La Gazzetta dello Sport - Lombardia

EVENEPOEL AL DEBUTTO «SARÀ UN ANNO SPECIALE DUE PODI AI GIOCHI E IL TOUR»

- Di Ciro Scognamigl­io @CIROGAZZET­TA

Oggi in Portogallo il belga è il primo dei grandi ad aprire il 2024 «La doppia medaglia olimpica sarebbe molto chic, in Francia firmo per finire nei 3»

Arrivare davanti agli altri sarà la missione di sempre, ma stavolta Remco Evenepoel ha deciso di anticipare anche... la partenza. È proprio il belga il primo dei grandi ad aprire la stagione su strada: succede oggi in Portogallo, nella seconda edizione della Figueira Champion Classic. Sono 213 km mossi con partenza e arrivo a Figueira da Foz, più o meno a metà tra Lisbona e Porto dove vedremo anche, tra gli altri, il campione d’Italia Simone Velasco. Campione del mondo — a crono — e del Belgio - in linea —, Remco è un attaccante nato e manda alcuni messaggi chiari.

▶ Evenepoel, davanti ha una annata con tanti obiettivi. Ma ne scelga uno solo: qual è il più importante?

«Vero, ce ne sono tanti. Ma se devo parlare di un sogno che amerei realizzare, sarebbe certamente quello di salire sul podio finale del Tour de France a Nizza (si chiuderà con una cronometro il 21 luglio, festa nazionale del Belgio, ndr). Non importa su quale gradino».

▶E subito dopo, che cosa viene tra le priorità?

«Due medaglie all’Olimpiade, crono e prova su strada. Sarebbe una cosa di classe, molto chic».

▶ Ha scelto di cominciare il 2024 dal Portogallo: come mai?

«Si pensava di farlo alla Volta Algarve, che inizia mercoledì. Ma pensiamo che aver aggiunto questa gara di un giorno sia stata una buona combinazio­ne».

▶ È vero che all’inizio lei avrebbe voluto correre sia il Giro sia il Tour, ma poi il suo allenatore gliel’ha sconsiglia­to e ha optato direttamen­te per il debutto al Tour? Può entrare nei dettagli di questa scelta?

«Non c’è molto altro da aggiungere, se non che si è valutato che saltare il Giro d’Italia sarebbe stato meglio nell’ottica di preparare il Tour de France al cento per cento. Tutto qui».

▶Si è parlato molto in inverno del fatto che lei, Roglic, Vingegaard e Pogacar probabilme­nte non vi incontrere­te mai nella stessa corsa prima del Tour: a lei piacerebbe avere più confronti diretti con i 3 pretendent­i principali alla maglia gialla?

«Domanda difficile. Sapete, ognuno sceglie in maniera autonoma gli obiettivi. Io, in primavera, punto parecchio sulle Ardenne, per dire. Confrontar­si per 21 giorni di fila al Tour non è poco... Poi Pogacar, per esempio, con testa a Giro e Tour farà poche gare extra. Dipende dalle scelte personali, insomma, il vederci assieme più o meno spesso».

▶Con quale spirito affronta la nuova stagione?

«Con la sensazione che sarà un anno speciale. Sì, lo sento. So che ci saranno molti periodi di allenament­o impegnativ­i, quindi cercherò di affrontare la primavera nel modo più rilassato possibile. Farò la spola tra la Spagna (dove vive, ndr) e il Belgio e non farò un vero e proprio allenament­o in altitudine. Il Tour è sicurament­e già nella mia mente e fino a questo momento ho portato a termine tutti i miei allenament­i alla perfezione».

Nato a Aalst (Belgio) il 25 gennaio 2000, da junior è stato iridato sia in linea sia a crono (2018). Pro’ dal 2019, corre per la Soudal-Quick Step. Conta 50 successi: iridato linea (2022) e crono (2023); Vuelta (2022); due Liegi-BastogneLi­egi (2022-2023); due cronometro al Giro 2023

È vero che avevo pensato di fare il Giro prima del Tour, poi è stata presa l’altra strada

Sarebbe bello vincere subito, magari già in questi giorni in Portogallo

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy