La Gazzetta dello Sport - Lombardia
CON TAREMI E ZIELINSKI È UN’INTER CHE CRESCE MA PER LA CHAMPIONS...
La caduta della Juventus con l’Udinese non chiude il campionato a favore dell’Inter, ma di sicuro regala a Inzaghi una tranquillità che fino a pochi giorni fa Simone poteva solo sognarsi. Lo scudetto vero obiettivo stagionale - è vicino, ora c’è il tempo di pensare più tranquillamente agli impegni europei. Tutto questo mentre la società è ancora più proiettata nel futuro con un lavoro straordinario: siamo a metà febbraio e l’Inter della prossima stagione è praticamente fatta e finita con gli acquisti di Piotr Zielinski e Mehdi Taremi. Il primo ha fatto le visite mediche ieri, il secondo le farà oggi. Gli accordi sono già stati definiti, due parametri zero che si vedranno riconoscere nell’ingaggio il valore dell’aver scelto Milano. Con loro Beppe Marotta prova a ripetere quei colpi che spesso gli sono venuti benissimo: Pirlo e Pogba (quello del 2012, non il ritorno del 2022) alla Juve; Calhanoglu, Mkhitaryan, Thuram all’Inter, per fare qualche esempio. Giocatori sì a fine contratto, ma ancora pieni di futuro.
Zielinski è del ’94, Taremi del ’92. Due ottimi giocatori che arrivano all’Inter in quell’età perfetta che dovrebbe evitare brutte sorprese e si inseriscono in un disegno societario che punta ad allargare la rosa dei titolari. Nessuna divisione tra prime scelte e riserve, l’ultima mezz’ora di partita è importante come la prima parte se non addirittura di più, quindi chi entra deve garantire lo stesso rendimento di chi esce. I trentenni sono una polizza assicurativa, una sicurezza. E difficilmente si troverà qualcuno fra i tifosi dell’Inter che possa sostenere che Taremi sia peggio di Sanchez e che Zielinski valga meno di Sensi. Al massimo qualcuno potrà chiedersi: ma bastano?
Per l’Italia, certamente, per Champions e Mondiale per club chissà... L’Inter sta vivendo anni di crescita. L’anno scorso ha sfiorato una clamorosa vittoria contro Guardiola e adesso è costretta a iniziare la stagione ponendosi i massimi obiettivi anche in Europa, il «facciamo più strada possibile e poi vediamo dove siamo arrivati» non basta più. Certo, il confronto è impari, il City e il Psg sono il frutto della ricchezza economica degli stati petroliferi, non di una famiglia di imprenditori in difficoltà che non può garantire soldi a chiamata. Il Real Madrid è fuori portata. Ma a quel tavolo nobile l’Inter si deve sedere con l’orgoglio di potersi confrontare alla pari, non come un imbucato che ha scroccato un invito. E allora ripetiamo la domanda: bastano Taremi e Zielinski? In Italia il polacco ha giocato con Udinese, Empoli e Napoli. Ha una quarantina di partite in Champions e al massimo è arrivato ai quarti. L’iraniano in Europa ha giocato solo con il Porto e in Champions ha 25 presenze e 10 gol. Saremo felici di essere smentiti, ma non si sbaglia di molto se si dice che con i soli Taremi e Zielinski difficilmente si vince la Champions. Si fa bella figura, ma per il vero salto di qualità servirebbe un super colpo. I campioni costano e un vero grande acquisto potrà arrivare solo di fronte a una – dolorosa - grande uscita. Marotta ha aggiunto titolari ai titolari. Ci sarà il campionato, la nuova Champions maxi, poi il Mondiale per club. Più impegni, più soldi, più sogni... Vincere è bello, ma costringe ad allargare le ambizioni.
Questa settimana i riflettori erano puntati sulle sfide ai vertici, che non hanno deluso le aspettative. Il calcio però non è fatto solo da vittorie, ma anche da tante storie che devono essere raccontate. Per questo apriamo la nostra top 11 con Marcel Schuhen, portiere del Darmstadt, che a 31 anni ha finalmente raggiunto la sua prima stagione in Bundesliga. In difesa invece andiamo con le nostre sicurezze: William Saliba, autore della rete che ha dato inizio alla goleada dell’Arsenal, e l’interista Francesco Acerbi, protagonista nella sfida all’Olimpico. Blindiamo il reparto con i gol di Theo Hernandez e di Josip Stanišić, che hanno aperto (e chiuso) i due big match contro Napoli e Bayern
l Milan è una delle due squadre di Serie A (l’altra è l’Atalanta) contro la quale il Monza non ha ancora conquistato punti nella massima serie: tre sconfitte su tre gare con 8 gol subiti e uno solo segnato. Palladino proverà a sfatare il tabù puntando sul milanista in prestito Colombo e sulle fatiche rossonere in Europa League, ma la squadre di Pioli di oggi sembra un treno lanciato in corsa...
II PRONOSTICI
I PRONOSTICI el 2021 fu la finale Champions e vinse a sorpresa il Chelsea, ma da allora è cambiato tutto: il City domina in Premier da tre anni e ha conquistato il Sacro Graal dalle grandi orecchie, i Blues, chiusa l’era Abramovich, annaspano a centroclassifica nonostante campagne acquisti monstre. Il pronostico oggi è tutto per Guardiola, Pochettino può affidarsi soprattutto all’orgoglio dei suoi.
Nuanto peserà sul Girona il ko del Bernabeu che ha archiviato il sogno di vincere la Liga? Su questo interrogativo si gioca la sfida al San Mames, dove la squadra di Sanchez Munoz deve difendersi dall’assalto dell’Athletic, altra rivelazione del torneo che dal quinto posto insegue a sua volta un traguardo straordinario: la qualificazione alla Champions che manca dal 2014.
QI PRONOSTICI
I PRONOSTICI