La Gazzetta dello Sport - Lombardia

Il terzo prodigio Rune ricomincia da un nuovo coach

- Di Federica Cocchi

Rotterdam

(2.290.720 veloce indoor)

Primo turno:

Bublik (Kaz) b. Coric (Cro) 6-3 6-4; Fucsovics (Ung) b. Marozsán (Ung) 7-6 (5) 6-1; Shevchenko (Kaz) b. Zhang Zhizhen (Cina) 4-6 6-4 6-3; Rublev (Rus) b. Bergs 7-5 6-3; De Minaur (Aus) b. Korda (Usa) 6-4 6-3; Struff (Ger) b. Davidovich (Spa) 4-6 7-6 (5) 7-6 (4)

Oggi

Alle 13 Sonego

c. Dimitrov; alle 19.30

Sinner

c. Van de Zandschulp (Ola)

In tv

Diretta Sky rova a prendermi! Titolo da commedia hollywoodi­ana applicabil­e alla rivalità che infiammerà il 2024 del tennis. Jannik Sinner e Carlos Alcaraz ripartono da diversi continenti per una sfida globale: numero 1, Slam e Olimpiade. L’altoatesin­o scende in campo stasera a Rotterdam, sul veloce indoor dove quattro anni fa conquistav­a la prima vittoria contro un Top 10, il murciano invece inizierà domani la difesa del titolo a Buenos Aires, sulla terra rossa. Certo, Novak Djokovic è sempre lì, pronto a saltare fuori nei tornei più importanti. Il numero 1 è già a quota 412 settimane sul trono, tra salite e discese, e vorrà allungare la sua già mostruosa serie Slam, ma a maggio compirà 37 anni e la sua fase discendent­e è iniziata. Il palco è tutto per loro, Jannik e Carlitos, 22 e 20 anni, numero 4 e numero 2 al mondo, divisi da un Daniil Medvedev che già alla fine della settimana, se l’altoatesin­o dovesse conquistar­e il titolo da 500 punti a Rotterdam, potrebbe essere sorpassato.

PCorsa a 5 cerchi Sinner non è mai stato così vicino al vertice del ranking che, se da un lato è un grande sogno, non sembra al momento la priorità assoluta del nostro numero 1. Proprio come per Carlitos, che l’aria rarefatta della vetta l’ha già respirata ma ha un obiettivo ancora più grande, l’oro olimpico. Raccoglier­e l’eredità di Rafa Nadal, portare alla Spagna una medaglia che lo riempirebb­e d’orgoglio. Sarà proprio sulla terra parigina in versione olimpica la sfida più accesa. E se Alcaraz  Turbato da problemi fisici (schiena e polso) e da scelte tecniche e personali discutibil­i, il pronostica­to terzo violino della Next Gen, Holger Rune, si è allontanat­o per adesso dai posti nobili dell’orchestra. Il sodalizio con Becker è durato due mesi, quello con Severin Luthi, ex coach di Federer, addirittur­a due settimane, mentre la terribile madre Aneke ha riconosciu­to che modificare alcuni dettagli del gioco durante gli Australian Open è

Numero 7 Atp Il danese Holger Rune, 20 anni, numero 7 del mondo stata una pessima decisione. Oggi il danese debutta nel torneo in una sfida non semplice contro il russo Safiullin (ore 14), ma almeno sembra aver sistemato la questione allenatore con la scelta del connaziona­le ex pro’ Kenneth Carlsen, n.41 nel 1993: «Ci conosciamo molto bene da molto tempo. È fantastico averlo al mio fianco, posso confermare che diventerà una parte permanente della mia squadra. È un grande allenatore». Ai posteri...

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