La Gazzetta dello Sport - Lombardia

Restrepo fa gioire Basso e Contador La Polti-Kometa ancora a segno

- Di Ciro Scognamigl­io @CIROGAZZET­TA TOUR DU RWANDA s TEMPO DI LETTURA

dee chiare, determinaz­ione feroce, dedizione assoluta: sì, Elia Viviani è quello di sempre. E lo è anche nella lucidità di analisi: «Devo guadagnarm­i la convocazio­ne per il Giro d’Italia e i prossimi 30 giorni saranno decisivi. In vista dei Giochi di Parigi (dove inseguirà il terzo podio olimpico consecutiv­o, ndr), esserci è troppo importante», spiega il 35enne veronese di Ineos Grenadiers impegnato all’Uae Tour. Ieri la cronometro individual­e ad Al Hudayriyat Island (Abu Dhabi) ha premiato la Uae-Emirates che ha monopolizz­ato il podio — l’americano McNulty, ora leader, Vine, Bjerg — in attesa dell’arrivo in salita di oggi a Jebel Jais. Le opportunit­à per Viviani — le possibili volate — ricomincer­anno da domani. Intanto, ecco la sua analisi.

I3Viviani, perché per un pistard in vista dei Giochi è importante essere al Giro d’Italia?

«Un grande giro ti dà una mole talmente grossa di lavoro che a casa non puoi ripetere. Si tratta di 21 tappe di qualità, di 3 settimane  Tour du Rwanda, tappa 3, 140 chilometri con 8 gran premi della montagna: la giornata più dura di questa edizione. Il 29enne colombiano Jhonatan Restrepo doveva avere ben in testa il percorso: vinse questa tappa già nel 2020 (in maglia Androni) e quello resta il suo primo successo da profession­ista. Ieri Restrepo si è ripetuto per la gioia della sua nuova squadra, la Polti-Kometa di Ivan Basso e Alberto Contador: ha vinto una volata

Colpo Jhonatan Restrepo, 29 anni, 9 successi da pro’ ristretta di una quindicina di corridori (7° Villa) e ora è 4° in classifica (leader l’olandese Reinderink, del gruppo giovani della Soudal-Quick Step). Quello della Polti-Kometa è un ottimo inizio di stagione: Restrepo era già andato a segno al Tour of Colombia (con la maglia della Nazionale) e poi ci sono stati i due successi in Turchia del 21enne Davide Piganzoli, uno dei talenti azzurri più attesi. La prossima corsa del valtelline­se sarà il Trofeo Laigueglia (28 febbraio).

3Cioè?

«Non devo essere un uomo da utilizzare solo nelle giornate degli sprint, che non saranno tante. Devo essere come l’Elia che ero al Tour 2019, per poter fare una sorta di capitano in corsa».

3 Un cambiare pelle?

«Non proprio, cioè non senza disputare più gli sprint. Ma essere al Giro anche un punto di riferiment­o per Pippo Ganna, ad esempio. Oppure, dare al team la possibilit­à di puntare su di me per tirare se c’è bisogno, o essere vicino a un leader tutto il giorno e fare il lavoro sporco. Pronto a tutto. Se dovessero dirmi che ci sono, mi allenerò per le volate e pure per le salite di 20-30’».

3Ha orientato così i piani?

«Sì. Dopo l’Uae Tour, alla Tirreno-Adriatico sono riserva per ora. Farò una gara in Belgio e poi la Volta Catalunya (18-24 marzo, ndr) che ha tanto dislivello».

3La Sanremo non ha posto in questi ragionamen­ti quindi?

«Io ci parteciper­ei ogni anno. Già solo esserci è una cosa super. Ma per la direzione che ha preso il ciclismo moderno e per i piani che ho io nel 2024... Il focus ora è un altro. Noi abbiamo carte come Ganna, Pidcock, Kwiatkowsk­i. Ad aprile, in ogni caso, farò la Coppa del Mondo su pista a Milton e il Romandia».

3 Dal 26 maggio - fine del Giro al 26 luglio - apertura dei Giochi - ci sono due mesi: li avete già immaginati con gli altri azzurri?

«Qualche giorno di riposo dopo il Giro e poi... Dovrà esistere solo la preparazio­ne per l’Olimpiade. E basta. Ogni cosa sarà fatta in funzione dei Giochi. Solo così, al momento decisivo, ci faremo trovare pronti».

M. Villa

Con Ganna abbiamo fatto un mese di lavoro in Australia: Filippo ha già compiuto dei passi avanti, deve essere forte e sereno nella testa

«Dopo l’Uae Tour sarò al Catalunya, non solo per le volate: prossimo mese decisivo»

Noi azzurri e il c.t. Villa sappiamo che nei due mesi dopo il Giro non ci sarà altro pensiero al di fuori del percorso da fare per i Giochi

T. Merlier

La prima volata qui all’Uae Tour l’ha vinta Merlier, per le prossime pronostico aperto. Una roulette

«Devo andare forte anche nelle tappe miste. Il team deve sempre poter contare su di me»

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