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INCUBO GUERRE STELLARI L’ALLARME DEGLI USA: «DA MOSCA LA MINACCIA DELL’ARMA ANTI SATELLITE»
La Russia starebbe sviluppando un’arma spaziale nucleare in grado di prendere di mira la vasta rete di satelliti americani. Mosca smentisce ma, intanto, gli Stati Uniti restano in allerta, convocando i leader del Congresso che sono informati su questioni
Nuove informazioni di intelligence preoccupano Washington Biden ordina un’azione diplomatica, la Nato per ora rassicura L’irritazione del Cremlino: «Uno stratagemma per aiutare Kiev» La minaccia di un conflitto nello spazio tra le superpotenze Stati Uniti e Russia non è nuova ma ora sembra tornare di attualità.
Tra realtà e fiction politica, l’allarme lanciato dagli Usa di una «grave minaccia per la sicurezza nazionale» da parte della Russia ha avuto l’effetto di far rinascere l’incubo dei conflitti in orbita. Proprio in un’epoca già segnata da guerre ad ogni latitudine, dall’Ucraina a Gaza fino al Nagorno Karabakh, che evocano anche l’utilizzo dell’atomica. Da quanto trapelato da Washington, Mosca starebbe sviluppando un’arma nucleare spaziale per colpire i satelliti americani, anche se «non c’è una minaccia attiva e immediata», si sono affrettati a specificare la Casa Bianca e il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, mentre il presidente Joe Biden ha comunque ordinato un’azione diplomatica con il Cremlino. Ad alzare la tensione nelle ultime 24 ore era stata proprio la convocazione nella capitale della gang of eight (la riunione degli otto leader del Congresso Usa che sono informati su questioni di intelligence classificate), dopo la rivelazione a sorpresa del presunto “piano russo” da parte del capo della commissione intelligence della Camera Usa, il repubblicano Mike Turner. Il quale, chiedendo pure al presidente Joe Biden di declassificare «tutte le informazioni riguardanti questa minaccia», è finito nell’occhio del ciclone: bacchettato dal consigliere della sicurezza nazionale, Jack Sullivan, è sospettato di aver portato alla luce un segreto per altra finalità. Ovvero quella di mettere in guardia sui progressi di Mosca nello spazio per convincere i più riluttanti tra i suoi compagni di partito ad approvare il pacchetto di aiuti per Kiev già passato al Senato.
La “militarizzazione dello spazio da parte della Russia” sarebbe una riproposizione di uno scenario già profilatosi in passato.
Perché si tratterebbe di una risposta allo “scudo spaziale” — Strategic Defense Initiative —, lanciato nel 1983 dall’ex presidente degli Usa Ronald Reagan per la conquista dell’assoluta supremazia militare dello spazio. In quel caso, con l’obiettivo di creare un complesso sistema di armi orbitanti in cielo (satelliti armati, cannoni laser e missili antimissile) capaci di neutralizzare qualunque attacco nucleare sulla Terra. Nella versione russa, tornando all’attualità, ci sarebbero satelliti armati (ma ancora in fase di sviluppo) in grado paralizzare le comunicazioni civili, il sistema di sorveglianza dello spazio e pure la rete di comando e controllo delle operazioni militari da parte di Washington e dei suoi alleati, senza che gli Usa dispongano di strumenti in grado di contrastare una simile individualità. E ciò nonostante la Space Force creata nel 2019 dall’ex presidente Donald Trump.
L’attività della Russia, negli ultimi mesi, non si è mai fermata.
Mosca, secondo l’Istituto Sipri, dispone di 4.447 testate nucleari, più di quante ne possano mettere insieme Usa, Francia e Regno Unito. Ad insospettire gli americani, che da tempo inseguono Russia e Cina nella corsa alle nuove armi, a partire dai missili ipersonici, era già stato il lancio di un razzo Soyuz-2-1V che trasportava un carico utile e partito il 9 febbraio dal cosmodromo di Plesetsk, nel nord del Paese, come era già avvenuto il 27 dicembre scorso. E a preoccupare Washington è soprattutto il potenziale
La visita dello zar il presidente russo Vladimir Putin durante un recente incontro con gli specialisti del settore spaziale e missilistico alla “Rocket and Space Corporation (RSC) Energia a Korolyov, nella regione di Mosca
John Kirby Portavoce Consiglio per la sicurezza nazionale Usa uso a pieno regime del missile ipersonico russo 3 M22 Zircon, che ha una gittata tra 400 e 1.000 km e può volare a una velocità fino a 9.800 km/h (Mach 8) eludendo i sistemi di difesa e colpendo obiettivi navali e di terra. Finora, solo Mosca ha già a sua disposizione questi vettori, che negli Usa sono ancora in fase sperimentale. Entrato in servizio lo scorso anno a bordo della fregata russa Admiral Golovko, lo Zircon è stato sviluppato per “rappresaglia” dopo il ritiro degli Usa dal trattato Abm sui missili balistici e sarebbe stato usato la prima volta il 7 febbraio scorso in Ucraina.
Le minacce russe, del resto, arrivano in un momento in cui la guerra in Ucraina è in una sostanziale fase di stallo.
Il Cremlino ha smentito l’allarme degli 007 Usa sulle armi atomiche spaziali, visto che — secondo i russi — basterebbero mezzi meno letali e sofisticati delle atomiche per distruggere i satelliti nemici. «È un altro stratagemma della Casa Bianca per tentare, con le buone o con le cattive, di spingere il Congresso ad approvare gli aiuti a Kiev», ha accusato Dmitri Peskov, portavoce del presidente russo Vladimir Putin. Un riferimento al disegno di legge da 95
Posso confermare che la minaccia riguarda le capacità russe contro i satelliti