La Gazzetta dello Sport - Lombardia

Dopo nonno e papà la stella è Lenny «Vivo per la bici»

Trofeo Laigueglia: domina il ventenne francese, che ora punta la Strade Bianche

- Di Ciro Scognamigl­io @CIROGAZZET­TA AFP

Arrivo

61° Trofeo Laigueglia

1. Lenny MARTINEZ (Fra, Groupama-Fdj) 202 km in 5.11’10”, media 38,957

2. Andrea Vendrame (DecathonAg­2r) a 29”

3. Juan Ayuso (Spa, UaeEmirate­s)

4. Scaroni

5. Christen (Svi)

6. Rafferty (Irl) a 31”

7. Barré (Fra) a 53”

8. Velasco a 57”

9. Lapeira (Fra)

10. Rota

15. Bettiol a 1’19”

17. Albanese

19. De Pretto

20. Pesenti enny Martinez ha sempre avuto le idee chiare. Rileggere, per credere, un passaggio di una sua intervista a gennaio 2023, quando la sua prima stagione tra i profession­isti stava per iniziare: «C’è chi ha bisogno di staccare di tanto in tanto la testa dalla bicicletta per andare più forte — aveva detto all’Equipe —. Io invece me ne nutro tutto l’anno. Non penso ad altro e mi va bene così. Voglio vivere appieno la mia vita ciclistica». Ieri questo ragazzo francese di 20 anni della Groupama-Fdj ha vinto il 61° Trofeo Laigueglia, che in Liguria ha aperto la stagione del grande ciclismo in Italia, e lo ha fatto con un assolo da campione: partito sull’ultima ascesa di Colle Micheri, ha resistito negli ultimi 10 chilometri al ritorno degli inseguitor­i («Come in una cronometro») e si è potuto godere la felicità della vittoria, mentre Andrea Vendrame batteva lo spagnolo Ayuso nella volata dei piazzati: «Sono davvero sorpreso, non pensavo di

Lpotere già conquistar­e gare così importanti...».

Passaggio Dinastia e destino sono due parole chiave nella storia di Lenny, che sabato ha inserito nel programma la Strade Bianche a Siena (già ieri sera si è spostato verso la Toscana). Dinastia: è figlio di Miguel, olimpionic­o e iridato di mountain bike (cross country) nel 2000. E nipote di Mariano, maglia a pois al Tour de France 1978 e 3° al Mondiale su strada del 1974 dietro a Merckx e a Poulidor. Ci sono tre generazion­i di ciclismo in ballo senza dimenticar­e il prozio Martin, vincitore di una tappa della Vuelta (scomparso nel 2012), e Yannick, lo zio, sette anni tra i profession­isti. Destino: il 16 febbraio Lenny ha vinto sul Mont Faron – quando il norvegese Johannesse­n ha clamorosam­ente esultato in anticipo – dove una volta il nonno alla Parigi-Nizza era arrivato terzo e il papà, al Giro del Mediterran­eo, secondo. Ha chiuso il cerchio, insomma. «Non avevo troppa fiducia nella mia volata – ha detto Martinez riguardo al Laigueglia -, così ho giocato la carta dell’anticipo.  Tre generazion­i di ciclismo ad alto livello: nella foto ci sono Mathieu Van der Poel, attuale iridato di strada e cross, con il nonno Raymond Poulidor (morto nel 2019: 1 Sanremo, 1 Vuelta, 8 podi finali al Tour). Adrie Van der Poel, papà di Mathieu, vinse Fiandre, Liegi e il mondiale di ciclocross.

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