La Gazzetta dello Sport - Lombardia
Colombia: a Duitama il neopro Persico battuto da Gaviria
Un problema al soprassella già al Tour, poi la ciste emersa a gennaio. Stop di 4 settimane per la maglia a pois: niente Tirreno, forse rientro ad aprile
uando Giulio Ciccone parla di aver preso «una mazzata pesante» è amaro e sincero allo stesso tempo. Lunedì è stato operato a Bergamo, dal professor Antonino Cassisi, per una ciste perineale (zona del soprassella) e la cosa cambia drasticamente i piani del 29enne abruzzese della Lidl-Trek, maglia a pois dell’ultimo Tour de France, per i prossimi mesi. Quattro settimane di riposo, niente debutto alla TirrenoAdriatico (4-10 marzo), programmi da ridefinire totalmente. «No, non può essere buono lo stato d’animo. Diciamo pure che l’umore è a terra», confessa Giulio mentre sta rientrando nel Principato di Monaco con la moglie Annabruna.
Q3 Un fulmine a ciel sereno?
«La chiamerei una mazzata di quelle pesanti. Si tratta in pratica di un mese, o quasi, senza bici. Si resetta tutto, ci si ferma completamente per un periodo lungo. In pratica, dovrò ricominciare da zero. Le tempistiche sono lunghe e quando inizi di nuovo, non puoi farlo subito al cento per cento, con carichi estremi e tante ore».
3
per queste cose. Poi, conosce bene i ciclisti e il ciclismo. Aveva seguito pure Fausto Masnada, l’anno scorso, per un caso molto simile».
3 Priorità, più che rientrare il prima possibile, è guarire alla perfezione. Giusto?
«Sì, decisamente. Per questo si parla di un periodo di riposo lungo. Sono situazioni in cui affrettarsi è deleterio, perché poi le cose possono complicarsi».
3 Come semplice ipotesi Nino Daniele, responsabile sanitario della Lidl-Trek, ci ha riferito di un possibile rientro in gruppo ad aprile. Lei ha già fatto dei calcoli in tal senso?
«Voglio essere sincero al cento per cento. In un momento così, dopo una mazzata del genere, non me la sento di parlarne. Anche perché non posso conoscere il decorso della vicenda, ed è davvero difficile sbilanciarsi».
3 Stesso discorso per il Giro d’Italia? Aveva dichiarato che ci sarebbe andato per ‘testarsi’ pure in chiave classifica generale, cosa che non sarà più possibile. Ma sulla partecipazione?
Davide Persico è fratello minore di Silvia, l’azzurra bronzo iridato ciclocross e strada nel 2022. Bergamasco, 22 anni, cresciuto nella Colpack, è neoprofessionista con la belga Bingoal e ieri ha sfiorato il successo a Duitama, dove Pantani fu 3° al Mondiale 1995. Nella 1a tappa del Tour Colombia l’ha battuto solo Fernando Gaviria (Movistar), 3° Cavendish «Prematuro parlarne. Di certo, sarà impossibile arrivarci con la preparazione giusta che mi ero messo in testa di fare».
3 Su che cosa si concentrerà adesso?
«Sul recupero. Sul tornare in salute. Sul rientrare bene. Una volta di nuovo in bici, cominceremo a tirare le somme. La mia volontà è quella di non buttare quest’anno, di lasciare comunque il segno. Siamo a febbraio. Vero, mi devo fermare e ripartire da zero, ma la stagione è lunga».
3 Ha sentito Luca Guercilena, team manager della Lidl-Trek?
«Ci siamo scambiati diversi messaggi. Era dell’idea che il problema andasse risolto, il team mi ha supportato come sempre».
3Comincia a sentirsi in credito con la fortuna?
«Tanto in credito. Ho avuto diversi stop imprevisti, negli anni. Spero di avere già ‘pagato’ abbastanza e che, quando rientro, raccoglierò quello che devo». 3’34”
Re della montagna
Ora la priorità è rimettersi in salute nei tempi giusti, senza avere troppa fretta
L’umore è a terra, comincio ad essere tanto in credito con la fortuna. Ma l’anno è lungo