La Gazzetta dello Sport - Lombardia
CALZONA, È LA TUA ORA
«SQUADRA FORTE È UN NUOVO CAMMINO»
Francesco Calzona Tecnico Napoli
Questione d’identità, quella che il Napoli ha smarrito per la via, infilandosi in un tunnel di negatività che sembra non finire mai. I numeri contano il giusto ora, la tattica pure. L’obiettivo di Francesco Calzona è quello di risollevare la squadra campione d’Italia puntando sull’orgoglio e – appunto – sull’identità da ritrovare. Due argomenti che sottolinea più volte il nuovo allenatore del Napoli nel corso della conferenza stampa pre Barça, che si trasforma – ovviamente – in una sorta di presentazione. «Se a fine stagione non sarò riuscito a dare un’identità alla mia squadra, allora vorrà dire che ho fallito» annuncia Calzona, senza tanti giri di parole. Come se avesse già capito bene qual è il punto della crisi, il virus che ha mandato in tilt il Napoli dei record dell’era Spalletti. «Questa è una squadra forte, e non lo dico perché adesso sono qui io. Col Barcellona sarò contento se i giocatori faranno quello che gli chiedo per buona parte della partita, perché mi faranno capire che credono alle mie idee di cui abbiamo parlato ma che ancora non abbiamo avuto il tempo di mettere in pratica. Sarebbe un grandissimo risultato. E se la squadra farà questo, potrà raggiungere risultati importanti. Ho chiesto di essere squadra nelle due fasi, già questo mi basterebbe. Non accetto giocatori
ALLENATORE
Il terzo tecnico stagionale al debutto: «Voglio dare un’identità, se non ci riesco vorrà dire che ho fallito. Adesso abbiamo bisogno di fatti»
Al lavoro
DI LORENZO 30 anni
22
6
24
77 6 1 3 0 5 0 6 0
RRAHMANI 29 anni
13
99
POLITANO 30 anni
21 5 0 5 1 6 0 che non partecipano alla fase difensiva e che si sentano esonerati da questo atteggiamento tattico».
Emozione e adrenalina Il primo giorno si è chiuso così, davanti a taccuini e telecamere, nella pancia dello stadio Maradona, dopo un primo incontro con lo staff alle 8 e il primo allenamento alle 14, con De Laurentiis che per una mezzoretta è stato con lui al centro di Castel Volturno. Dopo anni in coabitazione, ora la casa del Napoli è esclusivamente sua. Per pochi mesi, almeno per adesso. Poi chissà. Ma Calzona ha tutta l’aria di chi non vede l’ora di mettersi in gioco, con rispetto per chi lo ha preceduto e per la storia del club, ma anche con tanto orgoglio. «Non sono riuscito a parlare con nessuno in questi giorni, giusto con i miei genitori, la mia compagna, mia figlia e soltanto uno dei miei due fratelli. È suc
Il presidente non mi ha fatto richieste particolari: in Europa vogliamo fare tanta strada
I tifosi del Napoli sono speciali: dobbiamo renderli felici, più che chiedere il loro aiuto
Nel suo calcio un po’ di Sarri e di Spalletti: per ora basta a placare la delusione della città