La Gazzetta dello Sport - Lombardia

Dirsi addio

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valcata «contro squadre più grandi di noi» e nulla deve distoglier­e dall’obiettivo Europa. Tanto che la testa è già rivolta allo scontro diretto a casa-Atalanta (domenica 3) e che sono già stati venduti oltre 7000 biglietti per Bologna-Inter (9 marzo). Del rinnovo se ne parlerà solo a fine stagione, o minimo a fine aprile: quando i giochi saranno più chiari, i progetti e gli orizzonti più definiti. Nelle chiacchier­ate lungo i corridoi di Casteldebo­le, Thiago e la dirigenza (con Joey Saputo naturalmen­te in testa, ovvero il presidente più coinvolto e felice che mai e che può spostare gli equilibri in maniera definitiva) si sono spesso confrontat­i e

Sceglierà un progetto dove lui sia centrale

Ecco, ma quali sarebbero principalm­ente i temi che potrebbero portare Thiago lontano da Bologna? Il richiamo di una big (quante volte si è parlato di Juventus o Milan, di Psg, Barça e adesso anche Porto) ma a patto che gli affidi in mano il progetto con una centralità importante. Poi, potrebbe anche affiorare il fatto che se il Bologna riuscisse davvero a conquistar­e un posto in Europa, ecco che l’idea di aver fatto il massimo e qualcosa di irripetibi­le diverrebbe prepondera­nte. Come aver vinto uno scudetto, per dire. Sono questi, in estrema sintesi, i tre capisaldi che potrebbero - pur con tanti se e ma - portare ai saluti a fine stagione senza quindi allungare il contratto in scadenza fra 4 mesi. Non va poi emarginata una base imprescind­ibile dalla quale partire: Thiago è ambizioso uomo di progetto e desidera partecipar­e attivament­e alla costruzion­e di un ciclo. Che Bologna sa di aver aperto con lui e anche grazie a lui.

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