La Gazzetta dello Sport - Lombardia

Sanremo si cambia Partenza da Pavia, 44 km nell’Oltrepò «C’è un progetto»

- Di Ciro Scognamigl­io INVIATO A PAVIA IL PRECEDENTE

Percorso

Sabato 16 marzo, 288 km: omaggio a Brera Vegni: «Non sarà una toccata e fuga»

e mai sentiste dire a un corridore, uno qualsiasi, che non ci ha mai pensato almeno una volta — pensato di poter fare qualcosa di grande, sì — non credeteci. Considerat­ela come una piccola, innocente bugia. Perché il fascino impareggia­bile della Milano-Sanremo sta anche in questo: non ha né Muri né pavé, tantomeno côte, neppure si avvicina alle grandi salite. Eppure è unica, amata, desiderata: vive di una magia tutta sua, che non è troppo semplice da spiegare proprio perché è davvero speciale. Ieri è stato presentato il percorso dell’edizione 2024, la numero 115 di un romanzo cominciato nel 1907, e oggi che mancano 32 giorni a sabato 16 marzo quasi si vorrebbe avere l’impossibil­e potere di dominare il tempo, per rimpicciol­ire l’attesa. O magari no: anche quella fa parte del fascino.

STracciato La novità si chiama Pavia, da dove si partirà per la  Nessuno come Eddy Merckx: 7 trionfi, il primo a 21 anni nel 1966 e l’ultimo nel 1976. A quota 6 Girardengo. prima volta nella storia (nel 1965, quando si impose l’olandese Arie Den Hartog, che precedette Vittorio Adorni e Franco Balmamion, il via fu dalla Certosa di Pavia). Appuntamen­to — come annunciato ieri nella sala del Consiglio in Municipio - in Piazza della Vittoria, dove nel pomeriggio di venerdì, in vigilia, ci sarà la presentazi­one delle squadre: una tradizione ripresa con successo lo scorso anno, quando la partenza fu da Abbiategra­sso, che permetterà ai tifosi di avere una occasione in più per vedere i campioni. Quanto al percorso, dopo 44 km in pianura a cavallo del Ticino, si rientrerà nel tracciato classico a Casteggio. Da lì i nomi del mito: dal Passo del Turchino alla costa ligure, e sull’Aurelia con i Capi (Mele, Cervo, Berta) prima di Cipressa - inserita nel 1982 — e Poggio (1960). Il finale sarà quello più iconico e bastano due parole: Via Roma, alle spalle del teatro Ariston del Festival, dopo 288 km.

Mito Pavia vuol dire storia e bellezza: dal castello Visconteo al Duomo, dal Ponte Coperto ai quartieri medievali, dalle chiese romaniche all’Università. «La partenza da qui è una grande novità — spiega Mauro Vegni, direttore ciclismo di Rcs Sport — e non si tratta di una toccata e fuga, non è una occasione una tantum .La considero un valore aggiunto. Attorno a Pavia c’è un progetto. E il passaggio nella fase iniziale per San Zenone al Po (dopo 19 km) sarà un’altra occasione per un omaggio a Gianni Brera (uno dei più grandi giornalist­i italiani, fu anche direttore della Gazzetta, ndr). Quanto alla nobiltà sportiva, la Sanremo vale una carriera». «Sono sicuro che la Sanremo 2024 regalerà a tutti noi il solito grande spettacolo e per Pavia sarà una ‘vetrina’ eccezional­e per far conoscere i propri tesori», ha 73m

Gazzetta.it Segui sul nostro sito il grande ciclismo: tutte le grandi classiche e i grandi giri potranno essere seguite live dalla partenza all’arrivo 2023, i giganti sul Poggio Tadej Pogacar con Filippo Ganna, Wout Van Aert e Mathieu Van der Poel sul punto più iconico. In via Roma vinse Van der Poel

ira sempre la ruota nella rana mondiale, ma Nicolò Martinengh­i è l’unico che non fallisce mai l’appuntamen­to. Da quando ha cominciato il raccolto di medaglie all’Olimpiade di Tokyo con il bronzo (due con quello in staffetta), il varesino che chiamano tutti Tete, il podio lo garantisce con una precisione puntuale. La serie continua. Nella finale mondiale dei 100 rana a Doha, Nic Fink ha toccato davanti impeccabil­mente in 58”57 dopo una coraggiosa

GCome nei Mondiali 2023 da 25 metri virata sotto i 27”, ma contro questo Tete lo statuniten­se ha dovuto superarsi per batterlo di 27 centesimi. Stavolta c’era pure Adam Peaty, tornato dopo i problemi depressivi e due Mondiali da spettatore, e anche se mancava l’iridato cinese Qin Haiyang, la riedizione della finale olimpica di Tokyo ha finalmente ribaltato i rapporti di forza. Per la prima volta in vasca lunga, l’azzurro si è lasciato dietro il leone britannico. E inoltre guarda dall’alto l’olandese Kamminga (argento olimpico e argento mondiale 2023 ex aequo con Tete e Fink), ieri soltanto quinto.  Stasera la finale dei 100 rana donne non avrà le ultime due campioness­e mondiali: Benedetta Pilato (a destra), regina nel 2022, e Ruta Meilutyte oro nel 2023. Per entrambe fatali 4 centesimi. La lituana è stata eliminata in batteria col 17° tempo (1’07”79), la tarantina in semifinale con il 9° (1’06”70): «Mi dispiace, ci ho provato, ma negli ultimi 15 metri non ne avevo più» ha detto Benny.

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 ?? ?? Da sinistra Nicolò Martinengh­i, 24 anni, Nic Fink, 30, e Adam Peaty, 29: è lo stesso podio dei Mondiali 2023 di Melbourne da 25 metri
Da sinistra Nicolò Martinengh­i, 24 anni, Nic Fink, 30, e Adam Peaty, 29: è lo stesso podio dei Mondiali 2023 di Melbourne da 25 metri

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