La Gazzetta dello Sport - Lombardia

Mancano 2 gialli: serve un check su Zapata a terra

- Di Mdv PASSAGGI RIUSCITI

 Sacchi inizia lasciando scorrere la gara: al 5’ e al 7’ non rileva come falli alcuni contatti di gioco ed è una gestione che sembra funzionare. Il problema è che cade in tentazione di cartellino al 24’: vero è che Lazaro trattiene ma non in maniera reiterata Mancini che però poi cade in... differita. Il giallo poteva essere risparmiat­o. Corretto il cartellino a Ricci (32’pt) su Dybala così come lo sarà quello mostrato a Ndicka (46’) su Ricci stesso. I due gol del primo tempo sono regolari, compreso il rigore per pestone di Sazonov. Nella ripresa manca un giallo a Cristante (10’ pestone a Ricci): il giocatore della Roma riceverà poi l’ammonizion­e mezz’ora dopo (su Bellanova). Rischia forte anche Masina (su Dybala) al 18’ s.t. Zapata a terra al 90’: check molto veloce, niente rigore.

ROMA (3-5-2) Svilar; Mancini, Smalling (dal 33’ s.t. Huijsen), Ndicka; Kristensen, Cristante, Paredes (dal 20’ s.t. Bove), Pellegrini (dal 41’ s.t. R. Sanches), Angeliño (dal 20’ s.t. Spinazzola); Dybala, Azmoun (dal 20’ s.t. Lukaku). PANCHINA Rui Patricio, Boer, Celik, Aouar, Baldanzi, Zalewski, Cherubini, El Shaarawy.

ALLENATORE De Rossi

ESPULSI nessuno

AMMONITI Ndicka e Cristante gioco scorretto

CAMBIO DI SISTEMA nessuno

BARICENTRO Molto basso 45,1 m

ARBITRO Sacchi di Macerata VAR Paterna di Teramo

NOTE spettatori 61.595, incasso non comunicato. Tiri in porta 4 (compreso un palo)-6. Tiri fuori 2-2. Angoli 0-4. In fuorigioco 0-1. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 5’

Dybala show Azmoun alterna cose buone ad altre negative, ma è presente nelle due azioni più importanti del primo tempo. Al 9’ sfrutta un errore di Lovato e serve Kristensen che a porta vuota colpisce incredibil­mente il palo; poi conquista un rigore (trasformat­o da Dybala al 42’) per un fallo di un’inutilità colossale di Sazonov, subentrato all’infortunat­o Lovato. E sarebbe ingiusto non ricordare che Sazonov è il settimo difensore granata: a mandarlo in campo sono i guai fisici dei compagni. Ma prima dell’intervallo il Toro raggiunge un meritato pareggio: Bellanova salta con estrema facilità Angeliño e sul cross Zapata si avvita in cielo lasciando al piano di sotto Mancini e battendo Svilar. Nella ripresa Dybala si accentra proponendo­si

per dialogare con i compagni e riesce a fare la differenza. Prima pesca l’angolo da lontano, sfruttando anche il morbido controllo di Masina e Ricci, e poi sentenzia la partita con un diagonale ravvicinat­o dopo un pregevole scambio con Lukaku. In entrambi i casi Milinkovic non fa una bella figura. Il Torino resta vivo e riapre la gara con un’autorete di Huijsen, ma non riesce a tornare a casa con un punto. E gli unici rimpianti sono legati agli errori individual­i e alla grandezza di Dybala, che a un certo punto si è messo in testa di vincere la partita da solo. E ci è riuscito con una naturalezz­a disarmante.

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