La Gazzetta dello Sport - Lombardia
Agricoltori, l’Europa fa retromarcia «Ritiriamo la proposta sui pesticidi»
per comprendere ciò che mi stava accadendo». Poi la fuga in Colombia, la terapia, la decisione di «accogliere anche il brutto, perché il brutto esiste ed è ingiustificato, è gratis, è cattivo». Ed ecco quindi la metafora del suo pezzo, Fino a qui , «perché la lezione di una caduta è come ci si rialza e, soprattutto, che cosa si decide di imparare da quella caduta». Big Mama, invece, dice no «al definire una donna per ciò che è esternamente e poi forse, dopo, andare al talento e a tutto ciò che c’è assieme». E ricostruisce la sua guerra personale per difendere la propria identità o i propri sentimenti. Del resto, è il Festival degli amori che funzionano male, introdotto già dalla Finiscimi di Sangiovanni o dalla Tu no di Irama. Ed è il Festival di Ghali, ieri tra i primi in scena con Casa mia, raro esempio di pezzo (come il messaggio sulla prevenzione al suicidio dei La Sad o il mare dei migranti di Dargen D’Amico) che, in questo Sanremo, guarda oltre il privato. Nel suo caso, le radici, il bisogno di non essere definiti solo dai documenti che si hanno in tasca. «Ma quale casa mia, ma quale casa tua, dal cielo è uguale»: capita che la normalità di una società nuova rischi di fare scandalo. E, infatti, Ghali ha portato un “alieno” in platea...
Al lato smitizzante hanno 5 pensato in tre.
Mengoni in chiave comica, Zlatan Ibrahimovic, che si è prestato ad una apparizione a sorpresa e Fiorello, guastatore più controllato del passato. Copione tradizionale: Amadeus vittima designata e soddisfatta di tutti. Gli ascolti detteranno oggi la prima sentenza. 3’56’’
Amoroso e gli haters
Leader
Una marcia indietro, dopo le aperture già annunciate giovedì scorso davanti alle proteste dei trattori nelle piazze di Bruxelles. «I nostri agricoltori meritano di essere ascoltati» ha detto ieri la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, alla Plenaria del Parlamento europeo, annunciando che proporrà al collegio dei commissari «il ritiro della proposta sui pesticidi» (da ridurre del 50%, da eliminare entro il 2030). Il regolamento «diventata un simbolo di polarizzazione» ha spiegato la leader Ue, spiegando che «una nuova proposta, più matura», sarà fatta in futuro. E il governo si intesta il merito. «È una nostra vittoria. Fin dall’insediamento, il governo italiano sta lavorando in Europa per tracciare una strada diversa da quella percorsa finora» ha detto la premier Giorgia Meloni. Moderatamente soddisfatti gli agricoltori. «È un primo punto a favore delle nostre proposte, strada giusta, ma la protesta va avanti. Chiediamo l’annullamento di tutti i patti con Paesi extra-Ue, ci stanno uccidendo» ha detto Danilo Calvani, leader del Comitato degli agricoltori.