La Gazzetta dello Sport - Lombardia
L’idea Possanzini
Una lunga amicizia
e quasi 8 anni insieme Davide Possanzini è stato vice di Roberto De Zerbi dal 2015 a Foggia, Palermo, Benevento, Sassuolo, Shakhtar Donetsk. Insieme avevano giocato nel Brescia nel 2008 e poi hanno fatto il corso Uefa B
Capolista del girone A rifugiati cinque giorni, poi abbiamo potuto prendere un treno da Leopoli per l’Ungheria e poi un volo privato. Quando si dice che il calcio è per privilegiati, questa è la dimostrazione».
3Ha deciso di correre da solo ed è andato alla Primavera del Brescia, dove Cellino per due partite l’ha portato in prima squadra. E’ un rimpianto?
«Mi sentivo di farlo per l’amore che ho per il Brescia. Ho voluto dare il mio contributo, peccato solo per 12 giorni, ma lo rifarei».
3Ed è ripartito da un Mantova da costruire da zero, insieme al direttore sportivo Botturi.
«Ho accettato l’incarico senza conoscere la categoria, non mi interessava. Mi è piaciuto poter scegliere giocatori con le caratteristiche che volevo, così è nato un gruppo nuovo e ripulito, con soli tre confermati. Oggi nel Mantova i vecchi stimano molto i giovani, i quali vedono in loro un punto di riferimento».
3Anche lei vieta la PlayStation come vuol fare Spalletti?
«Se l’ha detto aveva i suoi validi motivi. Ma i tempi sono cambiati, bisogna trovare equilibrio, anche noi tecnici dobbiamo adeguarci. Io preferivo i libri».
3Quali?
«Filosofia zen e umanesimo. Credo nelle persone, credo ai vivi e non ai morti, come ho paura dei vivi e non dei morti».
3La promozione del Mantova in Serie B che valore avrebbe?
«Qualcosa di straordinario, il presidente Piccoli aveva promesso ai tifosi di riportarlo dove merita e lo stiamo accontentando prima del previsto. Abbiamo ridato entusiasmo a una piazza che ne aveva subite troppe».
3Il suo futuro dove sarà?
«Qua (rinnovo automatico con i playoff, ndr). Ho preso un impegno e dal nulla è nata questa creatura. Più avanti chissà, aver lavorato all’estero è stato bellissimo e non escludo di tornarci».
3 E se un giorno sfiderà De Zerbi, che partita verrà fuori?
Quando siamo fuggiti dalla guerra ho capito che nel calcio siamo tutti privilegiati
In campo mi facevo domande: alle punte non devono arrivare palloni sporchi
«In campo saranno duelli pazzeschi per dominare l’un l’altro. Ma chissà se mai succederà...».