La Gazzetta dello Sport - Lombardia

Una magia da Toro Sanabria entra nella galleria dei big

La prodezza al Maradona ha ricordato i grandi campioni del passato granata

- di Nicola Cecere

Dopo l’esultanza per l’immediata risposta al gol del Napoli, dopo i pensieri gonfi di gratitudin­e dedicati ad Antonio Sanabria, protagonis­ta di quella rovesciata dell’1-1 così spettacola­re, il tifoso del Toro sarà andato con la mente a Paolino Pulici, che di prodezze acrobatich­e gliene aveva regalate diverse nel ricco periodo del calcio italiano nel quale anche un certo Gigi Riva si faceva notare per le sforbiciat­e inesorabil­i in area. Gol alla Pulici, gol alla Riva: così venivano definiti in quell’epoca dorata del calcio italiano gli avvitament­i fatali ai portieri avversari. Niente di estemporan­eo, si badi bene: certi bomber ce l’hanno nel loro bagaglio la conclusion­e al volo, spalle alla porta, col pallone calciato di collo pieno quando è al massimo della sua parabola. Un tiro quasi sempre vincente poiché il portiere se lo ritrova addosso all’improvviso, com’è capitato appunto al Maradona, con il bravo Meret che tocca la sfera senza riuscire a deviarla tanta è la forza scaricata dal centravant­i del Toro. Calatosi nella sfida da pochi secondi.

Puliciclon­e Ecco, a Sanabria queste acrobazie alla Puliciclon­e riescono per naturali capacità tecniche e atletiche. In questo campionato una sforbiciat­a ancora più difficile, poiché maggiore era la distanza dalla porta, l’aveva eseguita con esito premiante nella partita di dicembre contro l’Empoli. Rete però cancellata a causa di un fuorigioco di Vlasic sull’avvio dell’azione rifinita dallo stesso croato col cross per la punta paraguaian­a. Così a Napoli, appena ha visto la palla in rete, il nostro Tonny è andato con lo sguardo verso la linea laterale, in direzione di una bandierina gialla... Notato ciò che sperava di notare e cioè che l’assistente di Orsato la manteneva bassa quella bandierina, ecco la sua gioia irrompere dinanzi alla telecamera, con gesti sia orgogliosi (ssssh zitti tutti) che teneri (ti amo, ti amo). Una gran bella scena, insomma. Che i compagni si sono affrettati a celebrare sommergend­olo sotto una montagna di abbracci.

Missione Mentre Sanabria festeggiav­a il suo ritorno alla luce del sole al termine di un tunnel lungo due mesi (dal Napoli in casa del 7 gennaio al Napoli fuori casa dell’8 marzo), la squadra si predispone­va alla difesa, strenua, del ritrovato pareggio a danno dei campioni d’Italia in carica. Missione poi portata a compimento con un comportame­nto pratico e maturo nonostante l’irriducibi­le Kvaratskhe­lia abbia cercato fino all’ultimo secondo il colpo della vittoria. Fotofinish

Per il Toro aver ritrovato il miglior Sanabria nella fase decisiva del campionato rappresent­a naturalmen­te un valore aggiunto. Il punto portato via dal Maradona risalendo la corrente avversa può rivelarsi molto importante, addirittur­a decisivo in caso di arrivo al fotofinish. Eventualit­à sempre da contemplar­e poiché la classifica resta interessan­te e adesso il calendario propone Udinese, Monza ed Empoli prima del derby dopo le quattro sfide dirette per l’Europa appena affrontate contro Lazio, Roma, Fiorentina e Napoli. Due sconfitte e due pareggi l’amaro bilancio recente, che adesso si può migliorare.

6 MARTINEZ Gran parata sulla traversa di Colpani e buon riflesso su Valentin Carboni ma non basta per evitare il terzo gol ospite.

5,5 VOGLIACCO È suo l’unico tiro rossoblù del primo tempo, ma fatica quando il Monza scende sulla sua corsia.

6,5 SPENCE Efficace, vivace, propositiv­o. Va a sinistra, spinge con grande continuità, tiene alta la squadra.

6 BANI Concorso di colpa nell’azione dello 0-1, ma nel complesso non demerita, anche quando il Monza alza la pressione.

6 DE WINTER Prova a tamponare,

ma sino a metà gara non c’è confronto. Meglio nella ripresa.

6 MESSIAS Un po’ in ombra, fatica a coprire quel ruolo di raccordo fra mediana e attacco già coperto in passato. Finale da terzino.

5,5 FRENDRUP Corre tanto, ma è un confronto impari contro un avversario che in mezzo ha più organizzaz­ione e idee

6 MALINOVSKY­I Mezzala di rottura, più che di costruzion­e. Ma il suo apporto sul 2-2 è fondamenta­le.

5,5 STROOTMAN Non riesce ad alzare il numero dei giri del motore.

6,5 VITINHA Impatto positivo sulla gara. Si piazza largo a destra, buona

intesa con Retegui. Firma il primo gol in maglia rossoblù, splendido per costruzion­e e realizzazi­one. Finale al servizio della squadra.

5 SABELLI In grande affanno a sinistra, non chiude su Colpani nell’azione dello 0-1. Un po’ meglio nella ripresa quando torna a destra. (Ekuban s.v.)

5,5 RETEGUI Nel primo tempo non gli arrivano palloni utili. Tanta corsa e pressing, ma spesso gira a vuoto.

6 GUDMUNDSSO­N Va in doppia cifra e si sblocca dopo un lungo digiuno, ma le gioie per lui finiscono qui. Si fa respingere il rigore, poi segna l’1-2 con il brivido. 6,5 DI GREGORIO Para il rigore a Gudmundsso­n, atteto su palloni vaganti e sguscianti.

6,5 BIRINDELLI Per un tempo va come un treno in ottima simbiosi con Colpani, poi tampona. (Pedro Pereira s.v.)

6,5 IZZO L’ex gioca duro ma semplice, anche perché Gudmundsso­n ha abbastanza smarrito il veleno.

5,5 MARÌ Bene fino a inizio ripresa, poi un’incertezza, il braccio largo del rigore e si fa puntare secco da Vitinha.

6,5 A. CARBONI Quanto sacrificio, quanti chilometri. Bene l’asse con Mota a partire dall’1-0 e attento

quando Messias si allarga dalla sua parte. Sul gol di Vitinha è sbilanciat­o come tutti.

7 BONDO Da Dybala a Strootman o Frendrup, comunque una furia.

5,5 AKPA AKPRO C’è sostanza, ma è grave la palla persa del 2-2.

6,5 V. CARBONI Caldo subito: inizia e rifinisce l’azione del 3-2.

6,5 COLPANI Era un po’ latitante, ma il piede resta di velluto (vedi assist per il 2-0 e poi traversa fatta tremare) e la testa anche, per bypassare Sabelli e servire Pessina. E così sono 11 gol “partecipat­i” (7 più 4 assist).

6 KYRIAKOPOU­LOS Largo a sinistra, prezioso per mettersi a 5.

6,5 PESSINA Avanza sulla trequarti e apre la partita (5° gol in campionato), ma non dimentica le due fasi: è lui a stoppare un Messias minaccioso verso la porta. E non perde intensità e lucidità finché ne ha. (Machin s.v.)

6,5 MALDINI Segue benissimo l’azione del 3-2, timing perfetto per il tap in vincente.

7 DJURIC Ancora senza gol, ma quanto si sente: 20 duelli, porta via uomini e se serve, palla addosso a lui e resta su, o male che vada prende fallo. Prezioso di testa nella ripresa, fino alla spizzata lucidissim­a che “prepara” il 3-2.

 ?? ?? Prodezza al Maradona La rovesciata vincente di Antonio Sanabria, 28, al Napoli
Prodezza al Maradona La rovesciata vincente di Antonio Sanabria, 28, al Napoli

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