La Gazzetta dello Sport - Lombardia
OLIMPIA DEI RECORD OGGI LA CACCIA ALLA COPPA ITALIA «RESTIAMO UMILI»
Messina felice: «La migliore partita di questa stagione» Spahija realista: «Loro troppo forti»
Dominata Venezia in semifinale alle 17.45 in campo per il nono trofeo e coach Messina per il decimo
La finale Milano-Napoli si gioca oggi al PalaOlimpico di Torino alle ore 17.45
In tv
Biglietti la Lega basket ha annunciato da giorni il “sold out”. Non ci sono biglietti in vendita
Donne 31-20, 60-37; 74-58
EA7 ARMANI MILANO
Napier 17 (4/6, 2/5), Hall 7 (1/3, 1/2), Shields 28 (4/5, 6/12), Melli 2 (1/5, 0/2), Voigtmann 11 (2/7, 2/2); Flaccadori 13 (2/3, 3/4), Mirotic 8 (3/4, 0/1), Hines 2 (1/2), Tonut 8 (1/1, 2/4), Ricci 2 (1/1, 0/2), Caruso 2 (0/1), Bortolani (0/1 da 3). All: Messina
UMANA VENEZIA
Spissu 14 (3/3, 2/6), Tucker 15 (5/8, 0/3), Casarin (0/1, 0/2), Simms 10 (2/3, 2/3), Tessitori 5 (2/2); Wiltjer 6 (0/2, 2/4), Heidegger 9 (1/3, 1/5), Brooks, De Nicolao (0/1 da 3), Kabengele 18 (5/9, 1/1). N.e: O’Connell, Janelidze. All: Spahija 9 SHIELDS (MILANO)
Spettacolare attaccante, nei primi due quarti segna 22 punti con un solo errore al tiro. E non si tira indietro mai anche in difesa.
7,5 NAPIER (MILANO)
Il ritorno dell’Olimpia in finale di Coppa Italia dopo due anni è una prova di potenza e prepotenza. Dopo i 23 punti con cui ha eliminato Trento nei quarti, ne rifila altrettanti a Venezia in una semifinale di notevole spessore. Per la prima volta in questa stagione arriva a 100 punti, con 24 assist di cui 28 di un immancabile Shavon Shields. Proprio contro la Reyer in casa Milano aveva realizzato il record di punti segnati quest’anno, 95, quando vinse di 32. Venezia è annichilita nei primi due quarti, si scuote nel terzo senza mai però rientrare veramente in partita. «Siamo stati aggressivi passandoci la palla in attacco - dice Ettore Messina -. Quel momento di appannamento dopo il terzo quarto è dovuto a un comprensibile rilassamento e al fatto che loro sono una buona squadra. Considerato il livello dell’avversario, è stata la migliore partita di quest’anno. Restiamo umili, la finale sarà complicata».
Urlo La cavalcata inizia con l’urlo di Melli dopo la schiacciata dell’8-7, primo vantaggio di squadra. Da lì Milano accelera senza voltarsi indietro. Napier è ispirato come mai nella versione 2023/24 e con due assist di fila e un’acrobazia inaugura l’allungo perfezionato di primi lampi di onnipotenza offensiva di Shields su cui Casarin non può fare nulla. Il numero 31 di Milano segna 9 punti di fila, due triple e un canestro più tiro libero aggiuntivo e in attimo l’Olimpia si allontana nel punteggio, mentre Venezia scompare. La difesa dell’Olimpia inibisce gli attacchi della Reyer dove solo i numeri di Rayjon Tucker permettono di spremere qualche punto. Una volta lanciata, Milano non si ferma, anzi. Dal +11 alla fine del primo quarto al +20 è questione di una manciata di minuti nei quali Venezia fatica anche ad arrivare al tiro. Con i recuperi in difesa l’Olimpia corre in contropiede, segna, non sbaglia quasi niente. Sorretta da una solidissima percentuale al tiro, conseguente a una buona circolazione della palla, l’Olimpia dopo 13 minuti ha già segnato 40 punti e doppiato gli avversari. Raggiunto anche 25 punti di vantaggio, Shields sbaglia il primo tiro dopo oltre 18 minuti di partita. Sul +20 a 8 secondi dall’intervallo, Messina chiama timeout per l’ultimo possesso offensivo. Al rientro, la palla arriva all’angolo per la tripla a segno numero 11 di squadra in 20 minuti, ancora di Shields che arriva a 22 punti. Milano ne ha già segnati 60 (record all’intervallo nella storia delle Final Eight, erano 59 di Cremona nel 2019 in semifinale con la Virtus) con il 66 per cento al tiro da 2 e il 55 da tre. Venezia arranca con il 17 per cento da 34 e il 55 da due.
Applausi Al rientro in campo tre attacchi buttati via, 7-0 di Venezia, timeout Milano. La sindrome del terzo quarto, unita a una rilassatezza dovuta al distacco accumulato, inizia a mostrare quei sintomi che hanno minato soprattutto il cammino in Eurolega con attacchi perimetrali, troppi palleggi e poca aggressività sui due lati del campo. Sul -14 Reyer, ci pensa Shields a rubare un pallone e volare in contropiede, quindi una tripla di Hall e poco dopo un’altra di Flaccadori, la terza di un buonissima partita non solo al tiro, riportano il vantaggio a +21. «Milano sta giocando la miglior pallacanestro della sua stagione - dice Neven Spahija, coach di Venezia - in difesa e in attacco sono stati straordinari. Noi abbiamo giocato molto male, con troppo rispetto per una squadra così forte». Abbassate le percentuali da una parte e migliorate dall’altra, il margine resta a +20 al 36’ per l’Olimpia grazie ai 9 punti di Napier nell’ultimo periodo e un paio di triple di Voigtmann. Shields, fermo a due punti dopo l’intervallo, segna una tripla miracolosa subendo fallo: 4 punti, +24: uscita con applausi è tempo di Bortolani e Caruso. E Melli può baciare la sua piccola in tribuna con la mamma. La finale è tra meno di 24 ore.
Il danese mvp
Shavon Shields, 29 anni, ala di 201 cm, statunitense di passaporto danese, è stato il migliore in campo nella prima semifinale. Arrivato a Milano nel 2020, ha vinto 2 scudetti e 2 Coppe Italia
8,5 ENNIS (NAPOLI) 7,5 CHILLO (REGGIO EMILIA)
Quando esce per falli, Reggio si ferma e inizia a perdere. Non solo difesa, ma il lungo emiliano aggiunge anche 15 punti con solo 2 errori al tiro.