La Gazzetta dello Sport - Lombardia

«Per Calzona ero un mito? Felice per lui e farà bene»

- S TEMPO DI LETTURA v.d’a.

le nostre prestazion­i e i risultati da qui in avanti».

Basta alibi Non usa condiziona­li, Calzona. È convinto di quel che dice, è sicuro di poter rimettere in carreggiat­a una macchina che sembrava perfetta. Nel suo credo calcistico c’è un po’ di Sarri e un po’ di Spalletti e basta questo, per una sera, a placare la delusione dei tifosi. Che aspettano però il verdetto del campo. «Un allenatore può cambiare poco ma non abbiamo tempo. Dobbiamo accelerare questo processo di apprendime­nto. Ai giocatori ho detto che non abbiamo più scusanti, dobbiamo migliorare la nostra prestazion­e in questo momento. Il Barcellona è tra le squadri più forti in Europa. Noi, però, non abbiamo paura: siamo il Napoli». E in questo sì che ricorda tanto Spalletti. «Ho lavorato con tre grandi allenatori, perché oltre a Maurizio e Luciano includo anche Di Francesco. Ho appreso tantissimi concetti che mi aiuteranno. Poi, ci metterò del mio». Ai tifosi basterebbe un po’ di sana normalità e ritrovare la vittoria. Di questi tempi, dopo nove mesi di straordina­ria follia, sarebbe già un piccolo trionfo.

Questi i prossimi impegni del Napoli

25 febbraio Cagliari-Napoli

28 febbraio Sassuolo-Napoli

3 marzo Napoli-Juventus

10 marzo Napoli-Torino

12 marzo Barcellona­Napoli (Champions)

17 marzo Inter-Napoli

3Massimo Palanca, lei è stato il mito di Calzona: tifava Catanzaro e soffrì quando passò al Napoli.

«Gli auguro di avere più fortuna di me. Io ero andato con grandi aspettativ­e, Napoli era un sogno. Ma sbagliai due rigori, poi alcune incomprens­ioni con l’allenatore e gli infortuni hanno condiziona­to quella esperienza che fu negativa. Per me, non per la mia famiglia: a Napoli siamo stati benissimo».

3Che cosa si aspetta dal Napoli di Calzona?

«Sono felice che gli sia capitata questa opportunit­à: può confrontar­si in una piazza importante e sfruttare l’esperienza che ha acquisito. Farà bene».

3In questi casi, cosa passa nella testa di un giocatore?

«Si è sempre un po’ spaesati e un po’ destabiliz­zati. Però credo che il Napoli possa riprenders­i». istero Napoli. Xavi non nasconde un po’ di preoccupaz­ione per avversari probabilme­nte diversi da quelli che si aspettava. Il collega Calzona non avrà tempo di elaborare strategie raffinate, ma anche lui dovrà inventarsi contromisu­re dalla panchina del Barcellona. «Non è facile preparare la partita così. Sono sorpreso, il Napoli avrà avuto i suoi motivi. Calzona ha già lavorato qui. Vedremo quale assetto tattico sceglierà. Mazzarri schierava anche la difesa a cinque, con Calzona saranno a quattro, ma non è tanto importante. La cosa più importante è avere il dominio al di là dell’allenatore».

«Sempre pressione» È uno dei momenti più difficili della storia recente del club,  Il ricordo resta per sempre. Il Barcellona ha voluto omaggiare Diego Maradona protagonis­ta nei due club

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