La Gazzetta dello Sport - Lombardia

«Rafa da 20 gol all’anno Khvicha torni concreto»

- di Alessandra Gozzini

Oscar Damiani non è solo un ex di Milan e Napoli, era un’ala di qualità e gol. Quanto dovrebbero garantire Leao e Kvara.

3 Rafa è fermo a quota 3 in campionato: troppo poco?

«Sì, dovrebbe farne 15-20 all’anno. È un giocatore molto forte, con grandi potenziali­tà che non riesce a mettere in campo con continuità. Fa grandi giocate e poi si perde in un bicchiere d’acqua. Ha margini di migliorame­nto per diventare sempre più decisivo. In sostanza sia meno “gigione” e più concreto, lo dico con simpatia»

3Suggerime­nti?

«Sia più sicuro di sé: a volta pare indeciso, prende palla, va, e poi si ferma. E poi giochi di più per la squadra: oggi lo fa molto con la palla tra i piedi, e spesso è inarrestab­ile. Ma non può limitarsi all’uno contro uno, partecipar­e significa andare in porta sul passaggio di un compagno o chiudere un cross».

3Pioli lo ha esentato da compiti difensivi: giusto?

«Sì, giusto. Se parte dalla sua area è difficile che arrivi dall’altra parte. Però, anche senza fare il terzino, può dare una mano quando il Milan è senza palla. Almeno fino a metà campo può rincorrere l’avversario, non lasciarlo andare via: può migliorare anche in questo».

3 Da agente, guarda con cura al mercato francese: per caratteris­tiche, Rafa può essere il successore di Mbappé al Psg?

«La Ligue1 è meno tattica, gli avversari fanno meno raddoppi. Quindi sì, nel Psg sarebbe devastante. Oggi non è al livello dei grandissim­i ma può diventarlo».

Stesse qualità: sprint e dribbling E stessi difetti: sono scarsi di testa Oscar Damiani

3Kvaratskh­elia è lontano dal rendimento di un anno fa.

«Giocatore potenzialm­ente determinan­te che ha le qualità per finalizzar­e o mettere un compagno nelle condizioni di farlo. Oggi si perde in dribbling inutili, in giocate fini a se stesse. Deve tornare a essere più concreto. Non ha ancora raggiunto una maturità tale per essere sempre decisivo ma potrà diventarlo perché è molto forte».

3 Era Spalletti a esaltarlo?

«Con lui tutti hanno reso al massimo. Ma se questo Napoli crescerà, lo farà anche lui. Alla fine è sempre il collettivo che conta, il singolo ne risolve una e poi magari ne sbaglia quattro».

3 Somiglianz­e tra i due?

«Grande velocità, fortissimi nell’uno contro uno. E stessi difetti: entrambi devono imparare a giocare con la squadra. Entrambi sono scarsi di testa, un attaccante deve sapere colpire anche così, come facevo io».

 ?? ??
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy