La Gazzetta dello Sport - Lombardia

STILE QUADARELLA

Simona mondiale «Io stella di Roma ma sempre umile E dire che nessuno credeva in me»

- di Stefano Arcobelli

Parigi

Questi risultati non cambiano granché la prospettiv­a: l’Olimpiade è diversa dai Mondiali

Allenatore

Minotti è il tecnico giusto per me: dopo l’oro negli 8000 ci siamo detti solo grazie «Negli 800 volevano mandarmi in tilt ma ho dimostrato di cosa sono capace»

Gli ori negli 800 e nei 1500 lanciano l’azzurra: «Da bambina ero la più piccola e la più magra, non sembravo mai all’altezza»

La regina di Grand’Italia li ha definiti “crazy days”, giorni folli. Simona Quadarella rientra oggi a Roma dai Mondiali di Doha con due ori fiammeggia­nti conquistat­i prima nei 1500 e poi negli 800 e dopo esssere entrata tra le grandi del mezzofondo nel nuoto capaci di realizzare la doppietta iridata. Solo le statuniten­si Katie Ledecky e Kate Ziegler, la tedesca Hanna Stockbauer, per dire, avevano compiuto la doppia prodezza prima di questa mite super Simona. A cinque mesi da un’Olimpiade, due trionfi potrebbero far girare la testa se non fosse che la Quadarella è sempre stata con i piedi (quasi sempre in acqua) tenuti ben piantati per terra.

3Simona, se il primo oro nel 2019 le diede una nuova dimensione, questa doppia impresa cosa significa adesso per lei?

«Io non mi sentivo molto bene in acqua, gli ori non me li aspettavo proprio. Mi dà una consapevol­ezza in più sul fatto che anche se non mi sono allenata al meglio comunque posso fare bene lo stesso, e questo è sicurament­e un bello stimolo per l’Olimpiade».

3Se Tokyo 2021 l’ha cambiata col bronzo negli 800, a Parigi...?

«Non mi sono mai montata la testa, mi sono scoperta paziente e ho sfruttato tutta l’esperienza accumulata da quando nuoto a questi livelli mondiali».

3 Da cosa dipende? Dall’allenatore o dalla sua indole, dal suo carattere?

«Io sono così. Una cosa che mi hanno sempre insegnato i miei genitori, è stato proprio questo: mai montarsi la testa. Il nuoto è uno sport che non perdona, per niente. Cioè appena abbassi l’attenzione poi va a finire male. E’ una cosa che ho imparato grazie allo sport, grazie alle lezioni dei miei genitori, ancora forse di più del mio allenatore».

3Travolta dai compliment­i, compresi quelli della Roma calcio: di chi è stato il messaggio più apprezzato?

«Sono stati davvero tanti, non saprei sceglierne uno in particolar­e. Tutti belli».

3Si sente la sportiva più importante di Roma, una star?

«Io star di Roma? Vabbè, dai, un po’ sì stavolta. A Roma però si continua a preferire il calcio, come in tutta Italia...».

3Aumentera­nno le richieste adesso di sponsor e attenzioni mediatiche?

«Mi trattano bene...».

3Due ori è tanta roba: è la rivincita finale della bambina col complesso del brutto anatroccol­o?

«Sono cresciuta sempre dovendo dimostrare qualcosa. E’ stato sempre un po’ così. Da piccolina ero sempre la più piccolina, la più bassetta, nessuno avrebbe scommesso su di me, ecco. Quindi sì, questa per me è come una grande rivincita».

3Ha eguagliato i due miti femminili del nuoto: Novella Calligaris e Federica Pellegrini: anche lei adesso è nel mito. Tutto questo la spaventa?

«Ovviamente mi inorgoglis­ce, alla fine abbiamo avuto un percorso diverso. Bisogna vedere questo. In questi casi escono fuori statistich­e, numeri, saltano fuori queste cose. Ovvio che mi fa piacere essere accostata a Federica, ma Federica è Federica».

3 Che regalo si farà con il premio?

«Non lo so, vedremo».

3 Cosa si porterà nel cuore da questi Mondiali?

«Sono state belle giornate, mi sono divertita, in Italia ora è inverno. Qui fa molto caldo. E questo ha alzato l’umore. Mi è servito anche il camp in Egitto prima dei Mondiali. Mi ha caricato. E poi c’erano i miei: cosa mi ha detto Erica? Era molto felice, nuotavamo insieme».

3 La cosa più bella che le ha detto il suo allenatore Minotti?

«Mi ha detto “grazie”. E io ho ricambiato: grazie».

3 Quanto deve a lui?

«Christian è l’allenatore giusto per me».

3 In camera con chi stava

«Con Sara Franceschi...pure lei a medaglia come 51 anni fa ha eguagliato la Calligaris. Ci conosciamo da tanto. Io e lei ormai siamo in nazionale da 10 anni».

3 Presentars­i con due ori mondiali a Parigi: la pressione è più su di sé o sono le avversarie a doversi preoccupar­e?

«Non credo mi temeranno, anche io deve temere le altre. Secondo me non cambierà niente. Però c’è chi si aspetta chissà che cosa, quando invece sarà diverso. Perché comunque il Mondiale è un Mondiale e un’Olimpiade è un’Olimpiade. Le avversarie penseranno che sarò una delle avversarie da battere come io lo penso di loro. Alla fine sono tutte molto brave».

3 Cosa servirà adesso per il salto cronometri­co?

«Devo solo continuare ad allenarmi, come già sto facendo, magari meglio. Sicurament­e lo farò con una consapevol­ezza in più che prima non avevo».

3 Farà i campionati italiani dal 5 marzo?

«Sì, vediamo quali gare farò».

3 Come le è nata la passione per guidare la barca e i droni?

«E’ stato papà Carlo a mettermi in barca, ha voluto che io e mio sorella imparassim­o a nuotare per poterci portare in barca. L’obiettivo era quello. Ho imparato a nuotare per la barca di papà. Piloto anche il drone perché mi piace fare le foto, i video dei viaggi che faccio, a me piace fare con Alessandro (il finda

zato ranista, Fusco, ndr) viaggi belli, anche on the road, per immortalar­e i vari momenti».

3 Gli 800 tiratissim­i hanno esaltato la sua foga?

«È stata una gara difficile, molto faticosa già dall’inizio: la tedesca Gose e la neozelande­se Fairweathe­r hanno provato ad ammazzare la gara, ad andare subito forte, pensavano di mandarmi in tilt».

3Da sempre gli 800 la divertono di più, ma nei 1500 avrebbe più chance olimpiche. Come sta cambiando rapporto con le due gare?

«Dall’anno scorso è migliorato il mio rapporto con i 1500, che nel 2021 e 2022 mi erano sfuggiti. Ora mi stanno venendo quasi sempre bene, mi hanno fatto prendere più fiducia. Adesso sono alla pari».

3 Si sbilanci: dopo il bronzo a Tokyo negli 800...

«Sicurament­e è più fattibile il podio olimpico nei 1500 quest’anno che nell’800. Poi mai dire mai, bisogna vedere lì. Non voglio sognare troppo, ma realizzarl­i veramente i sogni. Non dico altro...».

Pressione

Ai Giochi con questi ori? Non cambia la pressione sudimee anche delle rivali: ma voglio divertirmi ancora...

Medaglie

Mi sono ripresa i 1500 che negli ultimi 2 anni mi avevano fatto soffrire e adesso...

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 ?? ?? Il tecnico Christian Minotti
Il tecnico Christian Minotti
 ?? ?? Doppietta Simona Quadarella in azione e con uno dei due ori
Doppietta Simona Quadarella in azione e con uno dei due ori

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