La Gazzetta dello Sport - Lombardia

SCHUMACHER JR. CON L’ALPINE «VINCO LE MANS E SOGNO IN GRANDE»

- Di Mario Salvini INVIATO A ENSTONE (GRAN BRETAGNA) di qualcosa? s TEMPO DI LETTURA

Mick riparte dal Wec, nel segno di papà: «Ho già dimostrato quanto valgo»

Mick dove è cominciata la lunga storia del suo papà. A Enstone, oggi quartier generale della Alpine, in passato sede della Benetton, ai tempi in cui per l’appunto, con Flavio Briatore, c’era Michael. Stagioni in cui una macchina nata per sponsorizz­are maglioni, con quel fenomeno al volante, vinceva i mondiali. Sono passati trent’anni e svariate epoche, e ora è il momento del figlio. In un bizzarro groviglio di sovrapposi­zioni e concomitan­ze. Già che la Fia ha avuto la brillante idea di far partire i suoi due campionati più importanti nel medesimo fine settimana di inizio marzo, la Formula 1 in Bahrain, il Wec in Qatar, anche la scuderia francese dal cuore britannico, l’Alpine, ha scelto di presentare insieme le due squadre. Quindi, a sinistra sul palco la F.1 di Pierre Gasly e Esteban Ocon, a destra la hypercar A424, dalla stupenda livrea azzurro metallizza­to, coi i suoi otto piloti. Tra i quali Mick Schumacher. Con un solo, piccolo, particolar­e bizzarro: che Mick di fatto in F.1 è il terzo pilota della Mercedes, riserva di Lewis Hamilton e George Russell, dunque per estensione anche della Williams. E intanto gareggia per l’Alpine. A riprova di quanto sia considerat­o un bene comune, certamente prezioso, da tutto l’automobili­smo. Alpine che a sua volta come riserva dei suoi due francesi, ha un altro giovane erede di un pluricampi­one del mondo, Jack Doohan, figlio di Jack. Un discreto corto circuito. «Mio padre ha corso qui e vinto i primi campionati con Benetton con motore Renault, è una bella emozione», ha detto Mick.

3Le piace la sua nuova auto?

«È molto grande», ha sorriso circospett­o, come a fingere un po’ di preoccupaz­ione. «È bella da guidare, ovviamente con molti aspetti diversi, a cominciare dal fatto che sei chiuso in un abitacolo. Ma penso sarà emozionant­e e non vedo l’ora di essere in Qatar».

3Cosa si aspetta dal Mondiale Wec 2024?

«Qualcosa di forte. Una stagione vincente. So benissimo che

Nato il 22 marzo 1999 in Svizzera, paese di cui ha la cittadinan­za, oltre a quella tedesca del padre, il 7 volte campione del Mondo di F.1 Michael e della madre Corinna. Col cognome della quale, Betsch, inizia la carriera nei kart, dove è 2° al Mondiale e all’Europeo 2014. Nel 2015 debutta in Formula 4. Nel 2018 vince la F.3 Regional Europea ed è promosso in F.2, campionato dove esordisce nel 2019, e che poi vince nel 2020 con la Prema. Nel 2021 e 2022 è con la Haas in F.1, dove corre 43 GP, conquista 12 punti e ottiene 2 giri veloci. sarà la stessa cosa che si aspettano quelli delle altre squadre. Ma è quel che vogliamo anche noi».

3 Detto che la squadra da battere sarà la Toyota...

«Beh, noi non abbiamo ancora fatto nemmeno una gara, e quindi è ovviamente difficile dire quanto potremo essere competitiv­i. Quello che è assolutame­nte certo è che la nostra squadra è molto forte sotto tutti i punti di vista. L’importante sarà capire fin da subito quali saranno i nostri obiettivi possibili e andarli poi a centrare».

3Quali potrebbero essere verosimilm­ente?

«È molto semplice: sarei davvero felice se vincessimo la 24 Ore di Le Mans...».

3 C’è qualcosa che la sorprende nella sua A424??

«Mi sorprendon­o molte delle sue soluzioni, quanto sono moderne, avanzate».

 Nell’attesa di martedì e della nuovo SF-24, il Cavallino continua a “regalare” indizi ai fan. Dopo il nome e il suono del motore, ecco le nuove tute che forse nascondono anticipazi­oni sui colori della livrea, con vistose strisce bianche e gialle. Al pari dei copricerch­i, che non saranno più completame­nte neri: colore scomparso anche dalle tute.

3Preoccupa­to

«No, sono ansioso di cominciare. Di correre e di lottare per il podio, per le vittorie. Si spera».

Sarà l’obiettivo di tutti. Io posso solo dire che sarei molto felice se la vincessi

Siamo al debutto, dunque non conosciamo il nostro livello: so che non vedo l’ora

La sua scelta mi ha stupito, sono felice per lui. E potrebbe essere utile pure a me

È ancora il grande amore della mia vita. E non ho dubbi: lo sarà per sempre

3Sorpreso della ultime grandi notizie di mercato? Di Lewis Hamilton in Ferrari?

«Sì, come lo è stato chiunque nel motorsport. L’importante è essere dove si è felici, vale per chiunque, anche per Lewis. Mi fa piacere pensare che abbia fatto quella che pensa essere la sua scelta giusta come persona, prima ancora che come pilota».

3Mossa che cambia le dinamiche di tutto il mercato. Può essere un bene anche per lei?

«Sì, lo è. È una buona notizia anche per me. Sono tra i giovani piloti che però hanno già un bel po’ di esperienza. E quindi penso che possa capitarmi ancora qualcosa di buono, anche in Formula 1».

3 La speranza di tornarci insomma è sempre bella forte...

«Di sicuro. Il mio amore è ancora la Formula 1. E lo sarà sempre, non ci sono dubbi».

3Un posto se lo merita...

«Penso di essere stato capace di mostrare tutto quello che ho, a cominciare dal mio livello e dalla mia energia. Che è tanta. Oltre alla motivazion­e. Penso di aver dimostrato a tutti di essere degno di stare in Formula 1».

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