La Gazzetta dello Sport - Lombardia
La squadra di F.1 nata da un’idea di Mateschitz
Rapporto contrastato A fianco, il tre volte iridato Max Verstappen, 26 anni, molto legato a Helmut Marko che gli fece firmare il primo contratto in F.1 con la Toro Rosso per il 2015, favorendo il passaggio in Red Bull l’anno dopo. A sinistra, Chris Horner, 50 anni
tuoso della storia della F.1, ma senza successo. Lo ha raccontato lo stesso Newey: «La prima volta all’epoca in cui ero negli Stati Uniti, in IndyCar. Poi nel 1993 e notoriamente nel 2014». La trattativa con Jean Todt, che aveva appena cominciato come team principal e si chiedeva se ingaggiare Michael Schumacher, non andò in porto perché Newey era restio a lasciare l’Inghilterra dopo il ritorno dagli Usa. La Ferrari ci riprovò nel 2014, quando la Red Bull aveva già vinto 4 Mondiali con Vettel e Newey era contrariato dal rifiuto di Carlos Ghosn (Renault) di investire di più sulle power unit. «Ma le discussioni con Maranello furono frustranti», ha raccontato Newey. Aggiungendo: «Emotivamente, credo sia un rimpianto non avere lavorato alla Ferrari nella mia carriera. Proprio come, per esempio, lavorare con Fernando Alonso e Lewis Hamilton sarebbe stato favoloso. A volte è solo questione di circostanze». Caso vuole che adesso avrebbe la possibilità di realizzare entrambi i sogni,
Ultimo successo
● La Red Bull F.1 fu un’idea di Dietrich Mateschitz, il fondatore dell’industria delle bibite energetiche, morto 18 mesi fa. Intuì che i GP potevano essere un veicolo promozionale. La Red Bull oggi ha 18 mila dipendenti e vende 12 miliardi di lattine all’anno. visto che il Cavallino ha strappato Hamilton alla Mercedes per il 2025. Magari Newey ci sta facendo un pensierino. E non ci sarebbe da stupirsi se la Ferrari cogliesse l’occasione del caso Horner per tentare l’ennesimo assalto al “Genio”, che attualmente guadagna circa 15 milioni di euro.
Altro colpo Intanto la rossa potrebbe già avere messo a segno un altro colpo. Si tratterebbe dell’ingaggio di Pierre Waché, il d.t. braccio destro di Newey, che la Ferrari aveva già sondato lo scorso anno ricevendo un rifiuto. Adesso Waché starebbe prendendo in seria considerazione l’idea di accettare. Del resto il presidente John Elkann, varando l’operazione Hamilton, ha dimostrato di volere riportare la squadra al vertice, contando sulla forza di attrazione del sette volte iridato per invogliare gli ingegneri a trasferirsi a Maranello. Potrebbe riaprirsi uno spiraglio per prendere Enrico Balbo, il capo degli aerodinamici Red Bull, altro obiettivo Ferrari, e a cascata altri nomi. Chissà se Verstappen, sotto contratto fino al 2028 e legato a Marko come a un secondo padre, dormirà sonni tranquilli vedendo quello che succede.
Pierre Waché Francese, 49 anni, ingegnere e braccio destro di Newey: è alla Red Bull dal 2013
Helmut Marko Austriaco, 80 anni, ex pilota e proprietario di team, è il consulente del gruppo Red Bull