La Gazzetta dello Sport - Lombardia

Ossigeno Sassuolo Frosinone, altro ko: classifica da brividi

- Di Alex Frosio INVIATO A REGGIO EMILIA s TEMPO DI LETTURA

Thorstvedt riporta al successo i neroverdi Gli uomini di Di Francesco poco efficaci

iù di due mesi dopo, un altro 1-0 con un altro allenatore in panchina per riprendere una boccata d’ossigeno. Il Sassuolo torna al successo – il primo con Ballardini, alla seconda partita alla guida - dopo aver ottenuto un solo punto nelle ultime otto giornate e rimette a fuoco un po’ di Serie A proprio contro l’allenatore che gliel’aveva data. Eusebio Di Francesco qui aveva ottenuto la prima storica promozione del club neroverde e poi l’aveva portato anche in Europa, ma stavolta porta via solo brutti ricordi. Soprattutt­o l’immagine del 90’: Kaio Jorge si presenta sul dischetto per il possibile 1-1 e calcia

Pcon il destro a lato. Frosinone dunque sconfitto e sempre più impelagato nella lotta per non retroceder­e: undici ko e solo 6 punti nelle ultime 15 partite di certo non aiutano, così come l’impossibil­ità di far punti fuori casa (appena 3, zero le vittorie esterne), persino nella trasferta meno ostile della stagione. Nonostante il peso della gara in chiave salvezza, al Mapei Stadium infatti non si avverte il clima rovente che dovrebbe infiammare sfide del genere.

I motivi Privato definitiva­mente di Berardi – un colpo psicologic­o difficile da metabolizz­are -, Ballardini ha provato qualche variazione all’impianto, ripescando Defrel e affiancand­olo a Pinamonti, in un 4-4-2 la cui vera novità era nello spostament­o (PRIMO TEMPO)R0-0

MARCATORI Thorstvedt (S) al 13’ s.t.

SASSUOLO (4-4-2)

Consigli; Pedersen, Erlic, Ferrari, Doig; Laurienté (dal 38’ s.t. Kumbulla), Racic, Thorstvedt (dal 18’ s.t. Henrique), Bajrami; Pinamonti (dal 38’ s.t. Mulattieri), Defrel (dal 27’ s.t. Boloca)

PANCHINA Cragno, Pegolo, Missori, Obiang, Ceide, Castillejo, Viti, Volpato, Lipani, Tressoldi

ALLENATORE Ballardini ESPULSI nessuno AMMONITI Thorstvedt, Doig e Laurienté per gioco scorretto CAMBI DI SISTEMA dal 21’ p.t. 4-2-3-1, dal 38’ s.t. 5-3-2 BARICENTRO BASSO 49,5 M a destra di Laurienté, abituale frequentat­ore dell’altra fascia fin dal suo arrivo in Emilia. In realtà, il nuovo sistema non ha dato i frutti sperati, perché l’avvio è stato tutto del Frosinone, spigliato nella manovra come da dettami defrancesc­hiani: Barreneche­a detta i ritmi, Mazzitelli verticaliz­za, Brescianin­i si inserisce, Soulé inventa. Ma una sola conclusion­e, in avvio con Ghedjemis, alla prima da titolare: diagonale largo. Ed è stato questo il vero problema della squadra di Di Francesco: la scarsissim­a efficacia nell’ultimo terzo di campo. Il primo e unico tiro in porta è arrivato al 93’, un destro debole di Mazzitelli. Poi tanti errori di mira: gravi il pallonetto di Lirola liberato in campo aperto da una genialata verticale di Soulé e un sinistro a lato di Seck dal limite nel finale. Per non parlare, ovviamente, del rigore cestinato da Kaio Jorge (causato da una spintina di Ferrari a Cuni).

Variazioni Poco digerito il sistema iniziale, Ballardini è tornato al solito 4-2-3-1 con tutti al posto giusto dopo il primo quarto di gara, cioè Laurienté a sinistra, Bajrami dietro Pinamonti, Defrel a destra. L’effetto è contenitiv­o – Bajrami disturba Barreneche­a , Laurienté tiene più basso Zortea – ma permette anche al Sassuolo di alzare il baricentro. E di creare un paio di chance a fine primo tempo: fuga di Pinamonti e diagonale debole, sprint di Laurienté con conclusion­e quasi dal fondo al corpo di Turati. A inizio ripresa il protagonis­ta diventa Thorstvedt: prima trema per un intervento su Mazzitelli (rigore concesso e cancellato dal Var), 3’ dopo riceve in area da Racic e in diagonale fulmina Turati. I due mediani, scelta di Ballardini. Pinamonti poco dopo sfiora il raddoppio con uno strepitoso esterno destro – fuori di niente -, poi solo contenimen­to, anche difendendo a cinque nel finale quando entra Kumbulla. Era una partita da vincere, il Sassuolo l’ha vinta. E ora lì dietro è lotta per sette, tutte vicinissim­e.

VENERDÌ 15 MARZO

EMPOLI-BOLOGNA

SABATO 16 MARZO

MONZA-CAGLIARI ore 15 UDINESE-TORINO ore 15 SALERNITAN­A-LECCE ore 18 FROSINONE-LAZIO ore 20.45

DOMENICA 17 MARZO

JUVENTUS-GENOA VERONA-MILAN ATALANTA-FIORENTINA ROMA-SASSUOLO INTER-NAPOLI

SABATO 30 MARZO

NAPOLI-ATALANTA GENOA-FROSINONE TORINO-MONZA LAZIO-JUVENTUS FIORENTINA-MILAN LUNEDÌ 1 APRILE

BOLOGNA-SALERNITAN­A CAGLIARI-VERONA SASSUOLO-UDINESE LECCE-ROMA INTER-EMPOLI

23 RETI 15 RETI 12 RETI

ore 20.45 ore 12.30 ore 15 ore 18 ore 18 ore 20.45 ore 12.30 ore 15 ore 15 ore 18 ore 20.45

ore 12.30 ore 15 ore 15 ore 18 ore 20.45

Martínez (Inter, 2) Vlahovic (Juventus, 2) Giroud (Milan, 4), Dybala (Roma, 6)

Osimhen (Napoli, 2) Zirkzee (Bologna, 2), Soulé (Frosinone, 4), Gudmundsso­n (Genoa, 2), Thuram (Inter), Kvaratskhe­lia (Napoli), Lukaku (Roma)

11 RETI 10 RETI 9 RETI

Orsolini (Bologna, 2), Çalhanoglu (Inter, 7), Berardi (5), Pinamonti (Sassuolo, 1), Zapata (Torino; 1 all’Atalanta)

Koopmeiner­s (2), Lookman (Atalanta)

Bonaventur­a, González (Fiorentina, 1), Chiesa (Juventus, 1), Pulisic (Milan), Colpani (Monza), Ngonge (Napoli; 6 all’Hellas Verona)

De Ketelaere (1), Scamacca (Atalanta), Ferguson (Bologna), Beltrán (Fiorentina, 1), Retegui (Genoa), Immobile (Lazio, 4), Politano (Napoli, 2), Pellegrini (Roma), Lucca (Udinese)

Éderson (Atalanta), Mazzitelli (Frosinone), Krstovic (Lecce, 1), Jovic, Loftus-Cheek, Okafor (Milan), Djuric (5 all’Hellas Verona, 1), Pessina (Monza, 3), Candreva (Salernitan­a), Thorstvedt (Sassuolo)

8 RETI 7 RETI 6 RETI 5 RETI

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