La Gazzetta dello Sport - Lombardia
Che inizio... Stano record nella 20 km «Sensazioni uniche ora cambia tutto»
La prima del 2024 sulla distanza e l’azzurro migliora il suo primato italiano: «Mi sono ritrovato »
atlete iscritte delle nove che precedevano l’azzurra nella lista mondiale stagionale, assente per problemi di visto di ingresso in Gran Bretagna.
Le stelle La rassegna ha regalato tanto. A partire da due record del mondo. Il terzo nei 400 femminili (49”17) della meravigliosa olandese Femke Bol da quando la scorsa stagione lo ha sottratto dopo 41 anni a Jarmila Kratochvilova. E il secondo della bahamense Devynne Charlton nei 60 ostacoli: 7”65. Sono fioccati pure 5 primati della rassegna, 10 continentali e 14 mondiali stagionali. Tra i personaggi più attesi - Bol a parte, capace anche di trascinare al titolo la 4x400 orange - importanti le conferme di Christian Coleman nei 60, di Grant Holloway nei 60 ostacoli, di Armand Duplantis nell’asta (pur con qualche inusuale patema) e di Ryan Crouser nel peso. Rumorose, invece, le sconfitte di Noah Lyles negli stessi 60, di Karsten Warholm nei 400 e di Yasoslava Mahuchikh nell’alto. Tra le novità il belga Alexander Doom, prima giustiziere proprio di Warholm nella gara individuale e poi, da ultimo frazionista del Belgio (44”88 lanciato), degli Stati Uniti nella 4x400 (per 6/100, con sorpasso vincente praticamente sul traguardo). Il quartetto a stelle e strisce, in terza, ha schierato a sorpresa un Lyles da 45”78: l’idea di far parte della staffetta ai Giochi di Parigi per inseguire un quarto possibile titolo deve continuare a frullagli in testa.
Stati Uniti
Belgio
Nuova Zelanda
Olanda
Gran Bretagna
Etiopia
Svezia
TOT.
Catalin Tecuceanu 24 anni Fiamme Oro 4° negli 800
Zane Weir
28 anni Fiamme Gialle 4° nel peso
Sveva Gerevini
27 anni Carabinieri
4ª nel pentathlon
Emmanuel Ihemeje
25 anni Aeronautica 5° nel triplo
Pietro Arese
24 anni Fiamme Gialle 7° nei 3000
Larissa Iapichino
21 anni Firenze Marath. 7ª nel lungo
Chituru Ali 24 anni Fiamme Gialle 8° nei 60
Sorriso tano è tornato» dice. E allora ben ritrovato, Massimo Stano. Da Taicang a Taicang, vale la pena sottolinearlo: era il 2018 quando in questa città della Cina andava in scena la sua prima gara da protagonista, con il terzo posto nella 20 km e l’argento per team ai Mondiali a squadre di marcia; sei anni dopo, il fuoriclasse azzurro è di nuovo in primo piano per il record italiano (1h17’26”) realizzato nella prima 20 km della stagione olimpica e tappa gold del circuito mondiale. Nella notte italiana tra sabato e domenica, il 32enne azzurro delle Fiamme Oro ha chiuso secondo con lo stesso tempo del cinese Zhang Jun, ma il risultato era davvero secondario. Contavano le sensazioni e questa volta tutto ha funzionato al meglio.
«SPrestazione Al netto del progresso di 19 secondi rispetto al primato che già deteneva dal 2019, l’olimpionico di Tokyo e iridato della 35 km a Eugene 2022 è rimasto nel folto gruppo di testa per i primi dieci chilometri (39’22”), mettendosi poi davanti quando il ritmo è improvvisamente aumentato. Bella e “facile” l’azione dell’allievo di Patrick Parcesepe, che al km 14 è riuscito pure ad andarsene senza particolare sforzo, anche se poi le palette gialle sventolate dai giudici gli hanno consigliato di non strafare, permettendo al cinese Zhang Jun di rimontare e chiudere fianco a fianco, con una seconda parte di gara da 38’04”. Al terzo posto, in una giornata fredda (4 gradi) ma serena, il brasiliano bronzo mondiale Caio Bonfim in 1h17’44”. «Mi sono davvero divertito e mi sentivo bene sotto ogni punto di vista, fisico e mentale - racconta il pugliese -. Sono stracontento delle sensazioni, ho ritrovato me stesso sulla 20km come non accadeva da un paio di anni (il riferimento è al ritiro degli ultimi Mondiali a Budapest, ndr)».
Futuro Lo dice senza mai togliersi gli occhiali da sole, ma la voce è abbastanza rassicurante per capire che da questa prestazione inizia un’altra storia: «Adesso cambia tutto. Il merito è del mio staff, che si è rimesso in gioco modificando qualcosa negli allenamenti. E il pensiero va alla famiglia: prima delle Olimpiadi di Tokyo era nata Sophie, pochi giorni fa è arrivato il piccolo Liam e anche quest’anno ci sono i Giochi...». Prima, però, c’è da qualificare la staffetta mista (con Palmisano) ai Mondiali di Antalya, Turchia, il prossimo 21 aprile. Finisce con il pubblico cinese che lo travolge come una vera superstar. Intanto a Frosinone, sempre pensando alle Olimpiadi, nei campionati italiani della 20 km di marcia, secondo tricolore di fila per Francesco Fortunato con 1h22’15”, mentre tra le donne vince Nicole Colombi in 1h34’03”.
Pugliese doc Massimo Stano è nato a Grumo Appula (Bari) il 27 febbraio 1992 e cresciuto a Palo del Colle (Bari). Alto 179 cm, pesa 66 kg. È diplomato tecnico commerciale programmatore informatico. Nel 2013 è stato 4° nella 20 km agli Europei under 23, poi ha ricevuto il bronzo per la squalifica del russo Piotr Bogatyrev. Nel 2018 è stato 4° agli Europei di Berlino, nel 2021 ha vinto l’oro olimpico a Sapporo e nel luglio 2022 il titolo mondiale nella 35 km a Eugene.