La Gazzetta dello Sport - Lombardia

Cholo condannato da due errori A Cadice arriva l’undicesimo ko

- Di Filippo Maria Ricci CORRISPOND­ENTE DA MADRID AFP s TEMPO DI LETTURA

Correa

È entrato nell’intervallo ed è stato l’unico a mostrare un minimo di voglia, di entusiasmo e di energia l Siviglia non vinceva in casa da settembre, e l’11 febbraio ha battuto l’Atletico Madrid. Il Cadice in questa Liga aveva vinto due partite, l’ultima l’1 di settembre. Ieri dopo 23 giornate è tornato al successo: 2-0 all’Atletico. Per la squadra del Cholo undicesima sconfitta stagionale, la decima lontano dal Metropolit­ano, la quinta nelle ultime 9 uscite tra Champions, Liga e Coppa del Re, tra il 4 febbraio e il 9 marzo. Cinque settimane tremende, e ora l’Atletico riceve al Metropolit­ano prima l’Inter (mercoledì) e poi il Barcellona (domenica). Quella con i nerazzurri è una finale, nel senso che se l’Atletico non passa la stagione finisce lì, e occhio alla Liga: i madrileni hanno 5 punti di vantaggio sull’Athletic, quinto e in campo oggi a Las Palmas.

IColabrodo L’Atletico ha preso

Perplesso Diego Simeone, 53 anni, allenatore dell’Atletico

50 gol in 41 partite stagionali, e ieri di nuovo è stato condannato da due errori difensivi, uno per tempo, due reti firmate da Juanmi che ha approfitta­to degli errori di Gabriel Paulista, preferito a Savic con Gimenez infortunat­o come Griezmann. Il charrua con l’Inter non ci sarà, il francese vedremo: «Ancora non lo sappiamo – ha detto ieri Simeone – ci proviamo, altrimenti rientrerà con il Barça». L’Atletico è partito con una formazione che sembrava potesse essere quella di mercoledì prossimo ma la risposta dei titolari è stata pessima e nella pausa il Cholo ha cambiato tre pedine e il sistema. Senza ottenere nulla. Squadra piatta, prevedibil­e e permeabile. «È tutta colpa mia, io sto con i miei giocatori fino alla morte ed è chiaro che è l’allenatore che non riesce a far passare il messaggio giusto», ha detto con convinzion­e Simeone. Di certo c’è che la squadra, soprattutt­o in trasferta, soffre da morire: «Mercoledì affrontiam­o l’Inter, che è una grande squadra. Lo faremo col nostro pubblico e speriamo di recuperare energie e testa, ma io so bene ciò che possono dare i miei giocatori: siamo in grado di fare una grande partita». Oggi pare solo una speranza, poi mercoledì si vedrà.

MARCATORE Juanmi al 24’ p.t. e al 19’ s.t.

CADICE (4-4-2)

Ledesma; Iza Carcelen, Ousou, Víctor Chust, Javi Hernández; Rubén Sobrino (dal 42’ s.t. Ivan Alejo), Rubén Alcaraz, Kouamé (dal 23’ s.t. Samassekou), Robert Navarro (dal 33’ s.t. Lucas Pires); Juanmi (dal 23’ s.t. Alex Fernández), Maxi Gómez (dal 23’ s.t. Chris Ramos)

PANCHINA: David Gil, Meré, Fali, Escalante, Machis, Ocampo, Guardiola ALLENATORE Pellegrino ESPULSI: nessuno AMMONITI: Rubén Alcaraz proteste; Juanmi, Rubén Sobrino, Ivan Alejo gioco scorretto

CAMBI DI SISTEMA: nessuno

ATLETICO MADRID (5-3-2) Oblak; Marcos Llorente, Gabriel Paulista, Witsel, Mario Hermoso, Samu Lino (dal 25’ s.t. Vermeeren); De Paul (dal 1’ s.t. Riquelme), Koke (dal 33’ s.t. El Jebari), Saúl (dal 1’ s.t. Molina); Memphis Depay (dal 1’ s.t. Correa), Morata

PANCHINA: Moldovan, Gomis, Savic, Reinildo

ALLENATORE Simeone ESPULSI: nessuno AMMONITI: Memphis Depay, Molina, Morata, Vermeeren gioco scorretto; Marcos Llorente proteste CAMBI DI SISTEMA: 4-4-2 dal 1’ s.t.

ARBITRO González Fuertes NOTE: 15.917 spettatori. Tiri in porta 23, tiri fuori 2-2, angoli 3-1, fuorigioco 4-1. Recuperi: 2’ p.t., 6’ s.t.

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