La Gazzetta dello Sport - Lombardia
Roberto Mussi
È nato a Massa il 25 agosto 1963 ed è cresciuto nella Massese, squadra con cui venne promosso in C2. Nel 1984 andò al Parma conoscendo Arrigo Sacchi, che lo portò con sé al Milan debuttando in Serie A il 13 settembre 1987: in rossonero vinse lo scudetto 1988 e la Coppa Campioni l’anno successivo. Quindi il trasferimento al Torino, centrando subito il salto in A e rimanendo in granata per cinque stagioni (vincendo la Coppa Italia 1993). Tornato al Parma dopo il Mondiale del 2° posto (in totale 11 presenze in azzurro), vinse nel 1995 la Coppa Uefa e fece il bis nel 1999 assieme alla Coppa Italia
gugnavano. Solo perché era un raccomandato?
«Ma no, non raccomandato. Anzi. Si era creato questo clima perché Sacchi aveva portato da Parma me, Bianchi e Bortolazzi e qualche frase è stata fraintesa. Tipo: guardate come giocano Mussi e Bianchi. Ma noi eravamo solo delle riserve. Sì, a Parma era un’altra cosa, c’era una simbiosi tattica perfetta. Un gran bel calcio, ma in B. Non potevamo certo pretendere di portare via il posto a giganti come Maldini e Tassotti».
3 Però erano convinti che Robertino subentrasse subito a Tassotti. E invece...
«Già, una parola. Ma vi ricordate chi era, cos’è stato Mauro Tassotti? Dai, per favore...».
3 A Usa 94 prende il suo posto. Dopo la squalifica. Italia-Spagna. Il Tasso che colpisce con una gomitata Luis Enrique, prima prova tv della storia, otto giornate, fine della carriera azzurra. Mussi promosso titolare... In maglia
granata
Mussi all’epoca del Torino: il difensore collezionò 129 presenze tra il 1989 e il 1994 vincendo la Coppa Italia ‘92-’93 «Un momento. Avevo giocato anche quattro giorni prima a Boston contro la Nigeria e fatto il cross per il gol di Roby Baggio. L’azione dei tre Roberto: Donadoni che mi fa il passaggio, io che crosso per Baggio. I “Robertini”, come ci chiamava Sacchi. Poi abbiamo perso ai rigori, meglio non ricordare. Anche se le amarezze non vanno mai in prescrizione».
3Mussi vecchio tifoso del Milan. Ora il suo cuore per chi batte?
«Ho tre cuori. Milan, Toro e Parma. I primi risultati che cerco sono quelli. Sono cambiati i tempi, sono cambiate le situazioni. Ma vedo che stanno lottando bene. Pioli mi piace, Juric ha carisma, il Parma sta salendo».
3E adesso lei cosa fa?
Lì ho vinto tanto. Scala serio e preparato, Ancelotti un vero amico dei giocatori
Ho 60 anni, sono nonno e assieme a Evani mi occupo dei Milan Camp estivi
«Ho sessant’anni, sono nonno, ho una attività immobiliare e, assieme al mio amico Chicco Evani, mi occupo dei Milan Camp estivi. Cose tranquille, un po’ rallentate. Le grandi corse sono finite».
IERI
ASCOLI-BRESCIA CATANZARO-BARI LECCO-COMO PALERMO-TERNANA PARMA-COSENZA REGGIANA-SÜDTIROL SAMPDORIA-CREMONESE
OGGI
PISA-MODENA ore 20.30 (0-2) SPEZIA-FERALPISALÒ (2-1) VENEZIA-CITTADELLA (0-0) 1-1 2-0 0-3 2-3 1-1 1-1 1-2