La Gazzetta dello Sport - Lombardia

Il tesoro di Reggio 12 Talenti fai da te Obiettivo Europa Le stagioni in Serie A «Faye e Grant i nostri gioielli»

- Di Andrea Tosi

Il manager Coldebella: «Qui c’è la cultura dei giovani. Così si cresce»

Claudio Coldebella manager Reggio opo l’avventuros­a salvezza di un anno fa, Reggio Emilia ha affidato la stagione del rilancio a Claudio Coldebella, puntando su un manager con esperienze in Europa, prima da giocatore (6 anni in Grecia in mezzo ai trionfi con la Virtus e al finale con Milano) e poi da dirigente in Russia. Così la nuova squadra, col solo capitano Vitali unico superstite di quella precedente, è la sintesi di una rivoluzion­e silenziosa che ha portato in panchina il coach greco Dimitris Priftis e nel roster 5 giocatori statuniten­si che eguagliano il contingent­e italiano. «Non ho guardato ai passaporti - dice Coldebella - ma a come ognuno di loro potesse sposarsi con una nuova cultura di gioco e di organizzaz­ione societaria. Venendo da una stagione difficile, questa è per Reggio una ripartenza che deve guardare al futuro con scelte oculate. Poi ci sta di perdere male alcune trasferte, come ci è capitato, ma oggi la squadra quinta in classifica, pur tra alti e bassi, ha una sua identità e il pubblico di Reggio, maturo e competente, lo riconosce».

Momo a 19 anni è il nostro 6° straniero. Accanto a Black sta facendo un Master nel suo ruolo

DLa nostra missione è renderci credibili per convincere i grandi giocatori a venire da noi

Scommessa Momo Coldebella ha fatto anche una scommessa forte: «Si chiama Momo Faye, un lungo senegalese che sta completand­o la sua formazione da italiano - continua il 55enne manager -. Ha 19 anni, è

a grande atletica mondiale è di nuovo in rampa di lancio: a Glasgow, da venerdì a domenica, si assegnano 26 titoli iridati al coperto. Due anni fa, a Belgrado, l’Italia aveva ottenuto un oro con Marcell Jacobs nei 60 e un bronzo con Gianmarco Tamberi nell’alto, per un totale di sette finalisti, ma nessuno dei due campioni olimpici stavolta ci sarà. Fare meglio si può? «È la nostra prova generale» mette subito in chiaro il direttore tecnico azzurro Antonio La Torre.

L3Che Mondiale sarà in Scozia?

«Se guardiamo alla presenza di Lyles e Coleman, di altissimo livello. Noi non lo abbiamo snobbato, ma fatto alcune scelte sì, con concordia totale: le staffette qui avrebbero fatto da comparse, le vedremo ai Mondiali delle Bahamas. Per gli altri, reduci da 21 record italiani, di cui 2 su strada, è il momento di cominciare a lottare uomo contro uomo, senza più guardare solo ai tempi. Voglio capire se e come si può stare in questo gruppo, pensando all’importante stagione che verrà».

Mattia Furlani, 19 anni, quest’anno ha saltato 8,34 metri agli Assoluti di Ancona, record italiano indoor e miglior prestazion­e mondiale

3Tra i 21 azzurri in partenza oggi ci sono due leader mondiali stagionali e non sono né Jacobs, né Tamberi.

«E nemmeno Tortu. Andiamo a Glasgow senza l’ombrello dei campioni olimpici, sarà l’occasione per vedere la maturazion­e di altri come Furlani, Iapichino Simonelli, Dosso, Fabbri, Weir...»

3Furlani è già il Sinner dell’atletica?

«Mattia è un diamante puro, per l’età che ha, per come si esprime, per la bellezza che riesce a trasmetter­e, per quel suo essere leggero. Vola ed è sempre in un mondo tutto suo, spero mantenga questa capacità anche quando il contesto si farà più impegnativ­o. Sì, il paragone ci può stare, ma allora il greco Tentoglu è Djokovic, non gli regalerà nulla fino a Parigi».

3 L’altro primatista stagionale è Tecuceanu. Come lo descrivere­bbe

Catalin Tecuceanu 24 anni Fiamme Oro 800

Leonardo Fabbri

26 anni Aeronautic­a Peso

Zaynab Dosso

24 anni Fiamme Azzurre 60

Larissa Iapichino

21 anni Firenze Marath. Lungo

a chi non lo conosce?

«Catalin è un ragazzo di una educazione straordina­ria, di una caparbietà e determinaz­ione che a volte lo portano a strafare. Tatticamen­te ha delle armi importanti, il vero esame per lui sarà gestire i tre turni degli 800. Ha talmente tanta voglia, ma dovrà bruciare soltanto le energie giuste se vuole giocarsi qualcosa di importante in finale».

3Il campione europeo dei 60 Ceccarelli è indietro rispetto allo scorso anno.

«Colpa di un’influenza malefica, si è fermato per quindici giorni, impossibil­e recuperare. Gli chiedo un passettino in avanti, correre più fluido, puntare al “season best”. Intanto ci mette la faccia, lo apprezzo».

3Altre speranze?

«Dosso ha come obiettivo la finale dei 60, il valore è lo stesso dello scorso anno, ora ha anche la mentalità giusta, Simonelli ha

italiani. Le quattro affermazio­ni sono arrivate in corse di categoria minore: tappa per Alessandro Tonelli e Jonathan Milan alla Valenciana, tappa e classifica per Davide Piganzoli al Tour di Antalya. Sei frazioni del Tour Down Under, Cadel Evans Great Ocean Road (entrambe in Australia), 7 tappe dell’Uae Tour (Emirati Arabi) e l’Omloop Het Nieuwsblad (Belgio): in tutto l’Italia ha raccolto appena due podi con il 2° posto di Elia Viviani nella terza tappa del Down Under e il 3° di Jakub Mareczko nella prima frazione dell’Uae Tour. «Purtroppo è da tempo che le cose non vanno benissimo – sintetizza Saronni -, speriamo cambi qualcosa a cominciare da queste corse».

Casa dolce casa In due settimane, ci sono cinque occasioni (tre World Tour) per rialzare il bilancio del nostro ciclismo. La guida è Filippo Ganna, atteso dal doppio appuntamen­to TirrenoAdr­iatico e Sanremo. «Può vincerla, lo ha dimostrato l’anno

Gazzetta.it Sul nostro sito non perdete sabato il live della Strade Bianche a Siena, più interviste, video e fotogaller­y scorso andandoci vicino. Per caratteris­tiche non ha lo spunto brillante che può avere Van der Poel ma se riesce a tenere sul Poggio ha la sparata alla Cancellara per fare la differenza». Per le Strade Bianche invece c’è Bettiol, che sarà comunque presente a quattro gli appuntamen­ti (salterà la Milano-Torino) di queste due settimane italiane: «Speriamo riesca a trovare la continuità di rendimento vista in qualche gara – continua Saronni che poi svela la sua speranza -. Milan mi piace. Nella nuova squadra non è sacrificat­o come lo è stato negli anni passati e, con lo spunto veloce che ha, se supera il Poggio alla Sanremo può sorprender­e. È uno dei pochi vincenti che abbiamo. La Classiciss­ima è stata vinta anche da corridori che per caratteris­tiche non partivano favoriti: Chiappucci e Nibali su tutti. Quindi con un po’ di gamba e fortuna…».

Effetto giovani Se i big italiani sono attesi a battere un colpo, la

 ?? ??
 ?? GETTY ?? Primatista
GETTY Primatista
 ?? ??
 ?? ??
 ?? ??
 ?? ??
 ?? ??
 ?? ??
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy