sono opposti. Per Giroud conta molto la sua decisione: se vorrà andare negli Stati Uniti, lo farà; se vorrà restare, il Milan si siederà a parlare con il sorriso. Per Jovic, invece, decide il club. Il Milan ha la possibilità di rinnovare il suo contratto, in scadenza a fine giugno, per un altro anno... e lo stesso potrà fare alla fine delle stagioni 2024-25 e 2025-26.
Gol dalla panchina
Il tavolo
Il Milan e l’agente di Jovic parleranno di questo e altro. I contatti non sono ancora entrati nel vivo ma presto si aprirà un tavolo. Luka, gol dopo gol, potrebbe chiedere un ritocco dell’ingaggio e il Milan, consapevole di avere contribuito alla sua rinascita, potrebbe chiedergli un sacrificio. Soprattutto, insieme discuteranno se passare a un contratto più classico, senza quel rinnovo annuale inusuale. I prossimi mesi diranno: è improbabile che questa storia si trascini fino a fine giugno.
Panchina d’oro
Nell’attesa, sono interessanti due confronti. Uno con le altre squadre che fanno corsa di testa. Nell’Inter, Arnautovic e Sanchez hanno aiutato pochissimo. Nella Juve, Kean non ha mai segnato, Milik ha dato una mano limitata: 2 gol. Nessuna delle due ha un centravanti così efficace dalla panchina. Jovic è primo in A per gol da riserva: 4 come Lautaro, che però li ha fatti tutti in una volta ed è ovviamente il più titolare dei titolari. Nella classifica delle punte da panchina, lo inseguono quattro attaccanti di scorta: Pavoletti (Cagliari), Piccoli (Lecce), Henry (Verona) e Noah Okafor, altro frequentatore abituale di Milanello.
Chi ricorda?
L’altro confronto è col passato. Il Milan ha una storia di attaccanti di riserva decisivi, con Massaro e Ganz che hanno fatto cantare San Siro per anni. Qui non si sbaglia. Aperto invece il dibattito per il paragone con gli attaccanti più simili a Jovic, che non è un gigante - i centimetri sono 180 - ma ha fisico, si fa rispettare, soprattutto è bravissimo a sentire la porta, a trovare lo spazio e coordinarsi in un attimo - e in un metro - per deviare. Ha qualcosa di Tomasson e Pazzini, per caratteristiche ricorda Borgonovo anche se il gol di Frosinone, con quella scivolata istintiva, ha riportato agli anni Novanta: Papin. 3’40’’
Gol dalla panchina
PRIMAVERA
(p.s.) In un turno favorevole all’allungo in vetta dell’Inter, il Milan si è preso il secondo posto ritrovando il successo a Cagliari. Copertina per il gioiellino Francesco Camarda (15 anni, già fatto esordire da Pioli), autore del bellissimo terzo gol con controllo al volo, dribbling e scavetto davanti al portiere. Sconfitte inattese per la Roma col Monza e il Torino a Sassuolo, mentre in Juve-Lazio Paolo Montero ha fatto debuttare nella difesa bianconera il figlio Alfonso (promosso dalla U17).
20a GIORNATA (risultati di ieri)
Cagliari-Milan 1-3; RomaMonza 1-4; Juventus-Lazio 11; Verona-Fiorentina 1-1; Sassuolo-Torino 6-3.
Classifica. Inter p. 41; Milan 35; Torino, Roma e Lazio 34; Sassuolo 33; Atalanta 31; Juventus e Cagliari 28; Genoa e Verona 27; Empoli 25; Fiorentina e Sampdoria 22; Monza 21; Lecce 20; Bologna 18; Frosinone 10.
Futuro