La Gazzetta dello Sport - Lombardia
Niang riparte: «Sono qui perché adoro le sfide»
L’ex Genoa, Milan e Toro ha preso la 10: «Nicola infonde fiducia e non molla mai. Così facendo ci si può salvare»
a tutti i costi essere un protagonista della permanenza in A. A dargli man forte la rivelazione di quest’anno, Payero. Dopo un primo approccio al calcio europeo poco felice – con il Middlesbrough – e un passaggio formativo nel Boca la mezzala ha fatto vedere di poterci stare eccome nel Vecchio continente. L’ultimo arrivato è il centrale difensivo Giannetti. Ha esordito col Monza, ma per l’autorità dimostrata sembra a Udine da anni. 1’35”
Leader in difesa l Milan, il Genoa e il Torino. Adesso, a sei anni dall’ultima esperienza in Italia, M’Baye Niang torna in Serie A. Dismessa la cresta con cui si presentò giovanissimo in rossonero, Niang appare molto maturato. Nello scorso dicembre ha compiuto 29 anni. L’esperienza lo ha cambiato, anche tatticamente. Adesso si defi
Inisce una punta centrale, ed è proprio quello che l’Empoli cercava dopo aver preso anche Cerri. Insieme alzano notevolmente la media centimetri dell’attacco. Con Caputo ancora fermo per un problema alla caviglia, Niang è un’alternativa importante. E se starà bene anche qualcosa in più.
Sfida
«A essere onesto sono arrivato qui senza aver giocato per un mese. Dopo che avevo deciso di venir via dall’Adana mi sono allenato da solo in Turchia, ma contano le partite, dove prendi ritmo e puoi fare certe giocate. In un paio di giorni riuscirò a essere pronto. Poi deciderà il mister per il bene della squadra». Già il tecnico, ha già imparato a conoscere Nicola: «È un mister che ti dà tanta fiducia in te stesso. È sempre sul pezzo, ogni giorno ci sta addosso e non molla mai. Bisogna avere questo atteggiamento per salvarsi». Il primo contatto con il mondo Empoli è stata una telefonata di Accardi: «Ho ricevuto la chiamata del direttore. Mi piacciono le sfide, dal primo giorno ho creduto subito che questa fosse una scommessa e ho detto subito di sì». Un Empoli in piena zona retrocessione cosa può aspettarsi dal franco-senegalese che ha preso la maglia numero 10? «Posso portare l’esperienza, la velocità, la voglia. Voglio essere un rinforzo in più per la squadra, ho trovato un gruppo forte ed è una questione prettamente di fiducia». A partire dalla Salernitana, venerdì sera: «Sono partite che devono essere giocate con la testa. Se ti butti nel fuoco rischi di bruciarti, perché la Salernitana è una buona squadra e va rispettata». 1’43”
Pronto
all’esordio 19 RETI Lautaro (Inter, 2)
12 RETI Vlahovic (Juventus, 1)
11 RETI Giroud (Milan, 4)
10 RETI Soulé (Frosinone, 4)
9 RETI Gudmundsson (Genoa, 2), Calhanoglu (Inter, 7), Lukaku (Roma) Berardi (Sassuolo, 5)
8 RETI Zirkzee (Bologna, 1), Thuram (Inter), Dybala (Roma, 5)
7 RETI Lookman (Atalanta), Colpani (Monza), Osimhen (Napoli, 2), Pinamonti (Sassuolo)
6 RETI Scamacca (Atalanta), Orsolini (Bologna, 2), Bonaventura, González (Fiorentina, 1), Chiesa (Juventus, 1), Pulisic (Milan), Kvaratskhelia, Ngonge (6 al Verona), Politano (Napoli, 2), Zapata (Torino; 1 all’Atalanta), Lucca (Udinese)
5 RETI De Ketelaere (1), Ederson, Koopmeiners (Atalanta, 1), Ferguson (Bologna), Beltran (Fiorentina, 1), Retegui (Genoa), Immobile (Lazio, 4), Krstovic (Lecce, 1), Jovic, LoftusCheek (Milan), Djuric (Monza;
5 al Verona),Pellegrini (Roma), Candreva (Salernitana)