La Gazzetta dello Sport - Lombardia
«Gli altri piloti non li guardo. Sinner invece sì»
«A Jannik ho scritto, è un punto di riferimento. Coi rivali nessuna strategia, non m’interessa»
Sguardi. Punti di vista. Occhiate. Di una vita sportiva estrema come quella di Pecco Bagnaia, tornato ad andare fortissimo già nei test in corso a Sepang, incuriosiscono anche alcune spigolature per capire l’eccezionalità di un ragazzo normale.
3Per esempio, Pecco: dovendo spiegare a un ragazzino che cosa vedete in pista a oltre 330 all’ora, che cosa gli direbbe?
«La pista. Al resto non ci fai tanto caso, più che altro ti rendi conto della velocità ogni volta che freni, in quel momento ti arriva addosso una botta d’aria mica male. Ma se corri in MotoGP sei abituato…».
3Al Mondiale avete tutti la vista perfetta?
«Io per fortuna sì, ma so che c’è chi usa le lenti a contatto. Se questo incida però non lo so, bisognerebbe chiederlo a loro…».
3In alcuni sport, come la boxe al momento del peso, basta uno sguardo e uno dei due può dire di aver già “vinto” lì il match. Da voi nel weekend succede qualcosa di simile?
«Non saprei. Sono uno che si fa sempre gli affari suoi, mi limito a dare il massimo alla domenica (con la Sprint diciamo nel weekend) per batterli alla domenica. Io non ho mai pensato a strategie di questo tipo e non so dire se gli altri abbiano mai ne abbiano mai avute nei miei confronti. Perché a me comunque qualsiasi cosa scivolerebbe via, non m’interesserebbe».
3 Considerato il suo aplomb sarà difficile che lei abbia mai detto: non c’ho più visto dalla rabbia.
«Eh, ma sono umano anch’io, qualche volta mi sarà capitato, ma letteralmente la rabbia non mi ha mai accecato, ecco».
3A proposito di accecamenti, in F.1, a Montecarlo c’è il famoso tunnel che costringe i piloti a eccezionali salti di luce. Da voi ci sono situazioni simili?
«No, per fortuna, ci mancherebbe solo questo».
3 E allora, escludendo quelli italiani, quali sono i suoi circuiti preferiti?
«Direi Portimao e Sepang per la pista in sé e invece Losail perché è la prima gara dell’anno e quindi ha sempre un significato particolare».
3I tre tratti di pista, preferiti invece?
«Phillip Island ma per il suo disegno complessivo, per me è una pista magica. Poi direi Portimao per i saliscendi, sono bellissimi. Un’altra che mi piace è Austin perché è davvero molto tecnica».
3 Da piccolo, quando già correva in moto, le gare di Valentino Rossi le guardava tutte?
«Dipendeva un po’ dalle abitudini dei miei, quando ero tanto piccolo facevo forse fatica a sapere quando ci fossero, poi col tempo direi proprio di sì».
3Lei ha dichiarato la sua ammirazione per Sinner. Vi siete mai visti di persona?
«No, ma gli ho fatto l’in bocca al lupo per l’Australian Open. Lui mi piace molto perché è anche un grandissimo lavoratore e può essere un punto di riferimento per lo sport, non solo quello italiano. Un giorno mi piacerebbe conoscerlo».