La Gazzetta dello Sport - Lombardia

FURLANI A 19 ANNI UN VOLO D’ARGENTO «HO SOGNATO L’ORO È SOLO UNA TAPPA»

Nella finale del lungo atterra a 8.22 come il campione di tutto Tentoglou, che lo batte grazie a un secondo salto migliore: «Felice così, non c’è alcun rammarico»

- Di Andrea Buongiovan­ni AFP

Mattia Furlani, sempre più in versione Spiderman, dopo una battaglia di quasi due ore cominciata alle 10 della mattina di Glasgow - quando cervello e muscoli dovrebbero essere poco reattivi - a 19 anni compiuti nemmeno da un mese plana sull’argento mondiale indoor del lungo. Con la stessa misura del vincitore (8.22 per entrambi al primo tentativo), il 25enne greco Miltiadis Tentoglou, che ha il merito di averne una seconda migliore. Anzi, pure una terza e una quarta: 8.19, 8.15 e 8.11 contro un 8.10 del poliziotto reatino. Ma quello dell’allievo di mamma Kathy Seck, meraviglio­so fuscello, anche in prospettiv­a è un risultato dal peso specifico enorme: Tentoglou ha vinto l’ultima Olimpiade, l’ultimo Mondiale, gli ultimi due Europei e ora, al coperto, le ultime due rassegne iridate e le ultime tre continenta­li. Nessuno, in qualunque specialità, può vantare un curriculum simile.

In volo

Mattia Furlani, 19 anni, con 8.22, è rimasto a 12 cm dal proprio record italiano e del mondo under 20 indoor

3Mattia, una gara così merita subito un nuovo episodio sul suo canale YouTube...

«Appena avremo le immagini, le caricherem­o. È stata una giornata storica, soprattutt­o consideran­do la mia età».

3Era più proiettato a superare Tentoglou o a guardare quello che succedeva alle sue spalle?

«In ogni momento ha prevalso la voglia di vincere. Poi ho anche temuto che qualcuno, da dietro, mi superasse. A partire da Gayle, uno che ha vinto medaglie pesanti. Ma ho tenuto la situazione sempre sotto controllo».

3 Quanto era lungo l’ultimo tentativo?

«Probabilme­nte intorno agli 8.60, ma il nullo è stato di 14 centimetri. Va bene così, nessun rammarico, nemmeno per aver chiuso con la stessa misura di chi mi ha preceduto».

Furlani guarda la medaglia d’argento: l’Italia, nel lungo maschile dei Mondiali indoor, vantava i bronzi di Giovanni Evangelist­i (1985, 1987, 1991) e uno di Andrew Howe (2006)

3Ha tenuto testa a un campioniss­imo come Tentoglou, si rende conto?

«Velocità, tecnica, ha tutto: è il più forte e le sue belle parole nei mi confronti mi lusingano. Col tempo le battaglie alla pari saranno sempre più numerose».

3Poi la legittima commozione.

«Ci sta, il cammino per arrivare sin qui, al di là della mia giovane età, è stato lungo. Ora ho raggiunto una certa stabilità. Piedi per terra sempre: ma sognavo un’occasione così».

3Quanto deve a mamma?

«Lei è tutto: mi ha preparato per essere qui, senza sarei altrove. La

La commozione «Grazie a chi mi segue, a Tamberi e a capitan Fabbri»

dedica è in primis per lei, poi per tutti coloro che mi sostengono nel mio percorso e infine per me. Ma è solo la prima tappa».

3Com’è la vostra relazione?

«Non riesco a vederla come allenatric­e. Per me è sempre e solo mamma, anche al campo. E pure a casa si parla di atletica perché è la passione di famiglia. La viviamo 24 ore su 24, tutti i giorni della settimana».

3E papà?

«È sempre presente, ma da ex saltatore, da un punto di vista tecnico, incideva di più quando mi dedicavo anche all’alto».

3Chissà quanti messaggi.

«Un’infinità, cercherò di farmi vivo con tutti. Ho risposto per primo a Gimbo Tamberi. Leo

Fabbri, in sua assenza, è stato un capitano perfetto. Mi ha seguito come un’ombra sin dal riscaldame­nto all’alba. Abbiamo un rapporto stretto stretto».

3Cosa c’è nel suo futuro?

«Qualche giorno di riposo, poi incornicia­mo questa stagione indoor e apriamo le porte a quella outdoor. Non c’è tempo da perdere. Ho due obiettivi chiari: Europei di Roma e Olimpiade di Parigi. Non temo nessuno, potrò solo migliorare, tecnicamen­te e mentalment­e».

3Quando debutterà?

«Con gli Europei nella prima metà di giugno, presto rispetto al solito. Forse a cavallo tra aprile e maggio. Il 27 aprile ci sarà il lungo nella seconda tappa cinese di Diamond League, a Shanghai. Ci faccio un pensiero».

3 Extra atletica, maturità di giugno a parte, a breve è atteso da un esame importante.

«Per la patente: era previsto a metà mese. Ma questa settimana, per via della trasferta in Scozia, ho perso qualche lezione. Temo dovrò rimandare un po’».

Stagione all’aperto «Potrei esordire il 27 aprile in Cina, poi Europei e Giochi»

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NON C’È PARITÀ
AP Quinto podio NON C’È PARITÀ
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 ?? COLOMBO ?? La festa Mattia Furlani, di spalle, subito dopo la gara, con il d.t. azzurro Antonio La Torre, 67 anni, e la mamma allenatric­e Kathy Seck, 54
COLOMBO La festa Mattia Furlani, di spalle, subito dopo la gara, con il d.t. azzurro Antonio La Torre, 67 anni, e la mamma allenatric­e Kathy Seck, 54

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