La Gazzetta dello Sport - Lombardia
Tutti scontenti L’Udinese rimonta la Salernitana Il punto non basta
Kamara replica a Tchaouna: i bianconeri non svoltano, i granata restano sul fondo
(PRIMO TEMPO)R1-1 squadra sotto la curva a fine partita viene rifiutato, Walace stizzito invita i compagni a tornarsene negli spogliatoi.
I motivi L’Udinese non si è dimostrata superiore alla derelitta Salernitana. E anzi ha dovuto rincorrerla dopo il gol iniziale di Tchaouna, un gran destro a giro all’incrocio che ha dato sostanza alla novità tattica proposta da Liverani: un 4-3-1-2 simile a quello dell’Empoli di Sarri, con il trequartista Candreva e due punte che partono larghe. Assetto audace ma pure fragile strutturalmente – del resto è stato provato poco -, perché gli scivolamenti mancanti delle mezzeali aprono la strada alle discese degli esterni dell’Udinese. Soprattutto a sinistra, dove Kamara mette in costante difficoltà Zanoli. E poi c’è Thauvin, al quale sono affidate praticamente tutte le speranze di costruzione offensiva della squadra, visto che Cioffi preferisce i muscoli e tiene in panchina il piede educato di Samardzic. Il campione del mondo francese assiste lo splendido 1-1 di Kamara in mezza girata nel recupero del primo tempo e «raddoppia» l’assist nella ripresa, solo che nella seconda occasione l’esterno sinistro ivoriano – dopo aver segnato il suo primo gol in Serie A – alza la mira.
Dieci contro undici Molto meno a Cioffi arriva da destra, dove Ebosele non sfonda mai e dopo uno dei tanti controlli sbagliati commette la stupidaggine di entrare su Pellegrino: seconda ammonizione e Udinese in dieci dal ventesimo della ripresa. Il rosso è una specie di condanna a morte: nessuno, quest’anno in campionato, è riuscito a vincere in inferiorità numerica. Se almeno fino a quel punto l’Udinese aveva avuto la superiorità territoriale, pur con pochi sbocchi e conclusioni, in dieci deve cedere il controllo del pallone alla Salernitana, perché il gioco uomo-su-uomo di Cioffi perde i tempi di aggressione con uno in meno. L’ultima in classifica annusa la speranza, trova più fluidità nell’uscita dal basso e anche l’occasione buona quando Candreva – qualitativo quanto Thauvin – trova in area Tchaouna, che però inchioda il palo esterno invece di Okoye. Basic può alzare il raggio d’azione ma non inquadra per due volte la porta con il sinistro, Ikwuemesi è l’unico vero cambio offensivo perché, appunto, Dia non accetta i pochi minuti che Liverani vorrebbe dargli. L’Udinese ha un paio di sussulti nel finale, insufficienti per i tre punti e per accontentare il pubblico. 6,5 CANDREVA IL MIGLIORE Trequartista di nome ma di fatto uomo-ovunque: dà verticalità e idee, non sempre trova collaborazione tecnica.
6,5 OCHOA Prodigioso un riflesso su girata di Lucca. Mani d’oro, avesse pure i piedi per la costruzione…
5 ZANOLI Travolto da Kamara, sbaglia appoggi semplici (SAMBA s.v.) 5,5 MANOLAS Non si accorge del taglio di Kamara, di testa c’è.
6 PASALIDIS Entra con decisione.
5,5 PELLEGRINO Anche lui corresponsabile sul gol, alla distanza regge e prende il fallo che porta al rosso di Ebosele.
6 BRADARIC Controlla Ebosele, più propositivo nel finale.
5 COULIBALY Non aiuta a destra, Lovric è un problema.
6 GOMIS Cerca di essere dinamico sulla trequarti.
6 MAGGIORE Qualche errore e non assorbe l’inserimento di Kamara, ma impiega le ultime energie per stoppare in area Ferreira (LEGOWSKI s.v.) 5,5 BASIC Quantità in mezzo ma mira sballata al tiro.
6,5 TCHAOUNA Inizio scatenato e gran gol, ha la palla del raddoppio: palo. Comunque costringe la difesa all’attenzione.
5,5 WEISSMAN Fastidioso nella pressione ma poco concreto.
5,5 IKWUEMESI Non riesce a pungere.
6 ALL. LIVERANI Prova a invertire la tendenza con un nuovo sistema, che ha pregi e difetti. Primo punto, che però serve a poco. 6 MANGANIELLO (Arbitro) Partita spigolosa e tutto sommato ben controllata, giusti i gialli a Ebosele e gli altri, forse tollera troppo certe perdite di tempo
6 CARBONE (Assistente)
6 GIALLATINI (Assistente)