La Gazzetta dello Sport - Lombardia
«La Dea come il dentista? Allora il Bologna è un bel sorriso»
L’Atalanta stasera prova a sorpassare il Bologna che sta stupendo tutti. Con qualche idea che l’allievo ha preso dal maestro Beppe Savoldi, cosa le piace di più di Atalanta e Bologna?
«Della Dea mi piace il carattere, che è anche una peculiarità che rende spesso”illeggibile” l’andamento della squadra. Mi spiego: a volte non capisci dove possa andare a parare, in alcuni casi parte male e poi ribalta le partite, in altre parte forte e dopo cala e subisce in una maniera che prima pareva impensabile. Non sai come prenderla, e questo può essere un bene o «Se quella definizione dà il senso del fastidio, beh allora affrontare il Bologna è come essere usciti dal dentista con la bocca perfetta, col dente che ha ricevuto la giusta cura, con un sorriso grande così: perché vedere giocare il Bologna, oggi come oggi, è bello».
Le va di scegliere un solista per parte?
«Nel Bologna è un insieme che va alla perfezione: è un uomo legato all’altro, si vede che la partita viene svolta da un gruppo di giocatori che sanno cosa fare e insieme. E’ tutto un equilibrio, non c’è un solista al quale dare la risoluzione del problema del gol o di altro. Anche l’Atalanta è un po’ così. Entrambi hanno in “rosa” non grandissimi giocatori ma grandi giocatori. Che insieme danno il senso del collettivo pienamente: rendendolo chi più bello e chi un po’ meno ma sempre piacevole».
Di Zirkzee ne parlano ormai tutti e tutti lo hanno scoperto: c’è un però?
«Avendolo visto sia in campo e sia in alcune interviste, mi par di capire che non ne risenta di tutta questa meritata popolarità. Non solo fa gol e gioca bene ma non si sente mai un personaggio. Questo denota maturità e crescita buona. Oltre a lui mi piacciono Ferguson e Calafiori».
E nell’Atalanta?
«Ederson, una potenza. Sa chi mi ricorda dei... miei tempi? Giacomo Bulgarelli: una completezza totale».
Chiudiamo: chi delle due merita di più la Champions League?
«Spero che, come leggo e in base al cosiddetto “ranking”, possa spuntare il quinto posto per la futura Champions. Perché entrambe lo meriterebbero, davvero».